150 milioni di persone in estrema povertà entro il 2021: gli effetti della pandemia secondo la Banca Mondiale
Stampa statunitense
La povertà estrema globale aumenterà nel 2020 per la prima volta in oltre 20 anni come conseguenza del Covid-19, scrive la CNN. Secondo uno studio effettuato dalla Banca Mondiale, pubblicato il 7 ottobre, la crisi del Covid-19 porterà, entro la fine del 2021, fino a 150 milioni di persone al di sotto della soglia di povertà estrema, soglia attualmente fissata ad un 1 dollaro e 90 centesimi, equivalenti a poco più di 1 euro e 60 centesimi. Quindi, la pandemia azzererebbe i risultati ottenuti in più di vent’anni di progressi nella riduzione della povertà estrema nel mondo. La stima analizzata dalla Banca Mondiale parla di un numero di persone che oscilla tra gli 88 ed i 115 milioni che potrebbero trovarsi a vivere in condizioni di povertà estrema entro la fine del 2021 a causa della pandemia e della conseguente recessione economica. Le previsioni indicano che 8 su 10 “nuovi poveri” si trovano in Paesi a reddito medio.
Come riporta ABC News, citando il Poverty and Shared Prosperity Report, questa situazione porterebbe ad un aumento della percentuale di persone che versano in questo stato, dal 9,1% al 9,4%. La convergenza della pandemia con le pressioni del cambiamento climatico e dei conflitti rende impossibile il raggiungimento dell’obiettivo di porre fine alla povertà entro il 2030. Infatti, entro questa data, il tasso di povertà globale potrebbe aggirarsi intorno al 7%.
Bloomberg ha inteso sottolineare in particolare le parole del Presidente della Banca Mondiale, David Malpass, il quale ha affermato che per fare in modo che questa battuta d’arresto non si cronicizzi è necessario che i Paesi si preparino ad adottare un modello economico diverso nel post-Covid, consentendo al capitale, al lavoro, alle competenze e all’innovazione di avere spazio in nuove imprese e settori.
In Italia, come nel resto d’Europa, il numero dei contagi sta crescendo rapidamente. Questa impennata dei casi fa temere l’adozione di misure più severe e l’annuncio da parte dei diversi governi nazionali di nuovi lockdown. Se ciò dovesse accadere, le economie dei Paesi che hanno già subito una pesante battuta d’arresto nei primi mesi di quest’anno saranno nuovamente messe a dura prova. Dunque, il timore di un disastro sanitario dovuto ad una seconda ondata è accompagnato dalla certezza di forti ripercussioni al livello economico in caso di una nuova stretta da parte dei governi.
Stampa inglese
Adesso siamo giunti nel momento in cui è necessario comprendere profondamente le conseguenze di questa emergenza pandemica e, com’era prevedibile, le ripercussioni di lungo periodo saranno ancora più devastanti degli effetti immediati. In questo quadro si inserisce un Rapporto pubblicato di recente dalla Banca Mondiale che intende porre l’accento sugli scenari di povertà che il Covid-19 sta andando a delineare.
Il Rapporto contiene una stima delle persone che a causa della pandemia quest’anno scivoleranno in una condizione di povertà estrema: si tratta di una cifra che coinvolge tra gli 88 e i 115 milioni di persone – così spiega il Financial Times. E le regioni più colpite saranno l’Asia meridionale e l’Africa subsahariana. Carolina Sánchez-Páramo, una delle principali autrici, ha detto che molto probabilmente le persone che in passato erano fuggite dalla povertà ora potranno ricaderci e che, allo stesso tempo, diverse persone che non sono mai state afflitte da una condizione di questo tipo, potrebbero per la prima volta ritrovarcisi. Nel complesso, quasi il 7% della popolazione mondiale vivrà con meno di 1,90 dollari al giorno entro il 2030. E in pratica, i livelli di povertà globale subiranno il primo aumento significativo dopo il 1998, ponendo fine agli ultimi decenni di progressi. Tra il 2015 e il 2017 circa 52 milioni di persone nel mondo sono uscite dalla povertà ma, sempre secondo il Rapporto, questo andamento stava rallentando già da prima della pandemia.
The Guardian aggiunge che il mutamento di direzione riguardante il fenomeno di abbassamento della povertà, è stato e sarà alimentato da due fattori altrettanto importanti. Stiamo cioè parlando di crisi climatica e conflitti armati. Infatti, questi due fenomeni nell’ultimo periodo avevano fatto registrare una leggera inversione di tendenza, che diventerà appunto sempre più marcata con il passare del tempo, soprattutto alla luce dell’evento pandemico. Un insieme quindi di forze sottostanti e urto recente.
Stampa francese
Radio France Internationale asserisce che la soglia dell’estrema povertà verrà raggiunta nel 2021 da 150 milioni di persone. E tende a sottolineare che la parte più interessante del Rapporto è quella che fa emergere una ‘nuova categoria di persone povere’ rispetto alle epoche passate. Sostanzialmente, partendo dallo shock economico causato dal coronavirus e dal fatto che diversi Paesi ricchi a reddito medio hanno visto i propri bilanci economici scendere a picco nel giro di pochi mesi, si è creata una classe di individui poveri del tutto peculiare. In altre parole, si tratta di persone più istruite, che vivono nei centri urbani e che lavorano nel settore informale. E finiscono in questa situazione, perché quando perdono il lavoro, non hanno risparmi e non possono accedere al credito.
Le Monde dichiara che nella seconda metà dell’anno, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro ha previsto la distruzione di 195 milioni di posti di lavoro, e proprio su questo dato la Banca Mondiale ha affermato che molti Paesi sperimenteranno una caduta dei redditi da lavoro di una entità mai osservata prima – tenendo conto anche del collasso dell’economia. La povertà però non riguarda solo il reddito; bisogna altresì valutare la scossa violenta che la crisi sanitaria ha esercitato sulla vita quotidiana e sull’accesso ai servizi pubblici. Inoltre, la vulnerabilità dei sistemi sanitari potrebbe aumentare la mortalità infantile del 45%. Si tratta dunque, di dati estremamente preoccupanti.
Chiara Aveni e Gaia Natarelli
Fonti
COVID-19 to Add as Many as 150 Million Extreme Poor by 2021, disponibile su https://www.worldbank.org/en/news/press-release/2020/10/07/covid-19-to-add-as-many-as-150-million-extreme-poor-by-2021, consultato il 10/10/2020
The pandemic could push 150 million more people worldwide into ‘extreme poverty’ disponibile su https://edition.cnn.com/2020/10/07/economy/global-poverty-rate-coronavirus/index.html, consultato il 10/10/2020
150 million people set to fall into ‘extreme poverty’ due to COVID pandemic, World Bank warns, disponibile su https://abcnews.go.com/International/150-million-people-set-fall-extreme-poverty-due/story?id=73497257, consultato il 10/10/2020
Covid-19 Fuels World’s First Rise in Extreme Poverty Since 1990s, disponibile su https://www.bloomberg.com/news/articles/2020-10-07/covid-19-fuels-world-s-first-rise-in-extreme-poverty-since-1990s, consultato il 10/10/2020
Covid-19 will push millions in middle-income nations into poverty, warns World Bank disponibile su https://www.ft.com/content/2a41fa8b-e5d1-4102-b14f-7ec5820a5d7d, consultato il 10/10/2020
Further 150m people face extreme poverty by 2020, warns World Bank disponibile su https://www.theguardian.com/business/2020/oct/07/further-150m-people-face-extreme-poverty-by-2022-world-bank-covid-19-climate-coronavirus, consultato il 10/10/2020
Covid-19 impact ‘will throw up to 150 million people into extreme poverty’ disponibile su https://www.rfi.fr/en/economy/20201007-covid-19-impact-will-throw-up-to-150-million-people-into-extreme-poverty-world-bank-reversals-of-fortune, consultato il 10/10/2020
La pandémie de Covid-19 va faire basculer jusqu’à 150 millions de personnes dans l’extrême pauvreté disponbile su https://www.lemonde.fr/economie/article/2020/10/07/le-covid-19-va-faire-exploser-la-pauvrete-dans-le-monde_6055166_3234.html, consultato il 10/10/2020