La rassegna stampa internazionale dell’UNINT
In Belgio il maltempo minaccia le aree disastrate. La Cancelliera tedesca Angela Merkel durante l’ultima conferenza stampa ha mostrato i risultati ottenuti dalle politiche per la lotta ai cambiamenti climatici e ha ricordato le sfide future che la Germania deve affrontare. In Nuova Zelanda, l’organizzazione Kāinga Ora ha acquistato un motel da destinare ai senzatetto per 8,1 milioni di dollari. Negli Stati Uniti, la BBC riporta lo straordinario lancio nello spazio del razzo New Sheppard appartenente al miliardario Jeff Bezos, fondatore di Amazon.In Africa, provengono dalla Repubblica Democratica di São Tomé e Príncipe accuse di frode alle elezioni presidenziali. In Russia il caldo estremo sta causando incendi boschivi. In Cina, l’OMS ha annunciato di voler controllare i laboratori cinesi come parte di ulteriori indagini circa le possibili origini della pandemia di coronavirus.
EUROPA
In Belgio il maltempo minaccia ancora le aree disastrate. Per questo fine settimana le previsioni del tempo nelle aree alluvionate del Belgio orientale sono ancora preoccupanti. L’IRM ha annunciato forti precipitazioni previste per questo sabato anche se è attualmente difficile stimare se si verificheranno effettivamente dei temporali. La situazione nelle province di Liegi, Hainaut, Brabante fiammingo e Limburgo resta critica. Nella regione di Pepinster, sono in corso dei lavori per ripristinare l’elettricità. Nel Brabante fiammingo, invece, il livello del fiume Démer è sceso, tranne nelle vicinanze di Langdorp e Aarschot dove il livello dell’acqua continua leggermente a salire. In aggiunta, è stata incaricata una squadra di subacquei per cercare le potenziali vittime nella provincia di Liegi. Inoltre, il gruppo Comet, attivo in quattro settori del trattamento dei rifiuti (dispositivi elettronici, veicoli, pneumatici e metalli) ha stimato i danni delle alluvioni. Secondo quanto riportato sul quotidiano L’Echo, si stimano 50.000 veicoli e 10.000 tonnellate di rifiuti che andranno alla rottamazione. Lo studio è partito dall’ipotesi che circa 300.000 persone siano state colpite in Vallonia, con una media di circa 1 persona su 12. Basandosi su alcuni casi come quello di Esneux, ogni persona che è stata colpita ha prodotto circa 10m3 di rifiuti. Ciò equivale a circa 3 milioni di m3 di rifiuti prodotti a causa delle alluvioni, con una densità media pari a 0,5 per m3, vale a dire 1.500.00 tonnellate di rifiuti. Se così fosse, significherebbe che in due giorni le inondazioni hanno generato l’equivalente di tre quarti dei rifiuti domestici annuali in Vallonia, il che costituirebbe un grande problema ambientale nonché di gestione dei rifiuti stessi. Nel frattempo, giovedì 22 luglio, la federazione Vallonia-Bruxelles mette in atto un meccanismo di aiuti di emergenza. Secondo quanto riportato sul quotidiano belga Le Soir, il meccanismo messo in atto ha l’obbiettivo consentire agli operatori colpiti dal disastro di ottenere in tempi brevi il contante necessario in attesa del rimborso da parte degli assicuratori.
S.F.
In Germania, la Cancelliera Angela Merkel ha tenuto l’ultima conferenza stampa prima della pausa estiva e delle prossime elezioni, riporta lo Spiegel. Durante tale conferenza, tenutasi il 22 luglio, in novanta minuti Angela Merkel fa il bilancio di quelle che sono state le sue politiche all’interno del Paese nel corso del suo mandato e ricorda i problemi e le sfide che la Germania dovrà affrontare nel futuro. La cancelliera tedesca mette in primo piano il fallimento delle politiche rivolte alla protezione del clima per contrastare i cambiamenti climatici. Nonostante la Bundeskanzlerin è tra i politici più impegnati e sensibili verso la lotta al riscaldamento globale, durante la conferenza stampa ammette come gli obiettivi preposti non siano stati raggiunti: “Non è stato fatto abbastanza. Bisogna accelerare il ritmo”. In qualità di scienziata dichiara che per salvare il pianeta bisogna fare di più, più velocemente, nonostante l’impegno già dedicato a tale tematica. Angela Merkel però sottolinea la resistenza fatta dagli altri Stati per la lotta ai cambiamenti climatici, citando l’attuazione del protocollo di Kyoto del 1997 e la sua delusione verso i risultati ottenuti. Viene ribadita l’importanza del lavoro di squadra: “Non possiamo superare le sfide solamente con le politiche nazionali, siamo parte di un insieme globale. […] Da soli non saremo in grado di cambiare il clima globale”. Poi, si parla del lavoro fatto dalla Germania a livello internazionale; di come le politiche per la protezione dell’ambiente si sono affiancate durante tutto il mandato della Merkel alle diverse crisi che l’Europa ha dovuto affrontare: la crisi finanziaria del 2007, il salvataggio dell’euro, la crisi dei rifugiati del 2015 e la pandemia causata dal Covid-19. Riguardo la pandemia viene sottolineata l’importanza della campagna vaccinale, da fare sia nel privato sia sul posto di lavoro; affermando sulla questione dei no-vax: “Ogni vaccinazione è un piccolo passo verso una maggiore protezione per tutti. Pertanto, tutti coloro che sono già convinti e vaccinati dovrebbero anche promuovere una maggiore protezione vaccinale tra la famiglia e gli amici o con i colleghi. Tutti vogliamo riavere la nostra normalità, ma possiamo riaverla solo come comunità”. In conclusione, la Merkel parla di una politica d’asilo comune per l’Unione Europea, ad oggi assente. La mancanza di tale politica “deve essere risolto nei prossimi anni”, al fine di placare le tensioni all’interno dei Paesi membri dell’UE.
M.P.
Il Covid 19 ha stravolto le nostre vite e cambiato le nostre abitudini. Con l’arrivo dell’estate, la scelta del tipo di vacanza non è stata esente da questi cambiamenti. rtve riporta come diverse persone abbiano deciso di munirsi di campers e roulotte per trascorrere la stagione estiva fuori città. In Spagna, secondo il IV Observatorio del Caravaning, i consumi per l’acquisto o il noleggio di questi mezzi di trasporto sono aumentati notevolmente rispetto al 2020 e al passato. La domanda che gli esperti del settore si chiedono è: perché la pandemia ne ha aumentato la popolarità? La risposta sembra essere scontata, ovvero il desiderio di passare delle vacanze sicure e immerse nella natura, unitamente alla libertà di movimento, la possibilità di portare con sé i propri animali domestici e la ricreazione dell’ambiente familiare. Le mete di questi viaggi sono le più disparate, molte delle quali ricadono però sul nord della Spagna.
Nell’articolo sono inoltre riportati dei consigli per i novellini che intraprenderanno un viaggio in camper, vista la maggiore affluenza degli utenti interessati. Tra cui:
- dotarsi di patente di tipo B, o addirittura di quella C, laddove si superino le tre tonnellate.
- fare attenzione ai luoghi in cui parcheggiare il veicolo. Per agevolare la ricerca, può essere utile utilizzare delle app come park4night, le quali grazie alla presenza del GPS fungeranno da guida lungo il tragitto.
- pianificare in anticipo soste, fermate presso stazioni di servizio e rifornimenti, nonché evitare di portare benzina di ricambio.
- rifornirsi di cunei stabilizzatori per camper, fondamentali per livellare il veicolo per riposare, cucinare o semplicemente per farsi una doccia.
M.P.
AMERICA
Un articolo di Bbc News parla dello straordinario lancio nello spazio del razzo New Sheppard appartenente al miliardario Jeff Bezos, fondatore di Amazon, negli USA. A bordo del razzo c’erano i fratelli Jeff e Mark Bezos, Wally Funk e un giovanissimo studente di 18 anni. Mark Bezos è vicepresidente senior di Robin Hood, un’organizzazione benefica con sede a New York; la signora Funk è aviatrice ed astronauta di 82 anni; infine Oliver Daemen che all’inizio si assicurò un posto per il secondo viaggio ma venne scelto per sostituire il vincitore di un’asta pubblica ritiratosi dalla spedizione spaziale. Loro cinque hanno compiuto questo breve viaggio nello spazio in una capsula, sorretta da un razzo, dotata di grandi finestre che offriva panorami incantevoli. Il viaggio è durato 10 minuti e 10 secondi. Il razzo è decollato alle 14:12 BST da uno spazio privato di lancio in Texas. Due minuti dopo l’inizio del volo, la capsula si è staccata dal razzo e ha raggiunto la Linea Karman, il confine dello spazio comunemente conosciuto, a 100 km di altezza. Sono stati mostrati video in cui gli occupanti facevano le capriole in assenza di gravità. La capsula ha raggiunto l’altitudine di 107 km prima di iniziare a scendere vero il deserto del Texas occidentale. Tutti sono rimasti estasiati dall’avventura spaziale. New Shepard è stata costruita dalla Blue Origin di Bezos per il turismo spaziale. Tuttavia sono nate delle critiche per il viaggio in quanto i soldi spesi per questa impresa, potevano essere investiti per aumentare gli stipendi ai dipendenti o per fronteggiare il cambiamento climatico. Bezos ribatte e lui stesso ha una personale visione sulla questione ritenendo che l’industria pesante e invasiva potrebbe essere ‘spostata’ nello spazio preservando così la Terra. Ci vorranno decenni per realizzare ciò ma si inizia a piccoli passi, è questo lo permette proprio il turismo suborbitale. Bezos si è recentemente dimesso dalla sua attività di amministratore di Amazon per impegnarsi in altre iniziative come la Blue Origin. In ogni caso, stando a quanto lui ha riferito, quello è stato il più bel giorno della sua vita.
A.D.S.
AMERICA DEL SUD
Come si legge nel diariodecuba.com, a Cuba, il regime continua con la sua campagna di pulizia dell’immagine dopo le segnalazioni di detenuti, sparizioni e abusi della polizia legati alle proteste pacifiche dell’11 luglio. La Procura e il Ministero dell’Interno ( MININT ) hanno negato martedì che ci siano sparizioni e torture sull’isola. “Abbiamo come inizio della Rivoluzione , ed è ciò che caratterizza anche le azioni delle nostre autorità, il diritto alla vita, alla libertà, alla conservazione e alla sicurezza delle persone. Non ci sono prigioni segrete, unità segrete, a Cuba, nessun luogo dove è possibile togliere un detenuto dalle procedure e dalle questioni stabilite dalla legge “, ha affermato il colonnello Álvarez. Non ha menzionato, tuttavia, che le autorità cubane negano spesso ai familiari di sapere dove si trovano i detenuti. Inoltre, nei giorni scorsi, i parenti di alcuni detenuti hanno riferito di non sapere dove si trovassero se non dopo 24 ore e anche di più. La stampa ufficiale dà voce ai funzionari, ma non alle famiglie dei detenuti o a coloro che sono stati arrestati e torturati. Tuttavia, i portavoce del regime negano la tortura. “La tortura non è una pratica a Cuba. Abbiamo l’esempio nei primi anni della Rivoluzione, il nostro Comandante in Capo ( Fidel Castro ) con i detenuti che hanno invaso questo paese”. Secondo Álvarez, “i compagni MININT” non costringono i detenuti perché le loro testimonianze non costituiscono prove nei processi. Tuttavia, i responsabili del ministero “hanno la preparazione necessaria per poter persuadere, ma non usare mai la coercizione, l’aggressione fisica per ottenere la confessione di una persona”, ha affermato. Da parte sua, il pubblico ministero Reyes ha affermato che i pubblici ministeri sono presenti nei luoghi in cui si trovano i detenuti. Secondo l’avvocato, i detenuti possono denunciare gli abusi alla Procura che indagherà sui fatti.
V.G.
AFRICA
Repubblica Democratica di São Tomé e Príncipe. Accuse di frode alle elezioni presidenziali.
Circa 123 mila elettori si sono recati alle urne elettorali ma sarà necessario il ballottaggio per scoprire chi sarà il nuovo Presidente saotomense. Secondo i risultati ufficiali pubblicati dalla Commissione Elettorale Nazionale (CEN), l’ex Ministro delle Infrastrutture Carlos Vila Nova (candidato per Adi, Azione democratica indipendente) ha vinto il primo turno conquistando il 39,47% dei voti contro il 21% ottenuto dall’ex primo Ministro Guilherme Posser da Costa (candidato della forza politica attualmente al potere ovvero Mlstp, Movimento per la liberazione di São Tomé e Príncipe). Il terzo candidato più votato è Delfim das Neves (candidato del Pcd, Partito di convergenza democratica). Ed è proprio quest’ultimo che denuncia una “frode massiva” dei risultati in base a quanto riportato dal CEN e sopracitato. Secondo quanto si apprende da stp-press.st, il direttore della campagna elettorale di Neves, João Costa Alegre, afferma che nella conta del CEN mancherebbero circa 4500 voti. Secondo Alegre ci sono voti “scomparsi” non solo nei confronti del suo candidato ma anche rispetto ad altre candidature. “Ci sono molte cose che il CEN ci deve spiegare”, segue Alegre sottolineando il fatto che il numero dei voti non corrisponde al numero dei votanti. Alegre si augura possa arrivare una risposta veloce da parte del CEN e che venga effettuato il ricalcolo dei voti. Anche la quinta candidata più votata, Maria das Neves, esige chiarezza rispetto alle “irregolarità” di questo processo elettorale ed afferma che queste elezioni non potranno mai essere dei liberi, dei giusti e dei trasparenti. Posser da Costa, secondo candidato più votato, sottolinea che il suo partito farà di tutto per aiutare la Commissione Elettorale Nazionale a chiarire in maniera definitiva ed inequivocabile ogni forma di dubbio a tutti i saotomensi affinché non restino sospetti.
Y.C.
RUSSIA
Il caldo estremo ha causato incendi boschivi in molte aree della Russia, dal Nord-Ovest alla Siberia orientale, riporta TASS il 21 luglio. Dall’inizio della stagione degli incendi in Russia, si sono verificati circa 11 mila incendi boschivi, il fuoco ha già consumato più di 4 mln di ettari di terreno, vale a dire rispettivamente il 4% e il 17% in meno dell’anno scorso, ha detto il ministro delle situazioni d’emergenza Zinichev. Ora, secondo il Ministero, sono in corso più di 400 incendi nel paese. Di questi, 85 sono stati localizzati. L’area interessata dalle fiamme è di 2,8 mila ettari. L’attenzione resta focalizzata su due delle 22 repubbliche che fanno parte della Russia: Carelia e Jacuzia, agli estremi del paese. Per ora, gli sforzi maggiori si concentrano sulla protezione delle aree popolate e delle infrastrutture. Il compito principale è quello di localizzare le fonti degli incendi nella Repubblica di Carelia, al confine con la Finlandia, entro la fine della settimana, poiché nei giorni a venire farà più caldo, il che renderà più difficile la lotta contro il fuoco. In Siberia, l’area più colpita (con più di 36 mila ettari) si trova nella regione di Irkutsk. In Carelia la situazione è peggiorata lo scorso fine settimana e mercoledì la Repubblica ha dichiarato lo stato d’emergenza. L’area incendiata è di 7,2 mila ettari, ma, nonostante il pericolo per gli insediamenti urbani, i vigili del fuoco sono riusciti a proteggere tutte le abitazioni. Più di 700 persone e 150 mezzi sono stati impiegati nella lotta contro gli incendi. Gli aiuti stanno arrivando anche dal governo e dalle vicine regioni di Arkhangelsk e Murmansk, a cui si aggiungono i vigili del fuoco della Repubblica di Komi. A partire dalla prossima settimana e fino ad agosto è prevista un’ondata di calore in Carelia, che potrebbe ostacolare la lotta agli incendi. Per superare la stagione di fuoco, le autorità della Carelia hanno chiesto a Putin di stanziare 100 mln di rubli (1 mln 500 mila euro), anche per il pattugliamento per mezzo dell’aviazione. La Jacuzia ha dichiarato lo stato di emergenza un mese fa, il 23 giugno. Attualmente sono 67 gli incendi in fase di spegnimento, mentre dall’inizio della stagione ne sono stati estinti 365, vale a dire 1,5 volte di più rispetto all’anno scorso nello stesso periodo. Più di 2 mila persone e quasi 300 mezzi sono stati inviati per combattere gli incendi, a cui si sono uniti i volontari e i residenti. Secondo un articolo del 22 luglio del notiziario Mosca24, il servizio meteorologico nazionale ha previsto che una serie di cicloni interesserà la Jacuzia dal 22 al 24 luglio, il che migliorerà notevolmente la situazione degli incendi boschivi, evitando che ne compaiano di nuovi. Tuttavia, le piogge non aiuteranno a fermare la diffusione degli incendi già in corso, poiché il fuoco ricopre un’area troppo grande. Per il momento, la regione è costretta a ricorrere alle precipitazioni artificiali utilizzando speciali aerei del servizio aereo per la protezione forestale. TASS aggiunge che il presidente Putin ha dato istruzioni su ulteriori misure da adottare per combattere gli incendi naturali, dagli aiuti finanziari e materiali al coinvolgimento dei militari, ma si pensa anche di trasferire a livello federale le responsabilità della gestione forestale nelle regioni con grandi foreste e una bassa densità di popolazione. Le disposizioni includono anche la creazione di altri centri locali di protezione antincendio, l’introduzione di nuovi metodi di sostegno finanziario dei soggetti federali e la risoluzione del problema della carenza di personale per la protezione forestale.
O.P.
OCEANIA
Come si legge su NZHerald, l’organizzazione della Corona Kāinga Ora ha speso 8,1 milioni di dollari per un motel da destinare ai senzatetto a Rotorua, in Nuova Zelanda. Questa settimana il governo neozelandese ha annunciato che l’agenzia Kāinga Ora sta acquistando il Boulevard Motel per più di 8 milioni di dollari, causando il malcontento degli agenti immobiliari locali che affermano che tale cifra sia ben al di sopra del valore capitale. Nell’annuncio, il governo ha affermato che l’edificio verrà utilizzato come alloggio provvisorio per 80 persone, che potranno trasferirvisi a partire da fine settembre, e questo complesso sarà gestito dalla fondazione di beneficienza Wera Aotearoa, che fornirà ai residenti totale supporto 24 ore su 24, 7 giorni su 7. L’area del motel è di 0,66 ettari e offre anche del potenziale per la riqualificazione a lungo termine per creare più alloggi pubblici nella regione. Tuttavia, ciò che ha sollevato polemiche è stato, appunto, il prezzo, considerato troppo al di sopra del valore capitale. Un agente immobiliare della zona ha dichiarato che il motel ricopriva 6 titoli di proprietà, per un valore complessivo di 4,3 milioni di dollari. Mercoledì Kāinga Ora ha dichiarato che il prezzo era in linea con una valutazione di mercato indipendente e un portavoce ha avvertito che giovedì mattina verrà data una risposta più esaustiva alla questione. L’acquisto del motel è arrivato proprio in un momento in cui la città di Rotorua è alle prese con una crescente necessità di alloggi per i senzatetto: i candidati in lista d’attesa per l’edilizia popolare sono 688 rispetto ai 240 di due anni fa e ai 464 dell’anno scorso. Il direttore regionale di Kāinga Ora, Darren Toy, ha detto che “circa 80 persone e nuclei familiare avranno presto un luogo caldo e sicuro in cui alloggiare, tra cui un’area giochi recintata e uno spazio verde che saranno pronti dopo i lavori di ristrutturazione sulla proprietà”. Toy ha affermato anche che la posizione del motel era adatta all’edilizia popolare a lungo termine, poiché si trova in una zona vicina ai principali trasporti e servizi. Nell’ambito del piano di edilizia popolare, l’organizzazione sta lavorando per fornire circa 190 posti in più nelle case popolari di Rotorua entro il 2024. Nel frattempo, il deputato del parlamento di Rotorua Todd McClay si è detto deluso da questo acquisto: “Il governo non dovrebbe possedere dei motel, dovrebbe possedere delle case. Stanno trasformando Rotorua da una città turistica a una città di senzatetto”, e ha aggiunto che questi 8,1 milioni di dollari dovrebbero essere usati per costruire case. Anche Merepeka Raukawa-Tait, membro del consiglio distrettuale di Rotorua e presidentessa del programma Whānau Ora (che in maori significa “salute della famiglia”) si è detta soddisfatta per il fatto che sono state adottate nuove soluzioni abitative a Rotorua, ma ha anche affermato che i motel non sono una soluzione a lungo termine ai problemi di edilizia popolare.
E.R.
CINA
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato di voler controllare i laboratori cinesi come parte di ulteriori indagini circa le possibili origini della pandemia di coronavirus. La Cina si è espressa relativamente a questa proposta, definendola una “mancanza di rispetto” e una “arroganza nei confronti della scienza”. La scorsa settimana, l’OMS ha affermato l’avvio della seconda fase dell’indagine internazionale che includerà anche audit dei laboratori cinesi. L’inizio dell’operazione si deve in particolare alle crescenti pressioni che gli Stati Uniti hanno mosso affinché si conducesse un’indagine su un laboratorio di biotecnologie situato a Wuhan. La proposta, delineata dal capo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus, include “audit di laboratori e istituti di ricerca pertinenti che operano nell’area dei casi umani iniziali identificati nel dicembre 2019”. Il ministro della salute cinese Zeng Yixin ha dichiarato ai giornalisti di RHTK che la notizia del piano lo ha trovato estremamente sorpreso. L’ipotesi che il Covid-19 possa essere emerso da una fuga di notizie in laboratorio è stata a lungo derisa, etichettata come teoria della cospirazione di destra e respinta con veemenza da Pechino. Ad oggi, sembra che stia prendendo invece sempre più piede. Il governo cinese ha ripetutamente insistito sul fatto che una fuga di notizie sarebbe stata davvero improbabile, secondo quanto riportato anche dalle conclusioni di una missione congiunta OMS-Cina inviata a Wuhan a gennaio. Allo stesso tempo, i funzionari cinesi e i media statali hanno avanzato una teoria alternativa che sostiene che il virus potrebbe essere fuggito da un laboratorio di ricerca militare statunitense a Fort Detrick, nel Maryland. La testata giornalistica nazionalista cinese del Global Times ha asserito di aver raccolto cinque milioni di firme da utenti web cinesi a sostegno di una petizione per indagare sul laboratorio statunitense. Gli alti funzionari hanno anche amplificato le teorie secondo le quali il virus sarebbe stato importato attraverso alcuni beni alimentari surgelati. In aggiunta, Yuan Zhiming, direttore del National Biosafety Laboratory presso l’istituto di virologia di Wuhan, ha dichiarato alla conferenza stampa del 22 luglio che non si sono verificate perdite di agenti patogeni o incidenti di infezione del personale da quando il laboratorio in questione è stato aperto nel 2018. Nei giorni scorsi, Pechino ha dovuto comunque affrontare le accuse da parte dell’OMS relativamente alla mancata condivisione dei dati grezzi necessari nel corso della prima fase dell’indagine. Ghebreyesus ha dunque esortato la Cina ad essere “trasparente, aperta e cooperativa” nella seconda fase della ricerca.
L.L.
Rassegna stampa a cura di:
Valentina Guerra (lingua spagnola)
Ylenia Cossu (lingua portoghese)
Mariella Perrone (lingua spagnola)
Antonella De Stasio (lingua inglese)
Marika Provenzano (lingua tedesca)
Elena Romani (lingua inglese)
Oxana Parshina (lingua russa)
Simona Ferri (lingua francese)
Ludovica Lara (lingua cinese)
Chiara Cavallini (coordinatrice del progetto)