Snowden – L’uomo che ha sfidato il sistema
Snowden è un film del 2016 diretto dal regista pluripremiato Oliver Stone, basato sui libri The Snowden Files di Luke Harding e Time of the Octopus di Anatoly Kucherena, con protagonista un magico Joseph Gordon-Levitt nei panni dello stesso Snowden.
Questa pellicola rientra nel genere misto Thriller-Drammatico-Biografico, e prima che abbandoniate la nave, vi informo che è tratta dalla storia vera di Edward Joseph Snowden, ex tecnico informatico della Central Intelligence Agency (CIA) e collaboratore fino al 2013 di un’azienda consulente della NSA (National Security Agency).
Snowden è oggi noto come uno dei più coraggiosi (e pericolosi, per il governo) attivista, informatico e whistleblower statunitense, ma al di là di quest’apparenza da filmone megagalattico, la sua vita viene ripercorsa a grandi linee nell’odissea -forse un po’ romanzata ma abbastanza fedele nei punti essenziali- che è stata la sua avventura (tutt’altro che magica) nel sottobosco dell’intelligence americana.
Tutto inizia col colloquio di Snowden per la CIA, in cui fin da subito emerge il suo essere anti-convenzionalmente geniale, risolvendo il task assegnato per il test di reclutamento in soli 38 MINUTI, anziché udite udite il tetto massimo previsto di 5 ORE.
Ha inizio così la sua carriera di tecnico informatico nella CIA, in cui l’innocente ed idealista Edward ha modo di prender parte ad una caccia spietata al “terrorista nel pagliaio di internet”, ma in realtà pian piano si renderà conto di essersi invischiato in affari a dir poco loschi.
Come il Foreign Intelligence Surveillance Act, una legge che aggira bellamente il Quarto Emendamento, dando il via libera a qualsiasi operazione di sorveglianza / intercettazione, col bel lasciapassare di una corte speciale di giudici interni all’organizzazione.
Altro che 1984! Orwell ci aveva preso in pieno, ma la nostra realtà supera di gran lunga la sua fantasia.
Proprio come Julia con Winston Smith in 1984, anche Lindsay, la fidanzata di Snowden, cerca di stargli accanto in questa sua graduale –ed agghiacciante ndr.- epifania mentale, nonostante loro due non condividano le proprie opinioni politiche, infatti vediamo lei combattere per ideali democratici e progressisti, rivendicando il diritto del popolo di contestare le azioni negative del proprio governo, e lui inizialmente in buona fede, così ciecamente fedele al suo Paese, da imbarcarsi in un viaggio forse senza ritorno.
Così poco a poco Edward si ritroverà nel lato oscuro dell’intelligence, quel controllo tossico e deliberatamente capillare dell’agenzia governativa in cui si trova, che permette loro di avere “accesso a tutto, non solo quello che le persone rendono pubblico, email, chat, sms, TUTTO.”
Tutto questo finirà irrimediabilmente per stravolgere la sua vita, il suo modo di vedere lo Stato e la sua percezione di ciò che è giusto, distinguendolo da ciò che invece è tale solo in superficie, nient’altro che una distrazione, seminata dall’alto per distogliere l’attenzione da quello che accade nei sotterranei.
Certo è una gran cosa uscire dal coro, ma prendere coscienza di qualcosa non significa necessariamente avere le carte in mano per vincere una partita epocale, soprattutto quando sei un pesce piccolo in un oceano di squali.
Lui diventerà davvero l’uomo che ha sfidato il sistema, o gli verranno tagliate le ali proprio quando stava per avvicinarsi al sole?
Non vi svelo altro, ma vi assicuro che questa pellicola è un vero gioiellino, molto più che il solito film su teorie complottiste / fantascientifiche sul potere occulto del Grande Fratello.
E poi c’è un cast stellare, abbiamo tra noi persino l’immortale Nicolas Cage, la Shailene Woodley di Divergent, e Rhys Ifans!
Worth the hype, isn’t it?
Let me know!
Francesca Nardella