Prima conferenza UNINTSPEECH: INCLUDIAMO. Intervista alla responsabile e alla vice responsabile del progetto

Il 17 novembre ha avuto luogo in aula magna la prima conferenza di quest’anno accademico di Unint Speech. I sei speaker hanno tenuto dei brevi discorsi sul tema dell’inclusività in tutte le sue forme. Si è parlato del sessismo nella lingua russa e di come sia migliorata nel tempo la situazione della donna nella società russa, degli attacchi alle categorie LGBT, delle varie legislazioni (caso studio della Polonia e dell’Italia, citando il DDL Zan) e di come vengono considerate le minoranze nei media. Per quanto riguarda gli ambiti lavorativi invece si è trattato dell’inclusione della donna in modo complementare agli uomini e si è parlato di come l’inclusività sia amica del progresso e sia resa possibile dalla democrazia. Nell’ambito scolastico, infine, è stato affrontato il tema del bullismo e di quanto siano importanti la prevenzione, la diagnosi precoce e l’intervento.

Noi di UNINTBlog abbiamo intervistato Carmen Lopedote, la responsabile di UNINTSPEECH, e Martina Sborchia, vice responsabile del progetto, per capire un po’ come si sono sentite nel dover affrontare l’organizzazione di questo evento e per aver qualche anticipazione sulle prossime conferenze!

UNINTBlog: La prima domanda che vorrei farvi è perché avete deciso di prendere parte al progetto di UnintSpeech?

Martina: Per mettermi un po’ in gioco […] e ti dà la prospettiva di come sarà, per chi sceglie interpretariato, il tuo futuro. Poi dà anche la possibilità di viaggiare per i vari TedX per l’Italia, quindi mi sembra un’esperienza molto valida.

Carmen: aggiungo che magari all’inizio, prima della prima conferenza, era tutto un po’ campato in aria perché per quanto Nicholas (l’ex responsabile ndr) sia stato super disponibile, era comunque fuori dalla dinamica dell’università. Ma è stato molto bello poter conoscere nuove persone, passare una giornata parlando solo altre lingue […] Io alla fine il giorno della conferenza, tra impegni e cose che non sono andate come dovrebbero, mi sono divertita, ed è stato molto gratificante. È una fatica che gratifica perché vedi che dà la possibilità di mettersi alla prova per organizzare il tutto, ma dà anche la possibilità agli interpreti di mettersi in gioco.

UNINTBlog: Avete giustamente parlato dell’organizzazione dell’evento. A tal proposito, qual è stata la cosa che vi è piaciuta di meno dover fare?

Carmen: Io e Martina abbiamo vissuto in simbiosi nei giorni dell’organizzazione dell’evento, ed è stato il mio braccio destro. Il momento più difficile, secondo me, è stato il giorno prima della conferenza quando mi sveglio e ricevo una chiamata dall’università dove mi dicono che non possiamo fare il pranzo e la colazione con gli speaker. Io mi sono sentita malissimo perché comunque avevamo promesso colazione e pranzo agli speaker, quindi non sapevamo cosa fare […] ad un certo punto ho detto a Martina di spostare l’evento. È stata una giornata lunghissima, sono uscita dall’università per le 20 e siamo riuscite a risolvere tutto, ma è stato il giorno più ansioso dell’intera organizzazione.

Martina: Sì, la cosa più brutta è che è accaduto il giorno prima, quindi non avevamo il tempo di organizzarci in modo diverso. A un certo punto abbiamo anche pensato di pagare noi la colazione e il pranzo.

Carmen: Sì, è stato un giorno bruttissimo, che ripensandoci adesso ci viene da ridere, ma quel giorno eravamo davvero impanicate.

UNINTBlog: Il momento più bello invece?

Carmen: Non voglio dire il momento della conferenza vero e proprio, perché ci sono stati un po’ di problemi con le radio e altre cose che ho dovuto risolvere, però credo non ci sia stato un momento bellissimo, ma tanti piccoli momenti che sono stati molto soddisfacenti, come rendermi conto che la conferenza prendeva forma. In un primo momento abbiamo avuto la data, poi abbiamo fatto i volantini e parlato con gli speaker, pian piano ogni step che siamo riusciti a realizzare è stato per me un successo.

Martina: Anch’io darei la stessa risposta. Ad esempio a me una cosa che ha entusiasmato molto è stata vedere che ci sono ragazzi che hanno proprio voglia di fare, come la risposta che abbiamo avuto dagli interpreti che è stata numerosa. Su 20 posti disponibili tutti e 20 sono stati prenotati.

Carmen: Infatti questo è stato davvero molto bello perché per quanto mi riguarda, in quanto spero futura interprete, vedere che c’è tanta gente che un domani potrebbe essere miei colleghi e vedere che c’è tanta gente che ama quello che fa è davvero molto molto bello.

Martina: Ci sono stati molti ragazzi che sono venuti a chiedere se potevano ascoltare i loro colleghi, quindi molta partecipazione e sostegno in un mondo che di solito è un po’ al singolare.

UNINTBlog: Avete anticipato l’altra domanda che volevo farvi perché volevo appunto chiedervi quanto ci hanno messo i biglietti per gli interpreti a fare soldout, perché so che vanno a ruba.

Carmen: Un’ora, un’ora e mezza, poi abbiamo dovuto chiudere le prenotazioni.

Martina: E la gente ha continuato a scriverci in direct su Instagram per candidarsi come interprete. È una risposta molto positiva.

Carmen: Considerando appunto che l’intera iniziativa è nata appunto per gli interpreti.

UNINTBlog: invece per il pubblico c’è stata tanta partecipazione?

Martina: Allora, il giorno prima della conferenza abbiamo fatto solo out per i biglietti in presenza, ma il giorno della conferenza ci siamo resi conto che non c’era tutta questa gente. In realtà la maggior parte del pubblico era online, quindi in molti forse si sono prenotati senza rendersi conto che i posti contati erano solo per chi voleva venire in presenza, oppure hanno dato buca all’ultimo.

Carmen: Diciamo che abbiamo imparato che la prossima volta magari mettiamo un numero maggiore di posti in presenza, e contare che molti prenotati potrebbero non venire. Comunque sapere che avevamo fatto solo out e vedere poi che molta gente non si era prenotata.

UNINTBlog: Sapete già i temi delle prossime conferenze?

Martina: La prossima conferenza di dicembre è a tema libero, per concludere un po’ l’anno.

Carmen: La terza parlerà del mondo post-pandemia, e di come sono cambiate diverse cose, come ad esempio il ruolo degli interpreti. E poi l’altra conferenza sarà sulla sostenibilità.

Chiara della Rocca, Emanuela Batir