La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

Le notizie corrono, il mondo non si ferma mai e con esso la nostra rassegna.

La nuova divisione per aree geografiche orienta il lettore in un ampio spettro di notizie riguardo gli avvenimenti di maggior rilievo a livello mondiale, facendosi portavoce dei principali quotidiani stranieri.

EUROPA

In Russia si acuisce la crisi diplomatica con la Repubblica Ceca: il Ministero degli Esteri russo Sergej Viktorovič Lavrov ha reagito alla decisione della Repubblica Ceca di espellere due diplomatici russi. Il motivo dell’espulsione era stato, come riporta il settimanale Argumenti i Fakti il presunto trasporto da parte dei diplomatici russi a Praga di ricina, un potente veleno in grado di bloccare la riproduzione ribosomiale dell’organismo. A seguito dell’espulsione avvenuta all’inizio di giugno, il Ministero degli Affari Esteri, che ha la propria sede a Mosca, ha dichiarato due dipendenti dell’Ambasciata della Repubblica Ceca “persone non gradite” e chiesto loro di lasciare il territorio russo insieme alle loro famiglie entro il 17 giugno, come riporta il sito ufficiale del Ministero degli Affari Esteri.

Il provvedimento, in conformità con quanto previsto dall’Articolo 9 della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche, è una risposta speculare all’azione provocatoria e ostile di Praga. L’atto di espulsione, infatti, appare essere immotivato, come confermato anche dalle autorità ceche.

Per quanto riguarda la situazione interna del paese, invece, il primo ministro della Federazione Russa, Michail Mishustin, ha dichiarato che verrà aumentato il numero di test effettuati ogni settimana. Come emerge dal notiziario Russia Today, in media vengono condotti circa 300 mila test al giorno. Mishustin sottolinea l’importanza dei test dal punto di vista del monitoraggio e della prevenzione della malattia, in modo tale da ridurre il numero dei pazienti gravi aggiungendo, infine, che molti paesi in Europa hanno già adottato questa linea d’azione. Coloro che vengono dimessi dall’ospedale sono sempre di più, 4489, e coloro che guariscono dal Covid-19 sono più di 284 mila.

Inoltre sul sito di Russia Today in un’intervista di Radio Sputnik vengono riportati importanti dichiarazioni in merito alle conseguenze del coronavirus sul nostro organismo. Infatti, lo pneumologo Aleksander Karabinenko, insignito del titolo di medico della Federazione Russa, sostiene la possibilità che dopo la guarigione dalla malattia possa insorgere la fibrosi polmonare, ciò vuol dire che se l’infiammazione da polmonite interstiziale persiste per lungo tempo (è noto che il decorso della malattia sia molto lento) può formarsi tessuto cicatriziale (fibrosi), che sostituisce quello polmonare. Con la distruzione progressiva degli alveoli, cisti con pareti spesse sostituiscono gli alveoli. Tutto ciò determina una riduzione della capacità di trasferire ossigeno al sangue e l’irrigidimento e costrizione dei polmoni con conseguente dispnea e tosse.

S.N, D.S

La Spagna attualmente sta passando per un graduale ritorno alla normalità dopo essere stata messa in ginocchio dalla violenza del Covid. Al momento, i due problemi principali sono collegati tra loro, in quanto si tratta di mantenere la coesione politica tra i maggiori partiti al fine di ottenere i fondi economici dall’Unione Europea per la ripresa del paese. Questo compito non è facile per la Spagna, dove, già dall’inizio del mandato Sánchez, si manifestarono molte frammentazioni politiche. Tuttavia, data la delicatezza della situazione attuale, l’unione è più importante che mai. Per questo, dopo l’incontro con i Presidenti delle regioni autonome il Primo Ministro ha esortato al “patriottismo”, come riporta El País, alludendo alla richiesta di sostegno da parte dei partiti Unidos podemos, PNV (Partito Nazionale Basco), Más País, Compromís e ERC (Sinistra Repubblicana di Catalogna), sostenendo che solo in questo modo sarà possibile creare una legge di bilancio per il 2021 che possa trarre i massimi benefici per la ricostruzione post Covid-19. Un altro segno di apertura e di disponibilità al dialogo è stato l’annuncio di una conferenza a fine luglio con i Presidenti delle comunità autonome per poter creare delle alleanze tra imprese e lavoratori con lo stesso obiettivo: ripartire tutti insieme.

Un’ulteriore notizia importante riguarda l’annuncio di due piani speciali per risollevare due settori quali l’industria automobilistica, con un fondo di 3 milioni di euro, e il turismo, anticipando l’apertura alle frontiere internazionali al 21 giugno.

L.C, M.D.F. e I.V

In Portogallo sono stati arrestati 27 uomini per reati di discriminazione razziale e con accuse di tentati omicidi. I soggetti, sottoposti a giudizio, facevano parte di un gruppo che esaltava la “superiorità della razza bianca” ed erano in possesso di armi illegali e droghe, come riporta Público.

Inoltre, il comitato portoghese per i rifugiati sporgerà denuncia per atti di vandalismo data la presenza di diverse scritte razziste e xenofobe sui muri di Lisbona, come ad esempio su uno degli edifici dello stesso comitato per rifugiati e in una scuola secondaria. Al contrario, a seguito delle manifestazioni antirazziste, a Lisbona era stata tinta di rosso con la scritta “decolonizza”, e successivamente ripulita, la statua di Padre António Vieira, missionario portoghese in Brasile che aveva difeso i diritti degli indigeni nel XVII secolo. La Camera Municipale di Lisbona ha dichiarato inammissibili gli atti di vandalismo contro il patrimonio della città.

D.F.

Secondo il giornale Tagesschau.de e come riportato anche su T-online.de viaggiare in treno diventerà ancora più economico. In Germania, come conseguenza della riduzione dell’IVA anche i prezzi dei biglietti ferroviari diminuiscono. Il governo federale tedesco sta pianificando un pacchetto di salvataggio per il gruppo ferroviario nazionale Deutsche Bahn che prevede un’iniezione di diversi miliardi di euro. La riduzione dell’IVA comincia a mostrare i primi frutti: la Deutsche Bahn infatti prevede di abbassare il prezzo dei biglietti a partire dal 1° luglio. In particolare, i biglietti a lunga percorrenza godranno di una riduzione dell’1,9%.

«Estenderemo la riduzione dell’IVA ai nostri clienti» – così dichiara Berthold Huber, CEO di DB Verkehr alla dpa. Questo, vale per tutti i biglietti con tariffa agevolata, promozionale e tariffa Flex, compresi gli abbonamenti per i mezzi. Poi toccherà ai prezzi dei biglietti per il trasporto regionale, anche se non è ancora certo quando. In questo senso, sono in corso colloqui con le altre parti coinvolte nel settore, come le associazioni di trasporto, gli operatori ferroviari e gli enti responsabili del trasporto locale.

Sempre T-online.de riferisce che già all’inizio dell’anno, la società ferroviaria aveva provveduto ad abbassare le tariffe interurbane, per la prima volta dopo il 2002. Durante la crisi coronavirus, il numero di passeggeri è inevitabilmente crollato: secondo le stime del governo tedesco, nel momento peggiore della crisi sanitaria, Deutsche Bahn ha registrato cali fino all’85% sul numero dei passeggeri. Per i viaggi di lunga tratta, la DB ha ripreso le linee turistiche ICE e IC. Secondo quanto annunciato dal capo dei trasporti a lunga distanza DB Michael Peterson, entro la fine di giugno riprenderà il trasporto internazionale verso tutti i paesi accessibili. Ma c’è di più: oltre al ripristino dei collegamenti internazionali già attivi prima della chiusura dei confini, le ferrovie ampliano la loro offerta turistica. Dal 16 giugno sarà attivato un nuovo collegamento diretto da Berlino che fermerà a Dresda, Praga e Vienna con capolinea a Graz e dal 27 giugno un collegamento ICE tra Berlino e Innsbruck.

Secondo le ordinanze del governo federale e di tutti i Länder, naturalmente rimane l’obbligo di indossare dispositivi di protezione individuale sui trasporti pubblici e nelle stazioni ferroviarie. Tuttavia, c’è chi si preoccupa dell’impatto ambientale di questi articoli fondamentali nella lotta al virus. Nell’articolo del 14 giugno 2020 il giornale Zeit.de riferisce che il ministro federale dei trasporti Andreas Scheuer (CSU) sta studiando un piano per lo smaltimento e il riciclaggio di tutti quei milioni di mascherine che giornalmente vengono usate e gettate via. «Non è accettabile questo consumo, comunque rappresentano dei rifiuti pericolosi» – ha dichiarato Scheuer al giornale Bild am Sonntag, «questi piani per uno smaltimento ecocompatibile potrebbero rappresentare un modello da attuare anche in altri settori: negli aeroporti, nelle stazioni degli autobus, anzi sono da pensare in generale».

L.R, M.S

In Inghilterra, durante le varie manifestazioni di protesta “Black Lives Matter” alcuni cittadini britannici hanno imbrattato di vernice la statua di Winston Churchill a Londra, cancellandone il cognome e scrivendo la frase “era un razzista”. Il primo ministro inglese Boris Johnson ha condannato pubblicamente questi atti vandalici, ricordando che Churchill ha sempre combattuto ogni forma di fascismo e razzismo.

La statua del celebre politico inglese potrebbe essere spostata all’interno di un museo per impedire nuovi atti vandalici, come ha dichiarato alla BBC la nipote Emma Soames.

S.C, S.P

In Francia i cittadini hanno un forte bisogno di stabilità e trasparenza. Perciò, domenica 14 giugno, il Presidente della Repubblica Emmanuel Macron, rivolgendosi ai francesi in diretta TV, ha dichiarato che il Paese torna ad essere “zona verde”. Come riportato dal quotidiano Le Monde, il Presidente ha annunciato la “prima vittoria” contro l’epidemia di Covid-19 e la riapertura di tutte le attività di ristorazione e di hôtellerie. Inoltre, dal 22 giugno riapriranno tutte le scuole, con “frequenza obbligatoria” degli alunni.

Anche il Belgio necessita di provvedimenti validi per contenere la crisi dovuta alla pandemia.Così, il Piano federale di protezione sociale ed economica ha adottato nuove misure. Come affermato dal quotidiano La Libre Belgique, sono stati presi numerosi provvedimenti al fine di proteggere e sostenere gli investimenti e l’organizzazione del lavoro. Tra le nuove manovre spiccano l’aumento temporaneo dal 50 al 100% della deducibilità dei costi per l’organizzazione di eventi e le attività di ristorazione e l’introduzione di un nuovo tipo di disoccupazione ad hoc legato alla pandemia, permettendo così la transizione dalla disoccupazione temporanea per cause di forza maggiore alla classica disoccupazione economica.

La lotta al Coronavirus non si ferma, così come il progresso sociale: la Svizzera raggiunge un traguardo storico con l’approvazione del matrimonio omosessuale. Come riportato dal sito di informazione Swissinfo, Il Consiglio nazionale ha approvato il progetto di legge per un “matrimonio civile per tutti”. La proposta di legge non elimina ogni tipo di disuguaglianza, ma intende permettere alle coppie omosessuali di accedere alla naturalizzazione facilitata del congiunto, come già avviene per le coppie eterosessuali.

S.C, E.V

AFRICA

In Mozambico durante la Giornata Internazionale dell’Albinismo (13 giugno) viene ricordata la paura quotidiana dei cittadini albini di camminare per strada, essere attaccati, sequestrati o anche uccisi, perché vittime di credenze popolari oscure, nonostante la diminuzione dei casi in quest’ultimo anno, come riporta O País. Questo fenomeno è accentuato nelle province di Nampula e Cabo Delgado, a nord del Paese, dove continuano allo stesso tempo incursioni, uccisioni e incendi di villaggi da parte di gruppi di estremisti islamici. Nella stessa area alcuni genitori decidono di non mandare a scuola i figli data la presenza di casi di colera e la paura di trasmissione attraverso i libri e la mensa, come si legge sul Diário de Notícias.

D.F.

In Angola lo Stato ha deciso che chi è stato incarcerato o detenuto, verrà risarcito, come riporta il giornale Jornal de Angola. Il risarcimento è previsto anche per chi viene arrestato da chi non ha competenze in materia o per chi risulta essere innocente dopo essere stato accusato di un reato. La richiesta di risarcimento deve essere presentata entro un anno.

M.P.

Ogni anno numerosi pellegrini provenienti da diversi Paesi si recano alla Mecca per celebrare il ḥajj, il pellegrinaggio che costituisce il quinto pilastro dell’Islam nonché un atto obbligatorio per qualsiasi fedele di religione musulmana.

Secondo i dati ufficiali dell’Autorità Generale per le statistiche nel Regno dell’Arabia Saudita, il numero di pellegrini negli ultimi 10 anni ha raggiunto 23 milioni, di cui 2,4 milioni solo nel 2019.

Alla luce dei cambiamenti avvenuti in seguito alla diffusione del Covid-19 nel mondo, le autorità saudite non hanno ancora preso alcuna decisione ufficiale in merito alle modalità di svolgimento della cerimonia del ḥajj di quest’anno.

Mohammad Benten, ministro saudita del pellegrinaggio, aveva precedentemente sollecitato i Paesi di tutto il mondo a sospendere i preparativi del ḥajj fino a quando la situazione della pandemia non fosse diventata più chiara, basandosi sulla responsabilità del Regno di tutelare la salute di tutti i musulmani, come evidenziato dalla CNN Arabic.

Spostandoci verso la Tunisia, le autorità di Tunisi hanno chiuso Place du Bardo, la piazza su cui si affaccia il parlamento tunisino, per evitare un sit-in “autorizzato”. Il sit-in è stato indetto da un insieme di iniziative e partiti nazionali al fine di chiedere lo scioglimento del parlamento, la modifica della costituzione e le elezioni anticipate. Tra le richieste dei manifestanti, anche la creazione di un dialogo nazionale per la lotta contro la povertà e per l’impiego di disoccupati.

Molti partiti hanno preso parte alla manifestazione, tra questi il Movimento dei giovani tunisini, il Fronte di Salvezza Nazionale, il Movimento Bardo 2 e “Movimento 14 giugno”. Un membro di quest’ultimo, Maher Al-Khashnawi, ha annunciato a Sky News Arabia che, nonostante il sit-in avesse ottenuto l’autorizzazione, la piazza è stata interamente bloccata in tutti i punti di accesso, descrivendo la questione come uno “scandalo politico”.

In Etiopia, invece, dopo lunghi mesi di negoziati, il Governo ha annunciato che rispetterà qualsiasi accordo concluso con l’Egitto e il Sudan per riempire la cosiddetta “Diga del Rinascimento”.

Secondo quanto riportato da Sky News Arabia il Ministero dell’Irrigazione etiope ha dichiarato che “l’accordo che cerchiamo di concludere si baserà solo sui principi della dichiarazione firmata nel marzo 2015”, e ha così sottolineato che Addis Abeba “rifiuta di sottomettersi a vecchi trattati risalenti all’epoca coloniale di cui non faceva parte”.

Fonti vicine alle riunioni condotte hanno affermato che il corso di questo ciclo di negoziati sarà valutato nei prossimi giorni. Si tratta della quinta serie di negoziati tra i tre Ministri dell’Irrigazione, che seguono quelli interrotti in seguito al rifiuto dell’Etiopia di continuare a partecipare agli incontri. Con la mediazione degli Stati Uniti, la serie di negoziati ha quasi portato a un accordo che regola il riempimento e il funzionamento della Diga del Rinascimento e ne specifica inoltre modalità e meccanismi futuri.

S.H.

Come afferma il settimanale Jeune Afrique, l’Africa non riesce a contenere i contagi: l’OMS ha confermato il raddoppiamento del numero di casi di Covid-19 nel continente avvenuto negli ultimi 20 giorni. Allo stesso tempo, secondo quanto riportato dal medesimo giornale, durante questo difficile periodo di pandemia, il Ruanda, e con lui tutte le ex colonie francesi, ottengono una vittoria sia dal punto di vista giuridico che storico: l’apertura degli archivi del defunto presidente François Mitterrand sul Ruanda, da sempre al centro della controversia sul ruolo della Francia durante il genocidio.

S.C, E.V.

AMERICA

Negli Stati Uniti, mentre proseguono le proteste contro la brutalità della polizia e la disuguaglianza razziale, un ampio movimento mira a vandalizzare e/o rimuovere le statue dei proprietari di schiavi e dei colonizzatori. Una tra queste è quella di Cristoforo Colombo, per via del trattamento violento e dell’uccisione che riservava ai nativi americani. Sia il New York Times che la CBS News hanno riportato che le statue dell’esploratore genovese a Boston, in Minnesota e in Virginia sono state danneggiate e/o rimosse, e che gli atti vandalici sono avvenuti poiché i manifestanti, alimentati dalla rabbia per la morte di George Floyd, vedevano questi monumenti come simboli della supremazia bianca.

S.C, S.P

In Brasile, il Ministero della Famiglia, delle Donne e dei Diritti Umani nasconde l’esistenza di un documento, il quale fornisce la lista delle denunce sporte durante il 2019, ad agenti della polizia che avrebbero usato la violenza contro i civili. La notizia è riportata dal giornale Extra. I documenti degli anni precedenti mostrano come questi fenomeni di violenza da parte delle forze dell’ordine siano in forte crescita. Nel 2016 erano arrivate al governo 1009 denunce e nel 2017 la crescita era stata del 30%, con 1319 denunce totali. Lo stesso si verifica nel 2018: le denunce aumentano del 24% (1637 in totale). Il gesto del ministero è stato definito un attacco alla democrazia dal presidente della Commissione Nazionale dei Diritti Umani dell’Ordine degli Avvocati Brasiliani. Infatti, ci si chiede se questo non sia un messaggio per invogliare le forze dell’ordine a usare la violenza. Il ministero ha risposto alle accuse dicendo che alcuni dati sembrano non corrispondere alla realtà, posticipandone la pubblicazione. Alla richiesta di una previsione più precisa sui tempi di pubblicazione, il ministero non ha risposto.

M.P

La Corporación Andina de Fomento (CAF) con sede a Caracas in Venezuela, sorta cinquant’anni fa per favorire lo sviluppo dei paesi del Sud America, si è rafforzata anno dopo anno facendo registrare notevoli miglioramenti nella vita di molti cittadini sudamericani grazie al finanziamento di alcuni progetti.

I buoni risultati ottenuti finora, secondo le dichiarazioni dell’amministratore delegato Luis Carranza Ugarte rilasciate a El País sono il frutto della collaborazione dei governi partecipanti – 19 Paesi in tutto, compresi gli Stati europei di Spagna e Portogallo – capaci di superare le divergenze politiche per il benessere dei propri cittadini.

“Partito con un capitale di 25 milioni di dollari investiti dai cinque Paesi fondatori Bolivia, Ecuador, Colombia, Perù e Venezuela”, prosegue Ugarte, “il CAF stima di raggiungere 13 miliardi di dollari entro la fine del 2020”.

Sono stati realizzati progetti atti al miglioramento delle strade e della mobilità urbana, alla sanificazione di zone in condizioni igienico-sanitarie precarie, al finanziamento di infrastrutture energetiche e all’educazione scolastica dei bambini.

Progetti futuri riguardano la lotta al contrabbando di confine in Messico che porterà benefici al turismo e alla produzione locale, l’agevolazione del passaggio delle merci dal Paraguay al Brasile e l’integrazione energetica di Panamá e Colombia.

L.C, M.D.F. e I.V

In Canada, CBS News riporta una situazione analoga a quella statunitense. Tra le statue danneggiate ci sono quella dell’esploratore inglese George Vancouver a Vancouver, e alcune delle famose figure in legno di John Hooper a New Brunswick. Kathy Hooper ha detto che è giunto il momento di portare le opere del marito in spazi chiusi poiché, anche se le figure in legno non sono destinate a durare per sempre, è necessario proteggerle dai vandali e dalle intemperie al fine di conservarle più a lungo.

Gli atti di vandalismo sono stati ampiamente criticati dai social media, per via del valore storico, artistico e culturale che queste posseggono. Anche la nipote dello scultore, Sarah Hooper, è intervenuta a riguardo con un post su Facebook descrivendo l’incidente come irrispettoso e sconsiderato.

S.C, S.P

ASIA

Il China’s Cultural Heritage Day (中国文化遗产日. pinyin: Zhōngguó wénhuà yíchǎn rì) ovvero la giornata dedicata al patrimonio culturale cinese, è un evento culturale che si svolge a giugno e che ha lo scopo di promuovere la cultura e sottolineare l’importanza di proteggere il patrimonio culturale del paese.

A seguito della Rivoluzione Culturale, (文化大革命, pinyin: Wénhuà dàgémìng), periodo fortemente caratterizzato da scontri e violenza di massa, il popolo cinese chiedeva a gran voce una rivitalizzazione del nazionalismo e della morale cinese; così il Consiglio di Stato ha deciso di proclamare questa giornata, avanzando richieste specifiche sulla protezione del patrimonio culturale materiale e immateriale della Cina.

Quest’anno, come riportato dal quotidiano cinese Huánqiú Shíbào (Global Times), si svolgeranno più di 4.600 eventi culturali online e offline in tutta la Cina, per celebrare la quarta giornata dedicata al patrimonio culturale della Cina, con la città di Guilin (桂林) nella regione autonoma del Guangxi (廣西) come sede principale dell’evento.

Liu Yuzhu, capo della National Cultural Heritage Administration (国家文物局; pinyin: Guójiā Wénwù Jú) ha dichiarato, in merito all’evento che la Cina ha attualmente 767.000 reperti culturali immobili e 108 milioni di pezzi di beni culturali di proprietà statale mobili.

Durante il periodo del coronavirus, l’industria museale nazionale ha prestato particolare attenzione alle misure di prevenzione e controllo nei musei e l’NCHA ha lanciato oltre 2.000 mostre online, che hanno attirato oltre 5 miliardi di visitatori virtuali.

Una mostra sul personale medico che combatte l’epidemia di Covid-19 ha debuttato al Museo Guilin.

I medici che si trovavano a Wuhan durante l’epidemia hanno donato al Museo i loro DPI (dispositivi di protezione individuale), un modulo di domanda per una richiesta di aiuto ai pazienti nell’unità di terapia intensiva e una foto del loro certificato d’onore e della medaglia commemorativa, nonché alcuni video.

Oltre agli eventi a Guilin, i 4.296 principali siti del patrimonio culturale della Cina e i 5.354 musei hanno lanciato varie attività tra cui alcuni seminari dedicati alla valorizzazione della cultura cinese.

Ad esempio, il Dipartimento provinciale per la cultura e il turismo del Sichuan, nella Cina sudoccidentale, ha lanciato una mostra online dal titolo The Beauty of Living Wealth of Sichuan”

(四川非遗之美. pinyin: Sìchuān fēi yí zhīměi) che presenta il patrimonio culturale immateriale della provincia del Sichuan.

Quasi 6.500 negozi online tra cui Alibaba, JD.com e Suning hanno aderito a una campagna commerciale per vendere oggetti rappresentativi della cultura cinese.

Liu Yuzhu ha aggiunto che le reliquie culturali della Cina hanno costruito un ponte per la comunicazione culturale con altri paesi e regioni del mondo, poiché più di 100 mostre di reliquie cinesi vengono organizzate all’estero e la Cina collabora attivamente con altri 24 paesi per realizzare diversi progetti archeologici.

La Cina prevede anche di inviare esperti per partecipare al restauro della cattedrale di Notre Dame devastata dal fuoco a Parigi, dimostrando la solidarietà del paese nei confronti dell’Europa.

G. R

OCEANIA

Anche in Australia e in Nuova Zelanda si sono perpetuati atti di vandalismo nei confronti di alcune statue, come accaduto anche in Inghilterra, in America e in Canada.

Nella città di Sidney ne sono state danneggiate due: entrambe raffiguravano l’esploratore James Cook al quale è stato “sfregiato” il volto con delle bombolette di vernice spray. La prima statua è collocata nell’Hyde Park di Sidney, mentre la seconda nei pressi della periferia di Randwick.

In Nuova Zelanda, le accuse per un atto molto simile di vandalismo sono contro una donna neozelandese che è stata accusata di aver deturpato una statua nella città di Auckland. Tuttavia, la polizia non ha ancora rivelato di quale statua si tratti.

In entrambi i Paesi, i governi stanno valutando l’introduzione di leggi più severe per prevenire nuovi atti vandalici.

S.C, S.P

Rassegna stampa a cura di:
Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca)
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
Silvia Noli, Diana Sandulli (lingua russa)
Sara Zuccante (responsabile lingua araba)
Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)