Cari lettori,

oggi voglio raccontarvi di un posto che mi è rimasto nel cuore, ovvero Punta del Este, che si trova a 140 km da Montevideo, la capitale dell’Uruguay. Vi sono stata nel lontano 2010 durante la nostra stagione invernale. Ebbene sì, il periodo perfetto per visitare l’Uruguay va da gennaio a marzo con temperature dai 25 ai 30 gradi. È una meta che sostituisce le Maldive o i Caraibi.



La cosa che mi ha particolarmente colpito di Punta del Este è il fatto che vi siano due spiagge molto diverse tra loro. La Playa Mansa, bagnata dal Rio de la Plata, è una spiaggia tranquilla adatta per rilassarsi e il mare, protetto dalle correnti oceaniche, è sempre calmo. La Playa Brava invece, sul lato Atlantico, è il litorale adatto ai surfisti poiché lì il mare è sempre agitato. Questa spiaggia è famosa per una particolare scultura a forma di mano che fuoriesce dalla sabbia, fatta di cemento e acciaio come potete vedere dalla foto che ho scattato ben undici anni fa. Questo forse è il punto più fotografato a Punta del Este. La scultura è nota come “Le dita” o “Hombre emergiendo a la vida” ed è stata realizzata nel 1982 dall’artista cileno Mario Irarrázabalbal. Ciò che essa rappresenta è una mano che affoga al fine di avvertire i bagnanti del pericolo delle acque di la Barra. L’artista ha realizzato delle repliche della scultura: una a Madrid nel 1987, la Mano del Desierto (Mano del Deserto) nel 1992 nel deserto di Atacama in Cile e un’altra a Venezia nel 1995. Punta del Este con le sue splendide spiagge e gli altissimi grattacieli è diventata meta di moltissimi turisti e principalmente di vip. La zona più lussuosa è Beverly Hills con le sue ville, piscine e campi da golf. Un’altra zona che ha catturato la mia attenzione è stato il porto di Punta del Este, colma di navi, barche a vele e dove è possibile osservare alcune specie protette come i leoni marini.

Nell’attesa di poter riprendere a viaggiare nuovamente, vi lascio con la descrizione di uno dei posti più belli che abbia mai visitato, nella speranza che un giorno potrò tornarci per una seconda volta.

Different country, different sound                                                                

Rosita Luglietto