Europa: a quanto pare le restrizioni funzionano

Stampa inglese

Secondo gli ultimi monitoraggi, nella regione europea il numero più alto di vittime è stato registrato nel Regno Unito, mentre il primato per il numero più alto di casi è stato localizzato in Francia. Ad ogni modo, a partire dal mese di ottobre la maggior parte dei governi europei ha introdotto rigide limitazioni per cercare di frenare la seconda ondata della pandemia. E Hans Kluge, direttore regionale dell’OMS per l’Europa, ha affermato che i nuovi casi stanno diminuendo poiché i blocchi sono riusciti a frenare le infezioni.

Eppure, come sappiamo, la battaglia contro il Covid-19 non è ancora stata vinta e, recentemente, l’OMS ha affermato che l’Europa deve affrontare sei mesi difficili di pandemia – così la BBC. Durante un vertice virtuale, lo scorso giovedì sono stati chiariti gli aspetti principali della situazione attuale. Hans Kluge ha precisato che fino a questo momento, l’Europa ha rappresentato il 28% dei casi globali e il 26% dei decessi, e che, ancora una volta, rappresenta l’epicentro della pandemia insieme agli Stati Uniti. Si è detto, inoltre, preoccupato per le situazioni che stanno interessando Svizzera e Francia, dove le unità di terapia intensiva sono arrivate al punto di saturazione.

Ovviamente, gli ultimi dati preliminari sulla vaccinazione stanno infondendo una buona dose di speranza. Quattro vaccini in particolare – Oxford, Pfizer-BioNTech, Sputnik e Moderna – hanno iniziato a mostrare ‘la luce alla fine del tunnel’. A tal proposito, Ursula von der Leyen ha reso noto che, attualmente se tutto continuerà a procedere senza problemi, l’Agenzia europea per i medicinali potrebbe concedere un’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata per i vaccini Pzifer-BioNTech e Moderna, già nella seconda metà di dicembre. Nel frattempo, un’altra buona notizia è stata comunicata da alcuni ricercatori di Regno Unito e Paesi Bassi, i quali hanno confermato che il farmaco tocilizumab, utilizzato per il trattamento dell’artrite reumatoide, riesce a curare i pazienti gravemente malati – lo studio di questo farmaco è stato testato anche in alcuni istituti italiani.

Kluge, però, ha sollecitato cautela sul fronte dei vaccini. Per lui, infatti, i recenti progressi non devono essere visti come una soluzione miracolosa, in quanto è risaputo che soprattutto all’inizio, l’offerta sarà limitata.

The Guardian fa il punto sul Regno Unito. E attraverso le parole del professore Neil Ferguson fa sapere che alcune prove hanno evidenziato che i tassi di infezione hanno iniziato a stabilizzarsi e potrebbero iniziare a diminuire lentamente. Ebbene, queste tendenze positive sarebbero da attribuire alle misure di blocco – qui articolate in un sistema a tre livelli. La professoressa Christina Pagel dell’University College di Londra ha tenuto a precisare che la diminuzione dell’andamento complessivo dei contagi in Inghilterra è dovuta alle restrizioni che sono state introdotte nel nord-ovest del Paese. Osservate speciali per le decisioni future delle prossime settimane, saranno la città di Londra e la zona del sud-est: qualora non dovesse verificarsi un rallentamento dei contagi anche in questi territori, il tanto atteso allentamento delle misure finirebbe per inciampare in un grosso ostacolo.

Durante l’incontro di giovedì, è stato introdotto anche l’argomento delle festività natalizie. Kluge ha detto che ai più piccoli dovrà essere garantita la gioia di questa ricorrenza. E sempre The Guardian sottolinea come i governi stiano rimandando le dolorose decisioni sulle imminenti celebrazioni. Al punto che un ministro del governo francese avrebbe dichiarato a Le Monde che tali valutazioni sono “un mal di testa enorme”. Il quotidiano inglese fa sapere che molto probabilmente da dicembre sia Francia che Italia dovrebbero allentare le misure per consentire alcune attività – riapertura di negozi non essenziali nel caso francese e riapertura dei ristoranti in quello italiano. Per quel che riguarda i mercatini di Natale, il famoso Christkindlesmarkt di Norimberga è stato cancellato, mentre altri come lo Striezelmarkt di Dresda stanno lavorando per versioni alternative.

Sicuramente, quelle che ci aspettano non saranno le ‘solite festività’. Poiché, come ricordato dal dottor Kluge, tali misure di blocco sono sì efficaci, ma devono essere pensate come misure di ultima istanza, in quanto vi sono diversi danni collaterali significativi associati a queste limitazioni, come maggiori problemi di salute mentale, abuso di alcol e sostanze, violenza di genere.

Stampa statunitense

Le restrizioni imposte dai governi europei al fine di contenere il contagio stanno realmente funzionando?

Leggendo i dati raccolti dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), sì. Infatti The New York Times riporta la notizia della diminuzione del tassi di nuovi casi di Coronavirus per la prima volta da mesi in tutta Europa dopo che sono state introdotte nuove restrizioni. Si tratta di un cambiamento significativo rispetto a sole due settimane fa quando l’OMS ha segnalato circa 2 milioni di nuove infezioni a settimana in tutto il continente europeo. La scorsa settimana si è avuta una inflessione di circa il 10% e si è raggiunto il numero di 1,8 milioni di casi. Rispetto alle limitazioni imposte durante la scorsa primavera, quelle decise alla fine di ottobre sono meno severe, sia per quanto riguarda gli spostamenti sia per le attività che sono potute rimanere aperte.

Il Direttore dell’Organizzazione mondiale della sanità per l’Europa, Hans Kluge, ha sottolineato che i lockdown dovrebbero essere l’ultima risorsa e ha esortato la popolazione a seguire le indicazioni per prevenire nuovi contagi, secondo quanto riporta la CNN. Kluge ha affermato che se il 95% della popolazione indossasse le mascherine, invece del solo 60%, i lockdown non sarebbero necessari. Inoltre, ha specificato che la mascherina non deve essere intesa come una “panacea” e necessita di essere combinata con altre misure.

Come afferma Forbes, il Direttore ha evidenziato il dato positivo della diminuzione dei nuovi casi di contagio e ha esortato le comunità europee a non abbassare la guardia perché i sistemi sanitari di tutto il mondo sono stati messi seriamente alla prova da questa infezione. La notizia dei due vaccini efficaci al 95% fanno ben sperare le autorità sanitarie europee. I vaccini, infatti, rappresentano un’arma potente per contrastare il virus, ma purtroppo non lo fermeranno completamente poiché, specialmente nei primi mesi, la scorta non sarà sufficiente per vaccinare tutti.

Chiara Aveni e Gaia Natarelli

FONTI

Coronavirus: Europe ‘six tough months’ of pandemic, WHO says disponibile su https://www.bbc.com/news/world-europe-55008447, consultato il 21/11/2020

Covid lockdown shows signs of working in England, expert says disponibile su https://www.theguardian.com/world/2020/nov/19/covid-lockdown-shows-signs-working-england-expert-neil-ferguson, consultato il 21/11/2020

‘A massive headache’: european leaders putt of Covid Christmas decisions disponibile su https://www.theguardian.com/world/2020/nov/19/european-leaders-put-off-covid-christmas-decisions, consultato il 21/11/2020

Statement by Dr Hans Henri P. Kluge, WHO Regional Director for Europe 19 November 2020 disponibile su https://www.euro.who.int/en/about-us/regional-director/statements-and-speeches/2020/statement-situation-update-on-covid-19-doing-our-share,-a-new-horizon-with-technological-and-pharmaceutical-development,-and-preserving-the-rights-of-children, consultato il 21/11/2020

Europe’s painful virus restrictions seem to be working disponible su https://www.nytimes.com/2020/11/19/briefing/boris-johnson-coronavirus-mike-pompeo.html, consultato il 21/11/2020

Lockdowns could be avoided if 95% of people wore masks, says WHO  disponibile su https://edition.cnn.com/2020/11/19/europe/coronavirus-europe-lockdown-tiers-intl/index.html, consultato il 21/11/2020

Europe Finally Sees Coronavirus Case Decrease, WHO Reports disponibile su https://www.forbes.com/sites/elanagross/2020/11/19/europe-finally-sees-coronavirus-case-decrease-who-reports, consultato il 21/11/2020