CHI SONO

Sono Barbara Bartoli, ho 47 anni, sono di Trieste ma vivo a Roma. Ho una bambina di 8 anni che si chiama Maria e sono felicemente sposata.

Sono un’esperta di marketing e comunicazione, idealista e visionaria perché credo fermamente che ogni persona, azienda, associazione, istituzione abbia il dovere di rendere il mondo un posto migliore.

IL MIO PERCORSO

Professionalmente non nasco come docente e non sono cresciuta nel mondo accademico, bensì ho sempre lavorato in diverse realtà nell’ambito del marketing e della comunicazione: prima nel digital advertising – Virgilio il primo portale italiano, correva l’anno 2000, poi nel mondo delle ricerche di mercato qualitative internazionali – Synovate Censydiam, oggi parte del gruppo Ipsos, poi in aziende multinazionali del largo consumo – Unilever, Algida), fino ad approdare in Amnesty International come Direttore Crescita e Innovazione.

Le mie esperienze, prima nel mondo profit e poi nel mondo del non profit, mi hanno permesso di raggiungere la consapevolezza che il marketing e la comunicazione, lavorando sui bisogni delle persone, hanno una grande responsabilità etica, quella non solo di generare profitto, ma anche quella di produrre sensibilizzazione, consapevolezza, cambiamento, impatto sulla collettività per un futuro migliore.

Oggi sono una consulente indipendente e mi occupo di Innovazione e Brand Activism in una società che si chiama Purpose House.

Cosa faccio? Studiando i trend, i bisogni delle persone e della società supporto aziende, organizzazioni, associazioni per incentivarle ad andare oltre mere logiche di business, individuando e lavorando sul proprio scopo sociale con l’obiettivo di produrre azioni incentrate sul raggiungimento del bene comune, nel rispetto e nella promozione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, concordati dagli Stati membri delle Nazioni Unite nell’ambito dell’Agenda Globale 2030.

UNINT PER ME

Sono docente del corso di International Brand Management che ha l’obiettivo di formare gli studenti sulle logiche e sulle best practices di marchi internazionali sia del mondo profit che del non profit facendo intervenire esperti di settore e giornalisti.

Ho una modalità d’interazione con gli studenti molto partecipativa: nelle mie lezioni racconto esperienze vissute, casi e accadimenti aziendali sia di successo che di fallimento.

Penso, infatti, che concentrarsi solo su storie di successo possa creare distanza e scoraggiare chi ti ascolta, per questo io racconto esperienze vissute, i miei successi, ma anche i miei insuccessi. A volte sono soprattutto le difficoltà, le sfide, gli errori a rimanere più impressi e vivi negli studenti. Quindi, raccontare le dinamiche del mondo del lavoro, la gestione dei conflitti e l’importanza di lavorare sulle soft skills e sull’assertività per raggiungere i propri obiettivi, è un buon modo per guidare e ispirare i giovani.

Cosa chiedo a loro? Li invito a mettersi in gioco, a esporsi, a uscire dalla loro comfort zone, perché credo fortemente nel valore dell’apprendimento attraverso l’esperienza.

L’insegnamento alla UNINT significa avere modo di “GIVE BACK”, ovvero di restituire ai ragazzi, il significato e il valore del mondo lavorativo, le dinamiche interpersonali, le sfide a cui saranno esposti per prepararli ad essere professionisti di valore di domani.

IN COSA CREDO E SU COSA DEDICO TUTTA ME STESSA

Credo nelle persone, nelle capacità e unicità individuali e nell’importanza di valorizzarle al meglio per individuare il proprio scopo nella vita, il sogno da realizzare ed il percorso da fare per raggiungerlo.

Gli studenti della UNINT, ma anche di altre facoltà in cui insegno, sono didatticamente preparati, concentrati e incentivati a dare il meglio di sé. Tuttavia, quando la domanda si sposta dai risultati universitari al chi voglio essere e cosa voglio diventare, emergono dubbi, paure, incertezze, sfiducia nel sistema.

Quindi il lavoro che faccio, all’interno del mio corso, è passare dal marketing del profit, al marketing sociale fino ad arrivare al personal branding & personal storytelling attraverso l’individuazione del proprio scopo.

Per portare avanti quest’obiettivo, a fine corso, oltre al project work, invito gli studenti a partecipare ad un workshop dal titolo IO SONO, IO POSSO.

È una lezione esperienziale di #PERSONALBRANDING che unisce la meditazione kundalini alla scrittura creativa finalizzata  allo storytelling personale grazie all’individuazione del proprio scopo, il #personalpurpose.

L’output della sessione viene, poi, usato per arricchire di unicità e purpose il profilo LINKEDIN, perché le aziende, oggi, non cercano solo brillanti studenti, ma persone con sogni e ambizioni capaci di cambiare il mondo.

Curioso/a? Il prossimo workshop IO SONO IO POSSO sarà venerdì 24 aprile alle ore 15.00.

Scopri di più al seguente link.