Presentazioni #ReceUstioni
Emanuela, Francesca e Livio

Mes amis, cari lettori di #Receustioni e popolo di UNINT, bentornati (o benvenuti) sul nostro Blog. Mi presento: sono Emanuela (Elena) Batir, classe ’97 – tra qualche giorno sarà il mio compleanno, anche se prevedo altri 10 mesi in cui continuerò a spacciarmi per una ventitreenne. Studio Interpretariato, da piccola ho cambiato spesso le mie ambizioni, passando dal voler diventare archeologa al voler fare la scrittrice, ma l’unica cosa che non è mai cambiata è la mia passione per le lingue, quindi eccomi qui. Nella mia -breve- vita mi sono data alla pazza gioia, e ho studiato tedesco, francese, inglese, spagnolo, russo e ho anche tentato di avvicinarmi al cinese, però non era un amore destinato a durare, c’est la vie.

Vengo da Bruino, un paesino bucolico in provincia di Torino, ma sono originaria della Romania (Suceava per la precisione, una città nel Nord Est del Paese dove il Natale è il periodo più magico dell’anno), ho fatto la triennale a Siena, l’Erasmus a Londra e ora sono a Roma… mi piace cambiare spesso aria. Ogni città in cui ho vissuto mi ha arricchita in diversi modi, insegnandomi ad apprezzare diversi aspetti della vita: Suceava il calore dei cari e il piacere del stare in famiglia, Bruino la calma delle montagne e la pace interiore con un buon bicchiere di vino, Siena l’indipendenza e l’amicizia, Londra il brusio dell’incontro delle diverse culture e Roma l’eterna bellezza e la fugacità di ogni attimo che viviamo.

L’anno scorso, più o meno in questo periodo, galeotto fu un corso universitario dove incontrai Ilaria, che mi parlò del blog. Ero entusiasta e non vedevo l’ora di iniziare a scrivervi, ma poi una pandemia mondiale ha deciso di rovinare i miei piani e quindi adieu interviste dal vivo, bienvenue articoli in smartworki. Quest’anno, quando Ilaria mi chiese se avevo in mente una rubrica da inserire nel blog, pensai subito alle recensioni di film e libri, perché mi reputavo una ragazza alternativa pronta a stupirvi con pensieri contro tendenza. Invece sono molto basic, con la mia passione per il rosa e per i gatti, e quindi alla fine invece di rivoluzionare la rubrica con unpopular opinions, ho dovuto puntare sulla simpatia per attirare nuovi lettori, un nuveau public.

Il blog per me è stata una valvola di sfogo durante il lockdown, e mi ha permesso di pensare ad altro, non solo agli esercizi di interpretariato e alle dirette televisive sulla situazione pandemica, oltre a rappresentare una realizzazione del mio sogno da bambina di diventare scrittrice – ora manca solo un invito formale agli scavi dei Fori a Roma per realizzare anche il sogno di diventare archeologa, poi potrò dirmi soddisfatta.

À bientôt con nuove #ReceUstioni,

Emanuela

Chi è Francesca?

Non potrei presentarmi altrimenti che attraverso ciò che riempie ogni secondo delle mie giornate: l’amore incondizionato per l’arte, in tutte le sue forme. E prima che skippiate queste righe, vi blocco chiedendovi di chiudere per un secondo nell’armadio Dante, Leonardo e Piero Angela, and keep your eyes on me, ok?

Come la definite quella sensazione di calduccio, di “casa”, che bramate quando la noia vi attanaglia?

Ecco, quello che provo io a leggere un bel libro, o a riversare nero su bianco ciò che mi implora di esser trasformato in inchiostro vivo, è esattamente questo. Fin da piccola la scrittura, forse ancor prima della lettura, è stata il mio modo di dar forma e colore alla mia inguaribile indole empatica e anche un po’ sognatrice, l’unico modo che conosco da sempre di mostrarmi senza filtri. Esattamente come faccio quando chiudo la porta della mia stanza e con la musica dentro e tutt’attorno, mi rimetto a ballare come se nessuno guardasse, e torno la Francesca di quelle lezioni di danza di qualche anno fa in cui ho imparato, passo dopo passo, a lasciarmi andare al ritmo della musica, e mi sono ritrovata.

Poi si sa, l’arte ha tante, troppe forme che non devo star qui a spiegarvi, e la vita è troppo breve per non esser curiosi e immergersi completamente in storie, mondi e occhi di persone sconosciute e terre lontane, o sorprendentemente vicine. Chiunque, in qualunque momento, ed ovunque, può regalarci qualcosa che prima non sapevamo nemmeno esistesse, o farci ritrovare parti di noi stessi che pensavamo di non avere più. La bellezza è dappertutto, sempre, ci circonda, è dentro e fuori di noi.

Francesca Nardella

Salve a tutti,

mi chiamo Livio, 24 anni, e da qualche settimana fomento la rubrica di #ReceUstioni.

Vengo dall’Abruzzo, terra magnifica, dove le montagne si specchiano nell’Adriatico, eletta da Dio come patria dell’arrosticino e del Montepulciano. Da un anno e mezzo vivo ne ‘a Capitale, e poiché credo che molti la conoscano abbastanza, non mi dilungherò a parlarne. Da buon mediterraneo, vivo grazie al sole, al cibo e all’abbiocco… ah e ai liquori fatti in casa. Mi culla, dacché ero un pargolo, un indole scanzonata, riguardosa per le tempie, e mai, dico mai, affrettata nei giudizi. Eccetto che per la cultura da tv, sorrisi e canzoni. Nostalgico per una verve artistica mai germogliata, leggo leggo leggo leggo e leggo, poi leggo leggo leggo e ancora leggo. Amo, ma in realtà odio, l’arte dello scrivere in quanto totale maldestro nell’accostare parole dense di significato e icasticità, come voleva Italo Calvino. Da studente di traduzione mi esercito in questo sport tra olimpici della parola; al mattino anziché studiare mi getto a capofitto a tradurre romanzi che mi invaghiscono, nel tentativo di a) dimostrare al traduttore scritturato di essere più Pavese di lui e b) omaggiare gli spiriti letterari stranieri con il suono malinconico e farsesco dell’italiano. In realtà ci sarebbe anche la c) ma ci vorrà sangue e lacrime per fare di questa splendida “arte” un mestiere.

Altri miei interessi riguardano l’escursionismo, la cinematografia italiana e la geopolitica.

A proposito della rubrica di cui faccio parte, credo sia un spazio geniale per condividere impressioni, gusti, tentazioni, aneliti, che le arti ci ispirano, soprattutto in questo momento dove la distanza spesso genera silenzio. A questo proposito, spero che nei mesi a seguire riuscirò a infondere qualche curiosità in chi leggerà le nostre pagine.

Ringrazio Ilaria Violi, direttrice del blog, per la bella idea di averci lasciato dello spazio per presentarci. Un saluto a tutti gli studenti e al popolo UNINT.

 A presto,

Livio!