Sakura, la leggenda
Care lettrici e cari lettori,
anche questa settimana vi porto in Giappone, questa volta per parlarvi di una leggenda, quella del Sakura. Il Sakura è il bellissimo fiore del ciliegio, che fiorisce e sfiorisce in pochi giorni e per questo rappresenta la caducità della vita. La fioritura dei ciliegi in Giappone si celebra con una festa, l’Hanami, che consiste nel trascorrere le giornate immersi nella natura per assistere alla fioritura dei ciliegi. In giapponese “hana” vuol dire fiori, mentre “mi” significa guardare. Per l’occasione si mangia sui prati e si beve sake in compagnia di parenti e amici.
Ma il bellissimo fiore del Sakura è anche legato a una leggenda che risale a centinaia di anni fa. A quel tempo la pace era veramente rara perché il paese era dilaniato dalle guerre per via delle battaglie tra i feudi. Ma si dice che esistesse un bosco dove la guerra non aveva toccato nulla, dove si respirava pace ed era un luogo ricco di alberi rigogliosi. Ma esisteva un albero che non fioriva mai, non cresceva neanche erba intorno a lui, e che quindi si sentiva triste e solo perché nessuno voleva avvicinarsi a lui per paura di essere contagiato. Un giorno, però, la fata dei boschi provò compassione per tanta solitudine e così decise di intervenire lanciando un incantesimo che sarebbe durato 20 anni: con questo incantesimo gli concedeva la possibilità di trasformarsi in uomo e provare ciò che provano gli esseri umani, per provare a emozionarsi per ritrovare la fioritura. In questo lasso di tempo poteva trasformarsi in essere umano e ritornare albero a suo piacimento, però qualora non fosse riuscito a recuperare la sua vitalità e bellezza al termine dei 20 anni sarebbe morto. Una volta che l’albero si trasformò in uomo capì di essere circondato solo da odio e guerra e questo lo spingeva a ritornare albero per lunghi periodi. Un giorno però, mentre aveva le sembianze di essere umano, incontrò una ragazza bellissima di nome Sakura. Lui le si avvicinò e i due iniziarono a conversare e quando lei gli chiese il suo nome, l’albero disse di chiamarsi Yohiro, il primo nome che gli venne in mente e che significa “speranza”. Tra i due nacque una bella e profonda amicizia fino a quando Yohiro le dichiarò il suo amore e le confessò chi fosse in realtà. Ma Sakura rimase in silenzio. La scadenza dei 20 anni si stava avvicinando e Yohiro, che doveva riassumere le sembianze di un albero, era sempre più triste.
Un giorno, in maniera del tutto inaspettata, Sakura si presentò al suo fianco e gli confessò il suo amore dicendo che non voleva che morisse. Allora ricomparve la fata che mise Sakura di fronte a una scelta: poteva decidere se restare umana o fondersi con Yohiro sotto forma di albero. Lei decise di fondersi con Yohiro. I due si fusero e come per miracolo l’albero fiorì.
L’albero di Sakura ha quindi in Giappone un significato molto importante, rappresenta una vera e propria salvezza: è l’amore che salva la vita.
Erika Corso
FONTI:
La leggenda giapponese di Sakura: l’amore che ridonò la vita a Yohiro – Fantasy Era