La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

La Francia respinge il progetto di accordo di libero scambio tra UE e Mercosur in nome della lotta al riscaldamento globale. Un altro leader positivo al Covid-19: Alejandro Giammattei, presidente del Guatemala. Svizzera e Australia, proteste in piazza contro le restrizioni per il Coronavirus.

EUROPA

El Mundo racconta una bella storia proveniente dalla Spagna avente protagonista una compagnia di burattinai che, con i loro spettacoli, hanno ridato vita a un piccolo villaggio dell’Aragona situato sui Pirenei. Paco Paricio e Pilar Amorós, dopo aver abbandonato i rispettivi lavori, si sono dedicati alla loro passione, i burattini, fondando la compagnia Titiriteros de Binéfar e portando le loro rappresentazioni in giro per il mondo, ma è ad Abizanda, paesino aragonese dal nome fiabesco, che hanno dato inizio ad un progetto che coniuga la passione per lo spettacolo con l’amore per la vita rurale e il rispetto delle tradizioni. Con la collaborazione dei cittadini del villaggio, la compagnia ha allestito un museo dove vengono esposti burattini provenienti da tutto il mondo e un teatro nel quale vengono rappresentati gli spettacoli che hanno ottenuto un successo tale da richiamare, ogni anno, oltre diecimila visitatori. Il flusso turistico ha dato nuova linfa vitale alla cittadina – che conta solo cento abitanti – riempiendo le strade di gente interessata non solo ai Titiriteros, ma anche alla storia e alle tradizioni del posto che possono essere apprezzate grazie a diverse iniziative quali escursioni guidate e percorsi in bicicletta per conoscere il territorio circostante e visite istruttive al Museo de Creencias y Religiosidad Popular di Abizanda. Questo sodalizio tra la compagnia e i cittadini del borgo ha permesso una rinascita economica e culturale di Abizanda, facendola uscire dall’isolamento in cui era geograficamente confinata.

L.C, M.D.F. e I.V

In Svizzera, nel pomeriggio di sabato 19 settembre centinaia di persone si sono riunite in piazza Turbine a Zurigo per manifestare contro le misure di sicurezza adottate dalle autorità per far fronte al Coronavirus e hanno espresso il proprio scetticismo riguardo alla pandemia. Come riportato da Le Matin, poiché i manifestanti non indossavano la mascherina, la polizia è intervenuta esortando i presenti a lasciare la piazza e hanno proceduto a controlli d’identità. Tra i manifestanti, partecipavano attori svizzeri come Andreas Thiel, il quale sosteneva che la situazione attuale ha qualcosa di simile a un regime fascista in cui non c’è libertà di opinione.

EA.V.

La Francia respinge il progetto di accordo di libero scambio tra l’Unione Europea e i quattro paesi del Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay), negoziato nell’arco di vent’anni in nome della lotta al riscaldamento globale. Come riportato da Le Monde, una commissione di esperti guidata dall’economista ambientale Stefan Ambec ha presentato un rapporto secondo il quale la deforestazione raggiungerebbe un tasso annuo del 5% nei sei anni successivi all’eventuale attuazione dell’accordo a causa di un incremento dell’allevamento di bovini. In altre parole, il costo ambientale sarebbe superiore ai benefici commerciali. Perciò il primo ministro Jean Castex ha giustificato la propria opposizione, la mattina di venerdì 18 settembre, a causa della pericolosa deforestazione che l’accordo comporterebbe.

S.C.

In Belgio, i rappresentanti dei sette partiti che si sforzano di formare una nuova maggioranza federale si sono incontrati con discrezione nella mattinata di domenica 20 settembre per confrontarsi sulle diverse prospettive. Come riportato da La Libre Belgique, l’intenzione dei partiti della futura coalizione, denominata Vivaldi, composta da sette partiti (il PS, lo sp.a., l’MR, l’Open Vld, Ecolo, Groen e il CD&V), è di far nominare dal Sovrano un futuro Primo Ministro, su proposta dei presidenti dei partiti Open Vld e sp.a, Lachaert e Connor Rousseau.

S.C.

In Portogallo si è tenuta la scorsa settimana una riunione speciale della task force governativa dedicata all’emergenza Covid in seguito al continuo aumento di casi, più di 500 nelle ultime 24 ore. La prossima settimana la Direzione Generale della Salute (DGS) rivelerà il piano per il periodo dell’autunno/inverno. Il primo ministro ha sottolineato ancora l’importanza del rispetto delle regole di igiene da parte dei singoli cittadini, che è la base per superare l’emergenza, ed ha inoltre ribadito che non ci sarà un ritorno al lockdown nè interruzioni nell’anno scolastico/accademico così come il lavoro in fabbrica, riporta Lusa.

D.F.

A partire dallo scoppio della pandemia, l’organizzazione responsabile per il controllo e la prevenzione delle malattie in Germania, l’Istituto Robert Koch, continua a rendere pubblici i dati riguardo il numero di casi effettivamente accertati. Stando a quanto emerge sul giornale Die Zeit, sabato si è raggiunto il valore più alto da aprile con ben 2.297 casi e oggi è stato riportato un numero leggermente inferiore a ieri, pari a 1.345. Il RKI ha confermato un picco di nuove infezioni, come sta succedendo d’altra parte contemporaneamente anche in altri Paesi. Secondo quanto emerge da un rapporto della Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung (FAS), i medici avvertono che le unità di terapia intensiva degli ospedali potrebbero essere in difficoltà a breve se il numero di casi continua a crescere. I medici risultano molto preoccupati a riguardo. “Non c’è abbastanza personale sanitario addestrato per far fronte all’emergenza.  Abbiamo bisogno di un coordinamento decisamente migliore e gli accordi collegiali non sono più sufficienti come prima” – così ha affermato il medico Götz Geldner, Presidente dell’Associazione professionale degli anestesisti tedeschi.

Sempre su Die Zeit, durante la partita di apertura della Bundesliga, la serie professionistica del campionato tedesco di calcio, Uli Hoeneß, dirigente sportivo ed ex-calciatore, insieme ad alcuni funzionari della squadra FC Bayern sono stati immortalati senza mascherina e a distanza ravvicinata in una foto. Queste immagini hanno avuto conseguenze importanti. La Ministra della Salute bavarese Melanie Huml (CSU) ha rimproverato aspramente il loro comportamento. Secondo Huml sarebbe stato più saggio per la squadra di gestione del Bayern se non si fossero seduti così vicini, perché c’era abbastanza spazio”. La German Football League (DFL) ha annunciato di essere “in diretta conversazione con l’FC Bayern” sull’argomento perché ognuno di noi è tenuto a rispettare le regole per far sì che il virus circoli di meno fino al momento in cui sarà reso disponibile un vaccino.

Sulle prime pagine di nachrichten.at si evince che anche in Austria il numero di pazienti con sindrome respiratoria acuta grave Coronavirus-2 continua a salire. Il primo ospedale viennese ha già raggiunto il limite di capacità. Sabato erano presenti 349 persone in ospedale, 84 delle quali in terapia intensiva, 22 in più rispetto a venerdì. Secondo il Ministro della Salute austriaco, Rudolf Anschober, il numero dei ricoverati in terapia intensiva potrebbe raggiungere le tre cifre entro fine mese. Ha inoltre aggiunto che “per settimane il numero di ricoveri era stato disaccoppiato dal numero in salita delle infezioni perché l’età media era molto più bassa di chi è risultato positivo”.

M.S., L.R.

Nel Regno Unito si è celebrato l’ottantesimo anniversario della Battaglia d’Inghilterra.

Secondo l’articolo pubblicato su BBC News, la cerimonia commemorativa è stata celebrata nell’Abbazia di Westminster, registrando un’affluenza minore rispetto al passato dovuto alla pandemia.

Ogni anno questa celebrazione commemora tutti i militari della Royal Air Force che, nel 1940, fecero sì che il Paese resistette alle incursioni tedesche nemiche, come si legge su Sky News.

Per l’occasione gli Spitfire della RAF (Royal Air Force) hanno sorvolato l’Abbazia e il PM Johnson ha tenuto un discorso durante la funzione, come riporta The Sun.

In Irlanda un bambino residente nella contea di Offaly ha scoperto un serpente velenoso nel retro del suo giardino riuscendo a fuggire e a dare l’allarme.

Fionn Kilmurray, 9 anni, stava giocando quando ha scorto l’animale e ha avvertito subito il padre, tenendosi a debita distanza, come riportato da Offaly Express.

La famiglia si è dichiarata ignara delle pericolosità del rettile, classificato come uno dei più pericolosi al mondo per numero di vittime, e ha avvisato tempestivamente il National Reptile Zoo, come si legge su RTE.

Secondo The Irish Sun si tratta del primo caso di avvistamento di questo serpente nel Paese, probabilmente giunto fin lì dall’India con una spedizione di lastre di pietra.

S.C., S.P.

Il 21 settembre si è festeggiata l’Indipendenza dell’Armenia. Per l’occasione il presidente Vladimir Putin ha inviato i suoi saluti al presidente della Repubblica di Armenia, Armen Sarkissan e al Primo Ministro Nikol Pashinyan.

“Onorevole Nikol Vovayevich, la prego di accettare le mie sincere congratulazioni per il giorno dell’Indipendenza. La Russia attribuisce grande importanza alle relazioni amichevoli e alleate con l’Armenia. Sono fiducioso che il dialogo costruttivo tra i nostri paesi, la cooperazione bilaterale in vari ambiti e la collaborazione nel quadro euroasiatico continueranno a svilupparsi attivamente.”

Inoltre, il presidente Putin ha augurato pace, prosperità e salute a tutti i cittadini armeni.

29 anni fa, nel 1991, il popolo armeno ha espresso tramite referendum la volontà di divenire una Repubblica Indipendente dall’Unione Sovietica di cui faceva parte dal 1921. Il Consiglio Supremo dell’Armenia propose un referendum popolare al quale diede voto uniforme il 99% dei cittadini, scegliendo l’indipendenza. Il 23 settembre 1991 l’Armenia divenne uno stato indipendente.

Tornando invece strettamente a parlare della Russia, il Centro “Dossier”, un blog che opera nell’ambito delle investigazioni di attività criminali per difendere la sicurezza dello stato di diritto e la società civile nella Federazione Russa, ha pubblicato una relazione intitolata “Il caso della cocaina dell’ambasciatore: da Buenos Aires a Mosca” secondo cui i servizi speciali russi e argentini potrebbero aver stipulato un accordo sul caso “cocaina”.

Le vicende a cui si riferisce la relazione hanno luogo alla fine di febbraio 2018, quando sono stati sequestrati 400 chili di droga presso l’Ambasciata russa a Buenos Aires, vedendo coinvolti tre dipendenti della missione diplomatica, Ali Abyanov, Vladimir Kalmykov e Ishtimir Khudzhamov, e altri due sospettati in Argentina (ma non in Russia), ovvero il poliziotto, Ivan Bliznyuk, che faceva da guardia all’ambasciata e la sua amica meccanica, Alexandra Chikalo, accusati di coordinare la spedizione di droga a Mosca.

Tuttavia, gli accusati non hanno ammesso la loro colpevolezza e hanno dichiarato che il primo segretario dell’ambasciata russa in Argentina, Oleg Vorobyov, un testimone del caso, li abbia calunniati per distogliere la responsabilità “da sé stesso e da altri criminali e diplomatici della droga”.

Oltre a loro, in seguito è emerso un altro imputato, Andrej Kovalchuk, accusato del contrabbando di droga, ma che tuttavia non si è dichiarato colpevole e si è definito vittima di una provocazione organizzata congiuntamente dalla polizia argentina e i servizi russi.

“Novaja Gazeta” riporta le parole del Centro Dossier, il quale afferma che “gli organizzatori della consegna non sono stati ancora identificati e l’indagine ufficiale russa non è riuscita a rispondere alla domanda su chi sia veramente Kovalchuk: un funzionario della sicurezza, uno spacciatore con collegamenti in strutture di potere o un avventuriero che si è costruito una reputazione nel sistema del Ministero degli Esteri da anni…”

Secondo il Centro, infatti, i servizi speciali e le forze dell’ordine in Russia e Argentina avrebbero potuto cospirare per ridurre il significato politico legato a questo affare ed evitare uno studio approfondito per evitare un possibile coinvolgimento di funzionari russi e argentini nel traffico di droga.

 S.N., D.S.

AFRICA

In Ciad, l’ufficiale dell’esercito Abdoulaye Ahmat Haroun, condannato a cinque anni di reclusione per lesioni volontarie, è riuscito a fuggire per un breve lasso di tempo da un’aula di tribunale, un’azione orchestrata principalmente da un gruppo di donne armate che erano presenti all’udienza. Secondo quanto riportato daBBC Afrique, il Ministro della Giustizia conferma che le donne hanno simulato un’accesa discussione per facilitare la fuga del prigioniero. Per la seconda volta nella sua vita il colonnello ha cercato di sfuggire alla giustizia.

EA.V.

In Guinea Bissau, l’alta commissaria per il Covid-19 e Ministra della Sanità Magda Robalo, ha riferito a Lusa che nel Paese non c’è una vera nozione del rischio del virus dovuta alla mancanza di un’adeguata comunicazione da parte delle autorità e media. La popolazione conosce il virus e cosa può comportare ma “il passo tra la conoscenza e la pratica è la cosa più difficile e le misure di prevenzione sono difficili da interiorizzare […]” anche perché le persone generalmente affermano di non conoscere o aver visto altri affetti dal Covid-19. La ministra ha inoltre affermato che l’Alto Commissariato sta proprio lavorando affinché i cittadini assimilino la nozione di rischio del Coronavirus e mettano in pratica le regole di prevenzione. La polizia la scorsa settimana ha cominciato ad avvisare la popolazione dell’obbligo di uso della mascherina nei luoghi pubblici.

D.F.

In Angola, il giornale Jornal de Angola, scrive che la produzione del petrolio è scesa del 5,7% ad agosto, arrivando a 35.042.001 barili mentre a luglio erano di 37.070.382 come comunicato dal Ministero delle Finanze. Questo si deve all’aumento del prezzo medio al barile, passato da 39,24 dollari nel mese di luglio a 43,95 ad agosto. Dopo una riunione con la OPEP (Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio), il ministro dell’Energia dell’Arabia Saudita ha avvertito i Paesi di non star rispettando l’accordo preso sui tagli della produzione per il riequilibrio dei prezzi.

M.P.

Domenica 20 settembre il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune ha dichiarato che l’Algeria svolgerà delle elezioni legislative anticipate a seguito del referendum sulla nuova costituzione previsto il 1° novembre. Il Presidente ha affermato che gli emendamenti costituzionali mirano a garantire una rappresentanza popolare, sottolineando che il popolo ha piena libertà di votare “sì” o “no” alla proposta. Non ha trascurato di ricordare che l’Islam è “religione di stato” e che in ciò non vi è cambiamento. Ha inoltre sottolineato che la trasparenza governerà tutta la società a partire dal cittadino fino al Presidente della Repubblica, come riporta Sky News Arabia.

S.H.

MEDIO ORIENTE

In Arabia Saudita, il principe Turki bin Faysal, ex capo dell’intelligence e precedentemente ambasciatore in America, ha affermato che l’accordo per normalizzare le relazioni tra Emirati Arabi Uniti e Bahrein da un lato e Israele dall’altro è un “diritto sovrano”.

È quanto riferito dal principe saudita in una intervista, in cui ha affermato che “la pace con Israele è un diritto sovrano degli Emirati Arabi Uniti e del Bahrein e nessuno può opporsi”, sottolineando la necessità di trovare una soluzione che prenda in considerazione l’istituzione di uno Stato palestinese con Gerusalemme come capitale e basato sul principio della Soluzione a due Stati.

Il principe Turki bin Faysal aveva comunicato in un precedente articolo che il prezzo della pace tra Israele e gli Stati arabi è l’istituzione di uno Stato palestinese sovrano con Gerusalemme come capitale, su iniziativa del defunto re Abdullah bin ‘Abd Al-Aziz, riporta la CNN Arabic.

In Yemen, il Governo ha accolto con favore l’annuncio del Dipartimento di Stato americano di ripristinare tutte le sanzioni delle Nazioni Unite verso l’Iran, compreso l’embargo sulle armi.

Il Ministro yemenita dell’Informazione, Muammar Al-Eryani, lunedì 21 settembre ha dichiarato che il regime di Teheran ha sfruttato l’accordo per espandere le sue politiche ostili ed esportare terrorismo, caos e violenza, con l’obiettivo di destabilizzare i Paesi della regione istituendo milizie settarie come Houthi, Hezbollah, Al Qaeda e ISIS e fornendo loro armi. Il Ministro ha chiesto l’inasprimento delle pressioni e delle restrizioni che impediscono la vendita e l’esportazione di armi in Iran, poiché esse finirebbero nelle mani delle milizie e delle organizzazioni terroristiche, inclusa la milizia Houthi, che le utilizza per uccidere gli yemeniti e minare gli sforzi per porre fine alla guerra e portare la pace in Yemen.

Al-Eryani ha poi invitato gli Stati membri delle Nazioni Unite e i membri permanenti e non permanenti del Consiglio di Sicurezza ad adempiere alle loro responsabilità ai sensi dei principi della Carta delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionali, e di porre così fine alle attività terroristiche del regime iraniano che minacciano il commercio nel Mar Rosso, lo stretto di Hormuz e Bab al-Mandab e la pace mondiale, sottolinea Sharq al-Awsat.

S.H.

AMERICA

Passiamo alle notizie inerenti all’AmericaLatina: voliamo quindi in Guatemala, Paese il cui presidente è risultato positivo al Covid-19. Secondo l’articolo di El País, quest’ultimo, Alejandro Giammattei di anni 65, ha informato lo scorso venerdì di aver contratto il virus, ma al contempo ha anche tranquillizzato i suoi concittadini, spiegando di avere pochi sintomi e, dunque, di trovarsi in una condizione momentaneamente stabile. Inoltre, il presidente ha raccontato di essersi sottoposto a cinque test nell’ultimo mese e che solo l’ultimo ha dato il risultato positivo. Successivamente, da buon medico chirurgo in pensione, ha aggiunto dettagli rispetto ogni sintomo che sta vivendo, così da poter aiutare a riconoscerli ed evitare, in questo modo, un’ulteriore forma di contagio.

Cambiamo Stato e dirigiamoci in Colombia, dove, secondo quanto riportato dall’articolo di El Mundo, sarebbe giunta la tanto attesa “vendetta” da parte degli indigeni colombiani nei confronti dei conquistadores spagnoli: a distanza di 500 anni e con la nuova “statuofobia” che ha preso di mira le statue di molti personaggi storici europei e britannici, a Popayán i cittadini hanno demolito la figura di Sebastián de Belalcázar (scolpito, tra l’altro, a cavallo) in quanto colpevole di spregevoli atti tipici dell’epoca.  

L.C, M.D.F. e I.V

Negli Stati Uniti, come si legge sul New York Times, il giudice della Corte Suprema Ruth Bader Ginsburg, icona femminista, è morta venerdì 18 settembre a 87 anni.

Secondo la Corte Suprema le cause della morte sono dovute a complicanze del tumore al pancreas.

Come riporta il New York Times, molti dei suoi colleghi hanno commentato questo episodio, tra cui il giudice capo John G. Roberts Jr., il quale afferma: “La nostra nazione ha perso un giudice di importanza storica e una cara collega della Corte Suprema. Oggi piangiamo, ma siamo certi che le generazioni future ricorderanno Ruth Bader Ginsburg come un’instancabile e risoluta paladina della giustizia”.

Anche Hillary Clinton, che era la candidata alla presidenza democratica del 2016 e il cui marito, l’ex presidente Bill Clinton, ha nominato il giudice Ruth Ginsburg alla Corte, ha detto su Twitter: “Ha spianato la strada a così tante donne, me compresa”. “Non ci sarà mai un’altra come lei”, ha aggiunto.

S.C., S.P

In Canada, il premier del Québec François Legault è risultato negativo al tampone contro il Coronavirus. Tuttavia, rimarrà in isolamento fino al 28 settembre e potrà comunque continuare a svolgere le sue funzioni, ad eccezione delle conferenze stampa, dove sarà sostituito dal Vice Primo Ministro. Come riportato da Le Journal de Montréal, Legault è il secondo membro del suo partito ad avere una diagnosi positiva: la maggior parte dei membri sono stati posti in isolamento preventivo.

EA.V.

In Brasile, come scrive il giornale UOL, si parla della riapertura delle scuole. Il Ministero della Salute dichiara in un documento che verrà misurata la febbre sia agli insegnanti che agli alunni. Inoltre, l’uso della mascherina sarà obbligatorio, oltre al distanziamento minimo di un metro. La data per il ritorno tra i banchi dipenderà dal volere dei singoli Stati e dei municipi, poiché la situazione cambia data la vastità del territorio brasiliano. Viene lasciata una possibilità di manovra anche per la questione dei professori sopra i 60 anni o con delle malattie: il documento fornisce informazioni sul percorso da seguire ma invita a valutare caso per caso. Il ministero ha investito 545,3 milioni di reais (circa 85 milioni di euro) per l’acquisto di materiali per la disinfezione degli ambienti, alcool in gel o liquido, mascherine e termometri a infrarossi. Verranno evitate aree comuni come parchetti e biblioteche e le entrate e le uscite da scuola verranno scaglionate.

M.P.

ASIA

In Cina, come riportato dal South China Morning Post, oltre 800.000 studenti cinesi recentemente laureati in università estere sono tornati a casa quest’anno, più che mai, aggiungendosi a un mercato del lavoro già di per se affollato.

Secondo un sondaggio pubblicato recentemente sulla piattaforma online Unicareer, il numero di studenti di ritorno in Cina è aumentato del 70% rispetto al 2019 a causa dell’impatto della pandemia di coronavirus e dell’inasprimento delle norme sull’immigrazione e sull’occupazione all’estero.

I neolaureati devono ora affrontare una maggiore concorrenza nel mercato del lavoro cinese, visto l’impatto del coronavirus e il conseguente rallentamento economico sul numero di nuovi posti di lavoro disponibili.

Gli studenti che rientrano devono inoltre fare i conti con circa 8,74 milioni di neolaureati dalle istituzioni nazionali, il maggior numero mai registrato.

Degli studenti appena rientrati, circa il 28,6 per cento ha studiato negli Stati Uniti, il 26,3 per cento in Gran Bretagna e il 13,2 per cento in Australia, con oltre il 60 per cento in possesso di almeno un master. A circa il 5% dei laureati di ritorno è stato offerto uno stipendio di circa 300.000 yuan (44.300 dollari USA) all’anno o più, con quasi il 40 per cento che guadagna meno di 100.000 yuan.

Secondo un rapporto sull’occupazione dei laureati nel 2020 recentemente pubblicato da 58.com, un sito di reclutamento online, lo stipendio mensile medio per i è di 7.839 yuan (1.158 dollari), o 93.600 yuan all’anno.

Secondo il rapporto, circa il 40% dei rimpatriati ha trovato lavoro nel settore finanziario o tecnologico, mentre solo il 3% ha trovato lavoro nel settore manifatturiero e il 5,7% nel mondo accademico o presso agenzie governative.

Negli ultimi anni, il numero di studenti cinesi che hanno scelto di tornare a casa dopo essersi laureati all’estero è aumentato notevolmente: da 186.200 nel 2011 a 409.100 nel 2015 e 519.400 nel 2018.

Luke Lu, studente, ha affermato di aver provato a lavorare negli Stati Uniti per un paio d’anni, ma la pandemia e le scarse relazioni sino-americane hanno reso quasi impossibile ai laureati cinesi trovare un lavoro stabile e duraturo. Così, ha deciso di tornare a Guangzhou dagli Stati Uniti alla fine di marzo e ha iniziato a lavorare in un’azienda di cosmetici. In quanto neolaureato in gestione e marketing dei nuovi media, si ritiene soddisfatto dello stipendio mensile di circa 12.000 yuan, sufficienti a un giovane per poter vivere in Cina.

Il suo unico rimpianto è l’aver imparato l’utilizzo di molte piattaforme online, come Facebook, Twitter, Instagram, Google+, YouTube, che non sono però disponibili nel mercato nazionale. Vede però nel mercato interno un trampolino di lancio ed è fiducioso.

Il tasso di disoccupazione rilevato ufficialmente nelle aree urbane in Cina è sceso al 5,6 per cento a fine agosto, 0,1 per cento in meno da luglio e da un picco del 6,2 per cento a fine febbraio, secondo i dati diffusi dal National Bureau of Statistics.

Ma negli ultimi dati disponibili, il tasso di disoccupazione per le persone di età compresa tra 20 e 24 anni con un diploma universitario o superiore – molti dei quali sono neolaureati – è salito al 19,3 per cento a giugno, in aumento del 3,9 per cento rispetto all’anno precedente.

Ad agosto, il tasso di disoccupazione per lo stesso gruppo è aumentato del 5,4% rispetto ad agosto 2019, sebbene l’NBS non abbia fornito un tasso di disoccupazione effettivo.   

G.R.

OCEANIA

In Australia, secondo il The Guardian  e The Irish Time  la polizia ha arrestato 16 manifestanti e ne ha multati altri 21 perché stavano manifestando contro le restrizioni del coronavirus. Durante tutta la protesta si sono sollevate delle critiche al premier di Victoria, Daniel Andrews, per le restrizioni.

La polizia ha detto che la protesta è stata una “palese violazione” delle indicazioni sanitarie e ha dichiarato: “mentre sappiamo che la maggioranza della comunità sta facendo la cosa giusta, il comportamento di questi pochi egoisti che scelgono di ignorare palesemente le restrizioni non sarà tollerato”.

S.C, S.P

Rassegna stampa a cura di:

Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca)
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
Silvia Noli, Diana Sandulli (lingua russa)
Sara Zuccante (responsabile lingua araba)
Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)