Presentazioni Ilaria e Giulia

Popolo UNINT (e non),
mi chiamo Ilaria, ho 23 anni, sono la responsabile di questa meravigliosa iniziativa chiamata UNINTBlog e scrivere questa presentazione non è così semplice come pensavo.
Frequento il secondo anno di LM-37 – Lingue per la Comunicazione Interculturale e la Didattica -, parlo cinque lingue (più due dialetti), ho una folle passione per la Spagna, il mio animale preferito è il cane e credo che, se potessi scegliere un posto in cui rifugiarmi, sceglierei sempre la terrazza di casa di mia nonna al mare.
Sono nata e cresciuta in Piemonte, in un paesino alla porta delle magnifiche Langhe (sede di buon vino, Nutella e tartufi), ma ho origini della Calabria, regione alla quale sono profondamente affezionata e alla quale dedico tutto il tempo possibile durante le mie vacanze estive (e anche in qualche altra sporadica occasione).
Sono una persona tendenzialmente curiosa, motivo per cui ho scelto di studiare le lingue straniere: non mi ritengo una cittadina del mondo (anzi, son ben contenta delle mie origini e della mia patria), ma sì penso che il nostro pianeta nasconda così tanto da scoprire, ascoltare e inventare, che temo che una vita sola non mi basti.
Il mio vanto è la mia famiglia: oltre a mamma, papà e Letizia (il mio cane e mia #MediaNaranja), questa è composta anche da tutti coloro che ho avuto l’onore e il privilegio di incontrare durante i miei percorsi in giro per il mondo e grazie ai quali sono diventata la persona che sono oggi.
Ho preso parte all’UNINTBlog esattamente martedì 8 ottobre 2019: la mia avventura è iniziata decisamente per gioco e con lo scopo di conoscere quanta più gente possibile visto il mio trasferimento in capitale (prima ho frequentato l’Università degli Studi di Torino, città nella quale vivevo). L’idea era quella di raccontare gli Erasmus del nostro Ateneo, cercando di capire con loro che cosa volesse dire veramente trascorrere un’esperienza del genere. Nacque, così, #MondayAbroad, il mio primo “pargolo” targato UNINT. In realtà, vivevo nella malinconia del mio Erasmus, svoltosi a Murcia (Spagna) da settembre 2018 a febbraio 2019: avete presente quando vorreste rivivere all’infinito un momento della vostra vita talmente tanto vi è piaciuto? Benissimo, uno dei momenti che all’epoca avrei rivissuto all’infinito, era una permanenza estera durata cinque bellissimi mesi.
Col senno di poi, anche a causa della pandemia che abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo, ho imparato che la vita non è solo ricordi (e meno male!).
Vedo l’UNINTBlog come veramente un’opportunità incredibile per crescere, conoscersi e conoscere, ma partecipo anche ad altre iniziative dell’Università, come l’Aperilingua (venite a trovarmi al “tavolo” di spagnolo, por favor) e la squadra femminile di Calcio a 5 (non perché io sappia giocare… diciamo che mi diverto a correre senza capire dove devo andare).
Ora vi devo abbandonare: ho una tesi da scrivere, due materie da studiare e un Blog da gestire (oltre a una vita da vivere)!

Un besito,
Ily



Care lettrici e cari lettori,

approfitto di questo piccolo articolo per raccontarvi qualcosa in più di me.
Mi chiamo Giulia, ho 24 anni e frequento il corso di Laurea Magistrale di Investigazione, criminalità e sicurezza internazionale. Mi sono trasferita da Alpignano (in provincia di Torino) a Roma quest’anno, scendendo dalle fredde montagne del nord (fredde soprattutto per chi non è abituato) e cercando un po’ di sole nella caotica capitale. Come potete immaginare, non è stata una scelta semplice da fare: non tanto per l’abbandono del “nido materno”, quanto per la paura che il Covid potesse compromettere il mio percorso di emancipazione. In tutta sincerità, questa pandemia pone costantemente dei limiti e nega la possibilità di fare molte attività che per un universitario sono quotidiane. Più di tutto mi manca uscire da lezione e poter dire “andiamo a farci uno spritz?”. Frase che, ogni tanto, qualcuno dice comunque, nascondendo l’orologio che segna le 15.00 del pomeriggio. Detto ciò, ho anche capito che gli ostacoli possono essere superati in molti modi. La questione dello spritz io l’ho risolta con i miei coinquilini e qualche amica, a casa, con una bottiglia di vino bianco.
Nei periodi di “zona gialla” sono addirittura riuscita a fare qualche gita fuori porta. Ho scoperto quanto è bello il mare di inverno, quando non c’è nessuno e le spiagge immense sono percorse solo da qualche padrone con il cane o da qualcuno che fa jogging. Per molti di voi sarà una banalità, ma noi in Piemonte il mare non lo vediamo molto spesso, ve lo assicuro. Casa mia è circondata da meravigliose montagne, spesso innevate, e da grandi boschi. Mi ci è voluto un po’ ad abituarmi a questa mancanza paesaggistica: è davvero strano affacciarmi alla finestra e non vedere qualcosa che per me è quasi scontato che ci debba essere.
Nell’UNINTBlog ho trovato una valvola di sfogo e nella rubrica #MondayAbroad un modo alternativo per viaggiare. Sin da piccola ho sempre viaggiato molto e le circostanze attuali non me lo permettono più, quindi colmo tutto ciò scrivendo di viaggi, spesso fatti da altre persone. Mi piace sentir parlare gli altri dei posti che hanno visto, delle culture che hanno scoperto, dei cibi “strani” che hanno assaggiato. Attraverso le loro parole è come se in piccola parte fossi stata presente anche io e spero che il mio riportare i loro racconti possa far viaggiare anche un po’ voi.

Giulia Giacomino