Ensi
Nelle puntate precedenti di #urbantalks abbiamo presentato ai nostri lettori degli artisti pressoché emergenti, eccezion fatta per i due pilastri Mecna e Mace. Inoltre, siamo scesi nell’underground, con S.W.E.D., Claver Gold e Murubutu.
Nelle prossime puntate, invece, analizzeremo artisti che arrivano direttamente dagli anni ’90: passati dalla old school al mainstream, ancora ad oggi rappresentano l’eccellenza del rap con la giusta attitudine Hip Hop.
Il primo di questi pezzi da novanta è Ensi.
Jari Vella, torinese di origini catanesi, nasce nel 1985 ed è uno dei pilastri della seconda ondata delle rapstar del nostro paese, avuta a cavallo tra gli anni zero e gli anni ’10 del Duemila.
Cresciuto fianco a fianco con il fratello rapper Raige, si appassiona dell’Hip Hop nel 1999, anno in cui inizia a rappare e fare il writer per le strade del capoluogo piemontese. La prima svolta, tuttavia, arriva nel 2003 quando crea i OneMic insieme al fratello Raige e all’amico Rayden: oggigiorno, i OneMic sono considerati un pilastro del rap nostrano, ma all’epoca i tre dovettero lottare per farsi spazio nella scena musicale.
Ensi, in particolare, è sempre stato considerato tra i migliori in assoluto nell’arte del freestyle: la prima vittoria al famoso format Tecniche Perfette arriva soltanto nel 2005, dopo che nel 2003 arrivò in finale perdendo contro Mondo Marcio. Nel 2006, invece, partecipa nuovamente per perdere in finale contro Clementino.
Questa storia di alti e bassi nel mondo dell’undeground italiano, però, non sono altro che l’ossatura sulla quale si struttura l’Ensi che oggi conosciamo. Inoltre, negli stessi anni continua a lavorare incessantemente, sia al fianco degli OneMic, con due album all’attivo tra il 2005 e il 2011, ripettivamente Sotto la cintura e Commerciale, sia da solista, con una serie di EP sempre tra il 2008 e il 2011.
Ma, come abbiamo visto finora nei nostri appuntamenti della rubrica, la svolta vera e propria di un artista arriva con la pubblicazione di un disco. Nel caso di Ensi, il successo più “commerciale” non arriva con il primo disco in studio, Vendetta, un album pubblicato nel 2008 con degli ospiti che giravano perlopiù nell’ambiente underground, ma con la pubblicazione di Era tutto un sogno (2012), il secondo album in studio pubblicato lo stesso anno del suo ingresso in Tanta Roba, l’etichetta di Guè Pequeno. In questo album figurano i featuring degli altri due OneMic, ma anche di top player come Salmo, Guè, Kaos One, Fritz Da Cat e Dj Shocca. Sempre nello stesso anno, pubblica il Freestyle Roulette Mixtape, un album che può fregiarsi il primato di disco composto quasi esclusivamente da brani registrati in freestyle. La componente di freestyler, infatti, non abbandonerà mai Jari Vella: in quegli stessi anni continua a partecipare a battle in giro per l’Italia, ma in particolare è da annoverarsi all’interno del suo personalissimo palmares la vittoria nel 2012 all’MTV Spit condotto da Marracash.
Il terzo album in studio, Rock Steady, è datato 2014 ed è prodotto dalla Warner Music Group, major in cui Ensi entrò nel 2013. Il suo stile è ormai maturo, dopo anni di gavetta, batoste e vittorie.
Inoltre, il rispetto che ormai Ensi si è guadagnato tra i suoi colleghi è notevole: non solo lavora fianco a fianco di grandissimi rapper, come, in questo album, Noyz Narcos e Salmo, ma riceve diversi apprezzamenti e collabora con artisti di altri universi musicali, come Samuel dei Subsonica o il grande cantante soul Patrick Benifei. Tutta questa considerazione lo porta ad apparire come attore e voce narrante all’interno del documentario dedicato al rap italiano dal titolo Numero zero – Alle origini del rap italiano (2014), nonché nel film di Izi, Zeta – Una storia hip-hop (2015), aggiungendo così ulteriori esperienze artistiche al proprio bagaglio.
Ma non solo musica nella vita di Jari: il 2015 è un anno speciale dato che diventa padre di Vincent Vella, avuto insieme alla compagna Alessandra; la nascita del piccolo Vincent porta nuova linfa nel serbatoio artistico di Ensi, che infatti negli anni successivi non molla la presa e martella sul suo talento al fine di pubblicare nuova musica.
Se non altro, secondo il rapper classe ’85, “Rock Steady è qualcosa di costante, che non può essere scosso o spostato. Gergalmente: l’incessante capacità di spaccare”: non a caso dopo tre anni dalla pubblicazione dell’album Rock Steady, nel 2017 arriva V, quarto album in studio dell’artista ispirato all’iniziale del nome del figlioletto (con collaborazioni del calibro di Clementino, Gemitaiz, Madman e Il Cile), mentre nel giro di altri due anni Clash (2019), ampliato da nuove tracce alla fine dello stesso anno con la deluxe edition Clash Again. In particolare, quest’ultimo lavoro riesce a riunire sulla stessa tracklist le nuovissime leve Lazza e Madame, le leggende del rap italiano Danno, Jack The Smoker e Clementino, nonché cantanti di altri generi, tra cui il già citato Patrick Benafei, il cantante reggae Agent Sasco e infine Attila. Ma per coloro che avrebbero potuto pensare che il rapper trentacinquenne si sarebbe fermato per respirare un secondo, ecco che Ensi tra 2020 e 2021 pubblica un EP, Oggi, e un singolo con un altro fenomeno come Emis Killa, tutto ciò a conferma che Jari Vella non ha alcunissima intenzione di smettere di correre sulle basi.
Mira più in alto del limite
È solo una linea, delineala tu
Valerio Cavallaro