Cloro

Parlando in senso più ampio, come se fosse una sineddoche, si arriva facilmente al concetto di acquaticità. Ho trascorso la mia infanzia e l’intera adolescenza immersa nel mondo della piscina, praticando lo sport che più amo in assoluto, il nuoto sincronizzato. La parola “cloro” riesce ad esprimere al meglio lo sforzo a cui ogni nuotatore è sottoposto e tutti i sacrifici che deve fare per raggiungere i proprio obiettivi. Infatti, quando torniamo a casa dopo gli allenamenti, con gli occhi rossi ed infiammati a causa del cloro, si è consapevoli di aver lavorato bene. Rimane sui vestiti, sui capelli, sulla pelle, nei borsoni da allenamento e ricorda a ogni singolo nuotatore che in fondo quell’odore non è altro che odore di casa.

Viviana Caiazza



Solitudine

Solitudine è una parola che conosco bene, rimanere chiusi nel proprio guscio per anni ed anni, senza che qualcuno si accorga della tua presenza è una sensazione a me molto conosciuta.
Da quando cominciai le medie, capii che non avrei potuto contare su nessuno.
Essere chiusi tutto il giorno in casa, non parlare mai con nessuno se non i tuoi genitori, ti fa capire come stai sprecando la tua vita ma hai troppa paura per uscire da quel guscio che, anche se proteggendoti dagli altri non potrà mai proteggere te stesso.
Esistono molte persone sole che, come me, si sentono estranee in un mondo enorme, che non sanno da dove cominciare e che forse non hanno nessuna aspirazione futura perché non hanno mai interagito con quasi nessun’altro nella loro vita.

Alexandro Mihoc