La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

In Francia, il Presidente Macron si è rivolto ai cittadini francesi per parlare di vaccinazione, green pass e ripresa economica. In Spagna, a Malaga, la polizia sequestra il più grande drone dedicato al trasporto di droga. A Malta, a partire da ottobrechi lavora nel settore pubblico potrà beneficiare dello smart working. In Austria Kurt Tschiderer ha ricevuto il Premio della cultura popolare tirolese. In Argentina avanza la proposta di legge in merito all’etichettatura alimentare per combattere l’obesità infantile. Il Ministero dello Sviluppo Economico della Federazione Russa ha valutato i risvolti di una “carbon tax” europea per il paese. In Australia continua il lockdown a seguito dell’aumento dei casi di covid. In Cina, sono emerse prove riguardanti l’espansione dell’arsenale nucleare della nazione che sta avvenendo in modo più rapido e cospicuo del previsto.

EUROPA

Francia. Nell’arco della settimana corrente, il Presidente Emmanuel Macron si è rivolto ai cittadini francesi per parlare di vaccinazione, green pass e ripresa economica. La variante Delta del Covid 19 si sta mostrando molto più contagiosa dei ceppi precedenti e sta mettendo a rischio la ripresa economica francese (Les Echos). Emmanuel Macron, dopo il Consiglio di Difesa, ha presentato un disegno di legge che prevede la vaccinazione obbligatoria per i caregiver, il personale ospedaliero e tutti i volontari che si prendono cura delle persone più fragili. L’obbligo vaccinale si applicherà entro il 15 settembre e verranno effettuati controlli e sanzioni. A tal proposito, il politico francese Oliver Véran ha dichiarato che le badanti non vaccinate “non potranno più lavorare e non saranno più pagate”. Tuttavia, per imporre questa strategia, la Francia dovrà attendere lunedì 19 luglio, giorno in cui verrà presentato il disegno di legge al Consiglio dei ministri e analizzato dal Parlamento. Un’altra importante misura che sarà presente all’interno del disegno di legge riguarda il green pass. Si pensa, infatti, di estendere il pass sanitario anche a trasporti, ospedali, bar e ristoranti. Dal 21 luglio, il green pass verrà esteso per l’accesso ai luoghi della cultura e del tempo libero; dall’inizio di agosto sarà applicato anche a bar, ristoranti, centri commerciali e viaggi di lunga tratta in trasporti quali treni, autobus o aerei. Per incoraggiare ulteriormente la popolazione a vaccinarsi, Macron ha deciso di rendere i tamponi PCR a pagamento e non più gratuiti. A sostegno della ripresa economica, il presidente ha anche proposto un piano di formazione e riqualificazione per i disoccupati di lunga durata ed ha annunciato la creazione di un reddito dedicato ai giovani senza occupazione e formazione.

S.F.

Portogallo. In un sondaggio realizzato da Aximagem Comunicação e Imagen Lda, sotto la direzione tecnica di José Almeida Ribeiro, per DiariodeNotícias, TsfRadioNotícias e JornaldeNotícias, si rileva che la maggior parte dei portoghesi è contraria al ritorno del pubblico negli stadi per il prossimo campionato di Liga. Il sondaggio è stato condotto tra il 10 ed il 12 luglio 2021 e pubblicato il 15 luglio.
Il sondaggio arriva proprio nei giorni conclusivi di Euro 2020, primo campionato europeo itinerante nella storia di questa competizione e primo evento in cui i tifosi son tornati sui gradoni degli stadi (in alcuni Paesi con capienza ridotta ed in altri con capienza limitata).
Sono state raccolte 763 interviste tra persone di età maggiore ai 18 anni e residenti in Portogallo. È stato eseguito un campionamento per sesso, età, religione e livello d’istruzione.
Il 56% degli intervistati rifiutano l’idea affermando che ancora non ci sono le condizioni per il pubblico di tornare allo stadio, un 39% degli intervistati, invece, crede sia possibile il ritorno sugli spalti.
Le donne sembrano essere più pessimiste degli uomini. Solo il 28% delle donne, contro il 66%, crede che sia possibile la riapertura dei cancelli dello stadio per i tifosi. Tra gli intervistati di sesso maschile c’è un 52% a favore contro il 43% contrario.  Un dato rilevante è che maggiori oppositori si trovano nell’area metropolitana di Lisbona (solo il 33% è favorevole), viceversa la maggior parte dei cittadini concordi si trova nel nord del Paese.  In una divisione per classe d’età, notiamo come nella fascia 35-49 anni si incontrano più pareri positivi (43%), mentre nella fascia 50-64 anni è maggiore il parere contrario (63%). Se analizziamo in base al tifo notiamo che i tifosi del Porto FC sembrano più fiduciosi dei tifosi del Benfica: nei primi troviamo un 51 % di voti favorevoli al ritorno sugli spalti, mentre tra i secondi vi è un 55% che pensa non sia una buona idea. I sostenitori dello Sporting Lisbona si piazzano nel mezzo dei due precedenti: un 54% pensa che non vi siano le condizioni per una riapertura dei cancelli mentre un 39% afferma il contrario. Non c’è distinzione di sesso, età o fede calcistica quando si fa riferimento ad un accesso limitato e consentito alle persone vaccinate o presentando un test negativo, così come avvenuto per gli europei appena conclusi. L’82% è favorevole all’ingresso con vaccino mentre scende al 61% la possibilità d’ingresso col test negativo al covid-19.
La gestione pubblico, soprattutto per quanto riguarda ingresso ed uscita dagli stadi, è molto delicata: si possono definire le decisioni messe in campo dalla UEFA per Euro2020 un banco di prova, un osservato speciale in merito alle decisioni che dovranno prendere, nelle prossime settimane, le società sportive dei vari Paesi in merito ai campionati di massima serie.

Y.C.

In Spagna, a Malaga, la Polizia sequestra il più grande drone dedicato al trasporto di droga. L’aereo, con un’apertura alare di quasi 4,5 metri e sette ore di autonomia, potrebbe trasportare fino a 150 chili di hashish o cocaina tra le coste del Marocco e dell’Andalusia. Si tratta dell’ultimo sequestro da parte della Polizia di Stato di un’organizzazione di narcotrafficanti francesi che cercava di insediarsi sulla Costa del Sol. I malviventi la utilizzavano per trasportare droga dal Marocco a una cittadina di Malaga, Almáchar. Made in China e ad un costo che oscilla tra i 30.000 e i 150.000 euro, a seconda della dotazione tecnica richiesta, il drone monta cinque motori. L’interno della fusoliera è cavo e qui l’organizzazione includeva pacchetti di droga, in particolare cocaina. “La tecnologia ci semplifica la vita, ma finisce anche per finire nelle mani dei cattivi . Loro innovano e dobbiamo farlo anche noi”, ha affermato il commissario di Malaga, Roberto Rodríguez Velasco. I trafficanti di droga hanno manovrato il drone utilizzando un sistema informatico che comunica i punti esatti di decollo e atterraggio al dispositivo. Gli agenti di polizia hanno riferito che i criminali non avevano molta formazione nella loro gestione . Questo, oltre alle dimensioni del drone, lo rendono anche un serio pericolo per la navigazione aerea: una collisione con qualsiasi altro velivolo, compresi gli aerei passeggeri, comporterebbe un grave incidente. Come si legge ne elpais.com, l’indagine della polizia si è conclusa con l’arresto di quattro persone: tre in Francia e una quarta nella cittadina di Almáchar.

V.G.

Un articolo di Times of Malta rivela che dal primo ottobre, a Malta, chi lavora nel settore pubblico potrà beneficiare dello smart working, forma di telelavoro adottata soprattutto nelle quarantene durante la pandemia del Covid 19. Di recente è stata pubblicata la prima policy di telelavoro per i lavoratori del servizio pubblico ai quali offre la possibilità di lavorare da remoto. Ci sarà un periodo di transizione di 18 mesi per modificare il sistema di smart working già esistente e riprogrammarlo per questa nuova politica. Il Servizio Pubblico provvederà alle forniture per il telelavoro e alla loro manutenzione. Tuttavia un portavoce del governo ha dichiarato che questo è possibile solo per 6000 lavoratori perché molti, seppur lavorando nel settore pubblico, non possono svolgerlo da remoto. Quindi ne potranno beneficiare solo coloro la cui natura del lavoro combacia con lo smart working. Per passare al lavoro a distanza, occorre presentare una domanda al proprio superiore. Per i dipendenti in prova la situazione cambia. Loro possono richiedere di lavorare da remoto previa approvazione del superiore, ma lo svolgeranno per un periodo più breve. Le ore di contatto e le ore principali di lavoro vengono stabilite dal capo dipartimento, i lavoratori devono rimanere disponibili e facilmente raggiungibili tramite cellulare, e-mail o qualsiasi altro mezzo di comunicazione. Il capo dipartimento può rescindere un accordo di lavoro a distanza con un preavviso di 15 giorni. Il preavviso viene a mancare laddove il lavoratore non ha rispettato gli ordini e gli standard dello smart working. È intervenuto il segretario principale Mario Cutajar dichiarando che questa politica è il risultato di mesi di lavoro. Si è partiti da un progetto pilota per arrivare alla sua piena elaborazione. Sarà garantita la formazione a dipendenti e responsabili sugli aspetti gestionali e tecnici dall’ Istituto per i Servizi Pubblici per facilitare l’accesso a questo sistema operativo e garantire alti standard di lavoro.

 A.D.S.

Austria: Kurt Tschiderer nella giornata del 14 luglio ha ricevuto il Premio della cultura popolare tirolese, riporta il Tirol Orf.at. Si tratta di un premio che la provincia del Tirolo assegna dal 2009 dal valore di 5.000 euro. Il lavoro svolto da Kurt Tschiderer è stato, ed è ancora, quello di essere attivo come giornalista, come organizzatore di mostre e come organizzatore di eventi e attività per il patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO. Kurt Tschiderer è originario di Pettneu am Arlberg e, oltre a essere uno dei principali cronisti locali del luogo, lavora come custode dell’archivio comunale, nonché come cronista del distretto di Landeck. Inoltre, dal 2005 è il fondatore e il presidente del laboratorio d’arte di Pettneu, il Kunstraum Pettneu. Qui viene presentata l’arte proveniente dal Nord e dal Sud Tirolo e il suo motto è “La cultura è ciò che abbiamo insieme“. Nel 1978 Tschiderer ha co-fondato la compagnia teatrale locale, l’Heimatbühne Pettneu, dove ha partecipato anche in veste di attore. Dagli anni ’80 a egli va il merito di aver dato vita a numerose restaurazioni, come quelle eseguite sui quadri della stazione sul monte Kalvarienberg a Pettneu o nella cappella Sebastiani. Nel 2018 Tschiderer è stato particolarmente attivo negli interessi del patrimonio culturale immateriale della Commissione austriaca dell’UNESCO, lavorando alla presentazione del “Flurnamen in Tirol”, “I nomi dei campi del Tirolo” e al coordinamento e nell’organizzazione dell’estensione del riconoscimento esistente dello Scheibenschlag di Montafon, la tradizione del tiro al segno, con le forme settentrionale e orientale. Ad oggi lo Scheibenschlag è infatti patrimonio UNESCO. Date queste attività, Johannes Tratter, assessore provinciale per le tradizioni, ha consegnato a Tschiderer il premio per il suo impegno nella promozione e conservazione delle tradizioni locali. “La cultura popolare è parte integrante della vita comunitaria che contribuisce all’identità del Paese. Il premio per la cultura popolare serve come segno di apprezzamento e rende visibile la sua importanza per la vita di tirolesi”, ha detto Tratter.

M.P.

AMERICA DEL SUD

ElPaís riporta la proposta di legge avanzata in Argentina in merito all’etichettatura alimentare per combattere l’obesità infantile. Il Paese, infatti, si attesta in prima posizione nella classifica dei posti dell’America Latina con maggior numero di bambini in sovrappeso, nella fascia di età compresa tra i 5 e i 17 anni. Per arginare questa situazione, il Congresso dei deputati discute un progetto di legge per regolamentare l’etichettatura dei prodotti alimentari fissando su di essi dei simboli neri di avvertimento, unitamente al divieto di pubblicizzare gli alimenti contenenti zuccheri, grassi e sale destinati ai bambini. Ogni anno sono 140.000 le persone che muoiono per ipertensione, iperglicemia, sovrappeso e obesità, per cui la decisione di intervenire ha come unico obiettivo quello di curare la salute della popolazione, spiega la deputata Cristina Alvarez. Tra le cause di queste malattie ritroviamo sicuramente il cambiamento delle abitudini alimentari, ovvero il passaggio dal consumo di prodotti naturali e fatti in casa a quelli trasformati, confezionati e pronti per essere consumati, così come il maggiore ingerimento di bevande zuccherate. Nove mesi fa l’attuale proposta aveva già avuto approvazione all’unanimità al Senato, ma per diventare effettiva manca l’approvazione dei deputati. Due dei voti contrari sono stati quelli dei legislatori della provincia di Tucumán, cuore dell’industria saccarifera e una delle ragioni più colpite. Gli oppositori argomentano la loro posizione sostenendo la necessità di una legislazione comune nel Mercosur, una richiesta che esige anche l’industria alimentare. Si tratterà di una normativa, se approvata, simile a quella già in vigore in altri Paesi come il Cile, il Perù e il Messico, ma con schemi di avvertimento adeguati alla situazione locale. L’infanzia è una fase in cui si formano le abitudini che continueranno anche in età adulta perciò, come spiega Zingman, i gusti si delineano nei primi anni di vita. Ovviamente non c’è paragone tra i cibi salutari e genuini, e quelli fatti per incantare ma grassi. Le industrie ammaliano il consumatore con strategie per indurlo a compare questi ultimi e farli passare per un qualcosa che non sono, tramite inganni sensoriali. Zingman continua sostenendo che le nostre scelte sono influenzate dal colore, dalla pubblicità, per cui l’etichettatura frontale di avvertimento potrebbe essere il primo passo verso l’inversione di tendenza. A ciò dovrebbero seguire anche delle valide politiche pubblicitarie per aiutare a diffondere buone abitudini alimentari.

M.P.

RUSSIA

Il Ministero dello Sviluppo Economico della Federazione Russa ha valutato i risvolti di una “carbon tax” europea per il paese, scrive RBC. La Commissione europea ha reso pubbliche le sue proposte per ridurre le emissioni nocive mercoledì 14 luglio, tra cui un meccanismo di adeguamento transfrontaliero del carbonio. In una conferenza stampa tenutasi mercoledì 14 luglio, il ministro dello Sviluppo Economico russo Maxim Reshetnikov ha dichiarato che la “carbon border-adjustment tax” (Cbam) per il regolamento delle emissioni dai beni importati in UE colpirà le esportazioni russe di alluminio, tubi, ferro, fertilizzanti, cemento e acciaio per un valore di circa 7,6 miliardi di dollari l’anno. Il meccanismo suggerisce che tali beni potranno essere importati nell’UE solo con il pagamento di una tassa su ogni tonnellata di emissioni di CO2 derivata dalla loro produzione, nel quadro del sistema di scambio di quote d’emissione dell’UE. Il ministro Maxim Reshetnikov ha espresso la speranza che l’Unione europea garantisca la conformità del meccanismo con le norme dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e altri accordi internazionali. Tuttavia, Reshetnikov nutrirebbe dei dubbi sulla correlazione tra la Cbam e la lotta contro il cambiamento climatico. Inoltre, il ministro ha ricordato che l’accordo sul clima di Parigi garantisce ai paesi il diritto di determinare quale metodo di lotta contro il cambiamento climatico sia più efficace per loro, aggiungendo, però, che “il problema globale può essere risolto solo attraverso un’azione coordinata di tutti i paesi. Soprattutto perché la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico afferma esplicitamente che le misure per combattere il cambiamento climatico non dovrebbero essere utilizzate per limitare il commercio internazionale”. Izvestija precisa che, secondo il ministro, il progetto europeo non garantisce la comprensione di tutti i dettagli necessari per il calcolo dell’impronta di carbonio nella produzione dei beni, il che metterebbe in discussione la sua efficacia. Il 3 giugno, Vladimir Burmatov (del partito Russia Unita), coordinatore del progetto “Paese pulito”, aveva già commentato un disegno di legge per il regolamento delle emissioni di gas serra, senza il quale gli esportatori russi dovrebbero affrontare costi economici elevati. Oltretutto, l’adozione di tale legge renderebbe la Russia un leader mondiale nella regolamentazione delle emissioni di CO2 e gas serra. Infine, Izvestija rende noto che la Duma di Stato ha stabilito che le aziende che emettono grandi quantità di gas serra per le loro attività saranno tenute ora a presentarne un rapporto entro il 1° luglio ogni anno. Inoltre, vi sarà l’obbligo di riferire le proprie emissioni dal 1° gennaio 2023 per i produttori più inquinanti (150 mila o più tonnellate di CO2 l’anno).

O. P.

OCEANIA

In Australia, i residenti di Sydney trascorreranno almeno altre due settimane in lockdown, dato il continuo aumento di casi di Covid-19 nel sud-ovest della città e la presenza di focolai minori in altre zone. Il Nuovo Galles del Sud ha riportato altri 97 casi martedì 13 luglio, ma le autorità si sono dette preoccupate che almeno 24 di essi non fossero in isolamento mentre erano già contagiosi.
I casi sono concentrati principalmente a Fairfield, perciò la premier Gladys Berejiklian ha annunciato che i lavoratori che devono spostarsi da Fairfield per ragioni essenziali dovranno effettuare un tampone ogni tre giorni, norma che entrerà in vigore a partire da sabato, riferisce The uardian. “Nessuno di noi vorrebbe trovarsi in questa situazione. La didattica a distanza continuerà per tutta la durata della proroga del lockdown, eccezion fatta per i figli delle persone che svolgono lavori essenziali. Non è escluso che il lockdown possa durare di più, valuteremo la situazione alla fine delle due settimane e daremo poi ulteriori informazioni”, ha detto Gladys Berejiklian a SBS News. Data la situazione nel Nuovo Galles del Sud, anche lo stato del Victoria inasprisce le misure anti contagio: a partire da giovedì, gli abitanti dovranno nuovamente indossare le mascherine al chiuso, compresi tutti i luoghi di lavoro e le scuole secondarie, ma anche all’aperto in luoghi affollati in cui non si riesce a mantenere la distanza di 1,5 metri dalle altre persone, con alcune eccezioni riportate da 9News. Inoltre, secondo quanto riferito da ABC News, le persone che viaggiano dallo stato del Victoria all’Australia Occidentale dovranno rimanere in quarantena per 14 giorni e sottoporsi a tampone all’arrivo, perché secondo il governo dell’Australia Occidentale il Victoria sarebbe passata dall’essere una zona “a rischio molto basso” a zona “a rischio basso”, e tali aree di rischio sono soggette a restrizioni. Il direttore sanitario dell’Australia Occidentale, Andrew Robertson, ha affermato che l’inasprimento delle misure di confine con il Nuovo Galles del Sud probabilmente rimarrà tale fino a settembre, dato che devono passare 14 giorni senza registrare nuovi casi prima di poter tornare a una situazione di rischio molto basso.

E.R.

CINA

In Cina, sono emerse prove riguardanti l’espansione dell’arsenale nucleare della nazione che sta avvenendo in modo più rapido e cospicuo del previsto. Esperti del James Martin Center per la Non proliferazione dispongono di immagini satellitari che mostrano i lavori in corso per la costruzione di più di 100 nuovi silos missilistici vicino lo Yemen. Al riguardo sono state prodotte due interpretazioni. La prima suppone che la Cina stia reagendo alle azioni statunitensi e che Washington dovrebbe perseguire una politica di controllo delle armi nei confronti di Pechino. L’idea sarebbe quella di giungere ad un accordo per il quale entrambe le parti si impegnino ad evitare un corso agli armamenti. La seconda interpretazione sostiene che la nuova scoperta sia una diretta conseguenza della promessa che il presidente cinese Xi Jinping ha fatto alla nazione circa il desiderio di conferire alla Cina una “posizione dominante” nel mondo entro il 2049. Washington di tutta risposta dovrebbe raddoppiare la sua deterrenza ed investire nella modernizzazione del proprio arsenale nucleare. Attualmente l’arsenale nucleare di Pechino, insieme ad altri aspetti e settori della potenza cinese sono e continueranno ad essere un problema costante per gli Stati Uniti. Come ha affermato all’inizio di questo anno l’Ammiraglio John Aquilino, il nuovo comandante del Comando statunitense per l’Indo-Pacifico, la Cina è una sfida a lungo termine che deve essere “gestita e controllata” piuttosto che “risolta”. Chiunque abbia anche una sommaria conoscenza delle attuali rapporti tra Cina e Stati Uniti, sa bene che Washington è una delle cause principali del programma di modernizzazione nucleare intrapreso da Pechino. La Cina si sente minacciata dalla superiorità nucleare statunitense e dalla sua capacità di scovare e distrurre le forze cinesi o di intercettarle con l’uso delle difese missilistiche. Chiaramente Pechino teme che gli Stati Uniti possano metterla fuori gioco, riuscendo a raggiungere quella che i diplomatici cinesi definiscono “assoluta sicurezza”. Al fine di risolvere tale problema, la Cina sta espandendo e perfezionando il suo arsenale. In aggiunta, sta costruendo ulteriori armi nucleari e sta investendo in missili stradali e piattaforme sottomarine in quanto questi sistemi permettono di tenere meglio al riparo le proprie forze dai possibili attacchi nemici. Infine Pechino sembra anche aver adottato un metodo nucleare strategico insieme ad opzioni di combattimento nucleare.

L.L.

Rassegna stampa a cura di:

Valentina Guerra (lingua spagnola)
Ylenia Cossu (lingua portoghese)
Mariella Perrone (lingua spagnola)
Antonella De Stasio (lingua inglese)
Marika Provenzano (lingua tedesca)
Elena Romani (lingua inglese)
Oxana Parshina (lingua russa)
Simona Ferri (lingua francese)
Ludovica Lara (lingua cinese)
Chiara Cavallini (coordinatrice del progetto)