La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

Articoli di approfondimento:

Nel Regno Unito si cerca di evitare l’ondata di Covid. Negli USA è ricorso l’anniversario dell’attacco alle Torri Gemelle.

La stagione più fredda dell’anno sta arrivando e occorre che nel Regno Unito il governo disponga un piano efficace per evitare la pericolosa ondata invernale di Covid. Sicuramente con l’estate e l’allentamento delle restrizioni, si è tornati a vivere e socializzare, si potrebbe dire quasi un ritorno alla normalità. Inoltre grazie ai vaccini, buona parte della società è coperta e non corre un alto rischio, quindi, è improbabile che si raggiungano numeri elevati di casi, stando a quanto riporta The Guardian. Tuttavia in questo periodo, non ci si può cullare ed è necessario riprendere le abitudini e le misure di sicurezza per salvaguardarsi visto che negli ultimi giorni i casi sfiorano i 25.000. Il ritorno a scuola è determinante per l’aumento dei casi ma basti pensare che l’80% degli over 16 ha ricevuto entrambe le dosi. Bisogna anche considerare che con il freddo le persone tendono a riunirsi nelle case e questo è visto come un fattore di rischio. Un’altra questione molto controversa e dibattuta, come in ogni altro stato, riguarda il green pass obbligatorio. Attualmente, il governo fa affidamento unicamente ai vaccini, punta ai richiami e a convincere i restanti che non hanno ricevuto la dose, ma questa proposta non è stata accolta da tutti. In ogni caso sembrerebbe avere un piano di riserva. Tuttavia non gli si può dare il merito di aver introdotto nuovamente la mascherina obbligatoria dal momento che questa regola sarebbe dovuta esistere anche in estate negli assembramenti. Per giunta dovrebbe concentrare i propri sforzi nel cercare di far vaccinare i giovani e investire i fondi per migliorare il sistema di ventilazione delle scuole rendendole più sicure. La pandemia non vivrà sempre con noi ma non è finita e bisogna ancora lottare per vincere la battaglia.

A.D.S.      

L’11 settembre 2021 è ricorso il ventesimo anniversario del terribile attacco di al-Qaeda che ha completamente distrutto le Torri Gemelle a New York, USA, causando migliaia di morti. Oggi al posto di quelle Torri ci sono due piscine che misurano 4000 metri quadrati ciascuna, simboleggiano il vuoto lasciato dall’attacco e ricordano le vittime. I loro nomi sono riportati lungo i bordi delle piscine. Quel giorno cambiò la storia. Secondo il The Guardian, la sera stessa lo storico Judt ha dichiarato l’inizio del ventunesimo secolo. Da allora, una serie di eventi ugualmente catastrofici seguirono seminando panico e morte e ancora oggi sono in corso. La morte di Osama bin Laden dieci anni dopo aveva lasciato presagire l’indebolimento o la disgregazione del movimento al-Qaeda, ma è stata smentita proprio due decenni dopo con la riaffermazione del potere talebano a Kabul, che rappresenta un pericolo per noi. Al-Qaeda non è morta ed è testimoniato dai numerosi attacchi, più localizzati e piccoli, in Occidente come a Madrid, a Parigi, al Manchester Arena. In Afghanistan il rifiuto della resa talebana ha portato alla guerra più lunga dell’America e alla conseguente sconfitta. Ma lo stato islamico è risorto. Consegne straordinarie, torture, atrocità o la rivendicazione della morte di civili a causa dell’esercito statunitense sono state sempre eseguite in segreto. Negli anni, gli USA sono stati scenario di cambiamenti: espansione del potere presidenziale, normalizzazione dell’islamofobia, binomio immigrazione terrorismo alimentando quindi intolleranza. Tuttavia occorre rendersi conto che i partiti statunitensi di estrema destra hanno finanziato e supportato gli attacchi terroristici dell’anno scorso. Gli americani pensavano che il pericolo fosse fuori ma il vero problema proviene dall’interno ed è in ascesa. L’11 settembre 2001 ha segnato il passaggio dalla tranquillità al caos, ora acuito dal ritorno dei talebani in Afghanistan. Gli USA prendono le distanze ma non possono evitare un conflitto poiché al giorno d’oggi è sempre più facile provocare anche con un semplice drone. Nel mondo dominano l’insicurezza e l’incertezza, pertanto occorre essere preparati a qualsiasi evenienza.

 A.D.S.

Rassegna stampa a cura di:

Antonella De Stasio (lingua inglese)

Chiara Cavallini (coordinatrice del progetto)