Pagelle Unint-AUR
TOMMASO 8
Chiamato più volte ad uscire dalla porta, non se la cava male, soprattutto quando la partita è più viva che mai. La prodezza sul tiro dalla distanza fa impazzire i tifosi, soprattutto Pizzuti, in veste di dirigente per l’occasione, che gli fa i complimenti per l’urlo a squarciagola “non lo lasciate tirare!” proprio come ha imparato da lui. La sua vena bianconera si fa vedere quando accerchia l’arbitro per un rigore inesistente al quale era chiamato a rispondere: caro arbitro, in queste notti europee sarebbe stato meglio starsene a casa con i figli e la moglie a bere qualche fruttino davanti alla televisione. BIDONE DELLA SPAZZATURA.
NICOLÓ RIVA 7 IN CONDOTTA
Pilastro della difesa anche in questa occasione, non riesce ad incidere come vorrebbe e prova, invano, tiri dalla distanza dall’esito poco felice. L’inerzia della partita cambia a seguito di fischi che non stanno né in cielo e né in terra e Nico perde prima la voce e poi il senno, rischiando di linciare da un momento all’altro il “direttore” (cit.). In una partita del genere, non aver preso il rosso è già una conquista, ora c’è da recuperare il senno, ma sappiamo tutti che non sarà facile visti i precedenti nella letteratura italiana. ORLANDO FURIOSO.
SANDRO 7+
A mezzo servizio per un problema alla caviglia (o al piede? Chissà), la partita la gioca per lunghi tratti nonostante il diverbio della settimana scorsa con il mister per quanto riguarda alcuni elementi tecnico-tattici. Il bonus “passaggio della domenica” lo ha speso, sempre contro lo stesso avversario, la settimana prima, perciò è stato tallonato da subito e ha avuto meno spazi del solito. Emilio dove sei? Senza il suo punto di riferimento, la qualità di Sandro è a volte sprecata. TU SEI IL MIO IBRA, IO SONO IL TUO NOCERINO.
DAVIDE 7,5
Altri due gol in cassaforte si dimostra il giocatore chiave per l’ennesima occasione. Spunti offensivi sempre importanti oltre che a recuperi difensivi degni di nota. Non facile mantenere l’attenzione e la calma quando l’inerzia viene volutamente indirizzata verso gli ospiti, ma lui riesce anche a fare quello. Prossimo step: gol con mossa dello scorpione da centrocampo. TITANIUM.
DANIELE 7+
“Fatevi vedere”, “non vi nascondete”: no, non stava giocando a nascondino o a guardia e ladri, stava solo cercando una linea di passaggio per i suoi compagni, oscurati dai difensori avversari. E poi, che salvataggio sulla linea! Ah no, era mano, rigore ed espulsione. Potrebbe essere spalla? No, senza potrebbe essere, dite le cose come stanno. PETTO NETTO.
LEONARDO 7+
Meno brillante del solito, gli avversari gli prendono le misure dal primo minuto, sapendo di marcare uno dei giocatori più pericolosi e tecnici della Unint. Non sempre efficace come vorrebbe, tenta di sorprendere il portiere della AUR con una specie di pallonetto quando il risultato era acquisito per gli ospiti: l’importante è non aver mandato la palla dietro la siepe, sennò chi lo sente il mister? MO JE FACCIO ER CUCCHIAIO.
MATTHEW E GERARDO YIN E YANG
Fermi. Non fraintendetemi, capito Nicolò Cipriani e Emilio? I due talismani del team Unint, oltre che uomini spogliatoio già da un po’, ce la mettono tutta e supportano la squadra nei momenti più difficili e sconfortanti dei 50 minuti maledettamente sfortunati. Una coppia inseparabile che speriamo di vedere presto in campo. TAOISMO.
VANNI 7
Allena? Sì. Gioca? Pure. Fa bene tutte e due le cose? Forse. Ebbene sì, stufo di starsene fuori dal rettangolo di gioco, si mette in proprio per far rifiatare chi ne ha più bisogno toccando pochi palloni rischiando comunque la giocata in qualche occasione, cosa che però non gli riesce bene tanto quanto il suo mito Federico Bernardeschi. Riappropriatosi del suo ruolo cerca, senza successo, di placare i suoi quando volavano parole di troppo. Missione fallita. ROONEY.
Tommaso Paolocci