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Moda russa: dalla tradizione a oggi

Oggi parliamo dei più celebri abiti e accessori della tradizione russa e di come sono evoluti nel tempo.

Sarafan – Сарафан

Impossibile non citarlo: il sarafan è l’abito russo più conosciuto. Si tratta di un vestito lungo composto da un corpetto aderente e da una lunga gonna svasata.

A seconda delle decorazioni e dei tessuti in cui il sarafan era realizzato, si poteva capire lo status sociale di appartenenza della donna che lo indossava.

I tessuti più pregiati erano la seta e il raso, che venivano indossati dalle donne abbienti, mentre tessuti più semplici come il lino e la lana venivano indossati dalle contadine.

Tuttavia, quando Pietro Il Grande annunciò di volere che i cortigiani non indossassero più abiti tradizionali russi, il sarafan perse la sua popolarità.

Colbacco – Ушанка

Il colbacco, ushanka, ha fatto la sua comparsa nel XX secolo ed è una rivisitazione del treuch, un cappello con paraorecchie. Nasce come accessorio per tenere al caldo l’esercito e nel passato erano in pelliccia di pecora. Con gli anni, il colbacco è diventato un copricapo usato anche dalla gente comune e ripreso come accessorio di moda.

Valenki – Валенки

I valenki sono degli stivali ampiamente citati nella letteratura russa. Sono prodotti in feltro e adatti alle temperature più fredde. La loro particolarità è quella di essere uguali: non si fa distinzione tra piede sinistro e piede destro.

Platòk – Платок

Il platòk è il tipico foulard russo che siamo abituati a vedere indossato dalle babushke. In realtà, in Russia viene indossato anche dalle ragazze, in chiave più moderna. Questo foulard nasce dall’esigenza di coprire il capo da persone estranee al proprio nucleo familiare, ma anche per ripararsi dal freddo pungente.

L’alta moda – tra cui Valentino e Bottega Veneta-  ha riformulato anche questo accessorio, rendendolo più attuale e “occidentale”.

Viviana Andreoli