Mi chiamo Alessia e mi trovo nell’anticamera del “laboratorio dei sogni” di ogni studente, dove il mio compito è quello di mostrare la mappa del percorso formativo ai temerari che intendono intraprenderla.

Cosa ti piace di più del tuo lavoro?        

Sicuramente il fatto di relazionarmi con tantissime persone, poiché la relazione con l’altro è proprio l’elemento che più mi contraddistingue, la cosa che più amo, perché credo che ci si arricchisca molto e che ogni tipo di incontro non sia mai né casuale, né tantomeno inutile e che non ci lasci mai come ci ha trovato.

Come ti descriveresti?

In equilibrio tra una forte emotività, mio tratto distintivo, e una razionalità che cerca di porvi freno. Penso però che le emozioni siano una delle cose più importanti nella vita, perché ci permettono di entrare in contatto con noi stessi e con gli altri, e ritengo fondamentale imparare a riconoscerle e ad esprimerle.

Quello che sei oggi rispecchia, almeno in parte, quello che avresti voluto essere?

Diciamo che non credo di essere arrivata ad un traguardo finale ma di essere ancora in cammino. Penso di aver fatto molti passi verso il raggiungimento dei miei sogni ed obiettivi, sia personali che professionali, ma credo anche che ci ancora spazio per crescere.

A chi si chiede “riuscirò a diventare ciò che desidero?”, cosa risponderesti?

Secondo me, la risposta a questa domanda è che non c’è risposta, ma c’è la possibilità per ognuno che i propri sogni vadano ad aderire alla realtà e che quindi ci si possa costruire una realtà il più vicino possibile ai propri sogni, magari non come ci eravamo immaginati, o magari sotto altre forme, perché anche i sogni evolvono come noi stessi cambiamo nel tempo della nostra storia.

Alessia Antonucci