La strada per Roma, l’impresa di una vita
Hello there, cuties! Oggi parliamo di un libro che forse in pochi conoscono, ma che credo valga davvero la pena leggere, soprattutto se siete curiosi o appassionati di culture altre e volete volare a Pechino, sorvolare Parigi e poi arrivare nella nostra Roma, la magica caput mundi, che non smette mai di esercitare il suo fascino!
Sooooo, mettetevi comodi, si decolla!
“La strada per Roma” è un libro del 2009 che rientra nel genere autobiografico, frutto della penna di Hu Lanbo, la direttrice della rivista bilingue “Cina in Italia” (che ha sede proprio a Roma), imprenditrice e giornalista.
In sole 228 pagine, Hu Lanbo riesce senza il minimo sforzo, a farci attraversare il globo conducendoci insieme a lei, partendo dal “rosso delle mura della città proibita, il grigio dei vicoli della città vecchia, il mare di biciclette nelle strade” di Pechino.
Il suo viaggio parte proprio dalla capitale cinese, in cui incontriamo una giovanissima Lanbo alle prese con i risvolti della Rivoluzione Culturale di Mao Zedong e la testa stracolma di sogni e speranze per il suo futuro, che la conduce per motivi di studio, nella romantica Parigi, dove i suoi passi diventeranno sempre più sicuri e i suoi occhi sempre più aperti all’Occidente, cambiandole il cuore per sempre.
Come diceva Hemingway: “Se hai la fortuna di vivere a Parigi la tua gioventù, Parigi ti seguirà per tutta la vita”.
Nonostante i sogni e la voglia irrefrenabile di conoscere e scoprire il mondo siano il suo carburante, non le mancano certo i momenti di nostalgia, come l’incertezza di aver sbagliato strada e la sensazione di non essere compresa per i suoi occhi a mandorla, ma lungo il cammino, incontrerà anime buone che faranno un pezzo di tragitto con lei, così che anche uno sconosciuto le dimostri la bellezza dello scoprire l’altro senza preconcetti, e così facendo, anche se stessa.
“ I miei occhi ricevevano quotidianamente nuovi stimoli e mi sembrava di assimilare giorno dopo giorno il gusto per l’arte e la moda che riempivano l’aria di Parigi, mi sentivo in continuo fermento d’idee ed impressioni, e contemporaneamente in continua maturazione.”
Tra una stretta di mano e un’occhiataccia, Lanbo diverrà la donna forte ed indipendente che è oggi, e riconoscendo il suo stesso valore verrà notata da gente dal cuore grande almeno quanto il suo, fino a quando il signor Tenti, esploratore e produttore televisivo italiano, le proporrà un’impresa epocale: il Raid Pechino – Parigi,percorso dall’Itala, la Fiat che scortata da altri 9 mezzi avrebbe percorso 22.000 chilometri in tre paesi, in tre mesi, con la nostra Lanbo come reporter per la Rai!
Niente le sarà regalato o scivolerà via come l’olio, ma l’obiettivo della sua macchina fotografica le permetterà di farsi strada nei meandri delle città e dei piccoli villaggi sperduti che visiterà, realizzando passo dopo passo la meravigliosa forza della natura e la prismatica bellezza del cuore di ogni viaggiatore.
Attraverso la Cina, l’Iran, la Russia, la Polonia, Parigi e infine Roma, in tutte le tappe del suo cammino, Lanbo trova il coraggio di fare la cosa più difficile eppure più necessaria: scommettere su stessa, anche a costo di farsi un pezzo di strada da sola, trovarsi in città sconosciute senza nessuno che conosca, tuttavia trovare sempre il modo di ritrovarsi in una risata amica, in un caffè con dei nuovi visi, in una nuova vita, che però ha scelto lei per sè.
“La Francia in quegli anni mi aveva accolto, una studentessa che veniva da un Paese povero e lontano, abbracciandomi con la sua umanità: io nel suo abbraccio sentivo calore e affetto.”
Lei ci insegna che lo stesso coraggio di fare il primo passo e andare un po’ oltre il selciato già tracciato, è la carta vincente, sempre.
Così infatti nascerà il suo progetto più ambizioso e di successo: la rivista Cina in Italia, che è diventato “il primo media realizzato da cinesi entrato nelle edicole italiane”, una rivista bilingue che presenta anche il lato meno conosciuto della Cina, quello accogliente, positivo e ricco di tradizioni e dalla storia millenaria.
Hu Lanbo racconta sì la sua esperienza di emigrata cinese in un Occidente ancora un po’ controverso e diffidente, ma la parte della sua storia che lascia il segno è proprio il suo testardo coraggio.
Il coraggio ostinato di insistere sulla sua strada, anche se ogni tanto come tutti noi cade, si sbuccia un ginocchio, sente il gelo nel cuore per la nostalgia del vialetto di casa, teme di essere la donna sbagliata nel posto sbagliato, ma lei va avanti, la sua dedizione è proprio quello che la salva, le permette di trovare il suo posto anche dove un posto per lei inizialmente non c’è, continua stremata la sua corsa e alla fine vince, ma il suo premio è la libertà, di essere se stessa e piantarsi lì, dove ha tutto il diritto di stare.
Worth the hype, isn’t it?
Let me know!
Francesca Nardella