Lorenzo Pizzuti: 10. Che meraviglia vederlo tra i pali. Se è vero che “altezza è mezza bellezza” allora lui è incredibilmente brutto, ma forte. MOSTRICCIATTOLO

Carmine Caputo: 10. Sempre una certezza in difesa. Si lancia su tutti i palloni nonostante qualche linea di febbre, 36 sigarette pre-partita e 6 gin-tonic ancora da smaltire. MOSTRO

Silvio Negretto: 7. Qualche minuto anche per lui. La storia della mezza bellezza con lui vale, però è scarso. Un giusto compromesso. CARINO

Sofian Ayoub: 6. Agli allenamenti scopre che a calcetto bisogna anche correre. Prima o poi riuscirà ad avere un’autonomia di 300 metri, ma sicuramente non è stato questa volta. CHE FATICA

Davide D’Amore: 8. Il nuovo arrivato è una piacevole sorpresa. Sa già cosa deve fare. Non ci sarà una foto per lui, venite a scoprire chi è alla prossima partita. INDOVINA CHI

Alessandro Alaia: 6. Ha la possibilità di mettersi in mostra ma preferisce inciampare su una zolla che solo lui vede. Prevista un’altra doccia fredda. QUE CALOR

Maxim Burac: 8. Il Burac Yilmaz più bello della storia del calcio. Zitto zitto riesce a litigare senza motivo con gli avversari. Mezzo punto in più solo per questo motivo. DAI SEMPRE IL MAXIMO

Walter Caruso: 9,5. L’ex dirigente appende la cravatta al chiodo e indossa gli scarpini. E meno male. È già un punto di riferimento andando a segno 3 volte. Mezzo punto in meno per il nervosismo e le proteste. ARRABBIATO NERO

Alessandro Putano: 10. Gli effetti della dieta si vedono. 3 assist e 2 gol di cui uno di tacco. Che serata. È forte e magro… ah no, aspettate, questa era la pagella di Sandrone, ho sbagliato. BUON APPETITO

Valentin D’Amico: 1000. Ha segnato 3 gol, sì, proprio lui (che tra l’altro sono io, ndr). Che giocatore, che potenza, che piedi. L’università gli permette ancora di scrivere la pagelle, tanto Vale auto-celebrarsi. U-MILLE

Vanni Nicolì: 8. Mister al ritorno dalle vacanze alle Maldive…du Salentu. Concede carta bianca ai suoi, che gli regalano la prima importantissima vittoria in casa. BELLA VITA

Tifosi: 10. Prima causa del riscaldamento globale. Che caldi (e calde). La vittoria è per loro. BELLISSIM-I/E

Valentin D’Amico