Il Mausoleo di Affile: quando l’ideologia da reality è più importante della Storia

Caro Presidente Nicola Zingaretti, mi chiamo Igiaba Scego, sono una scrittrice, figlia di somali e nata in Italia. Sono una della cosiddetta seconda generazione. Una donna che si sente orgogliosamente somala, italiana, romana e mogadisciana. Le scrivo perchè l’11 agosto 2012 ad Affile, un piccolo comune in provincia di Roma, è stato inaugurato un “sacrario” militare al gerarca fascista Rodolfo Graziani. […] Rodolfo Graziani, come sa, fu tra i più feroci gerarchi che il fascismo abbia mai avuto. Si macchiò di crimini di guerra inenarrabili in Cirenaica ed Etiopia; basta ricordare la strage di diaconi di Debra Libanos e l’uso indiscriminato durante la guerra coloniale del ’36 di gas proibiti dalle convenzioni internazionali. […] La Commissione delle Nazioni Unite per i crimini di guerra lo collocò naturalmente al primo posto. Il monumento a Rodolfo Graziani è quindi un paradosso tragico, una macchia per la nostra democrazia, un’offesa per la nostra Costituzione nata dalla lotta antifascista.

Così scrisse Igiaba Scego, autrice italo-somala, in occasione dell’inaugurazione del Mausoleo di Affile nel 2012 dedicato a Rodolfo Graziani, gerarca fascista e ministro della Difesa nella Repubblica sociale italiana. Graziani fu tra gli esponenti politici del fascismo ad essere maggiormente coinvolto nella storia coloniale italiana sia nella fase di riconquista libica tra il 1921 e il 1931, sia nella Guerra d’Etiopia e nella repressione della guerriglia abissina. Governatore della Cirenaica tra il 1930 e il 1931 e viceré d’Etiopia tra il 1935 e il 1936, ribattezzato nell’opinione comune “macellaio del Fezzan” in riferimento alle brutalità della campagna libica. Nel dopoguerra fu poi inserito dalla Commissione delle Nazioni Unite per i crimini di guerra con particolare riferimento alla repressione etiope; mancò però un processo e venne negata l’estradizione in Etiopia, prediligendo una condanna a 19 anni di carcere per collaborazionismo.

Nel capitolo conclusivo dell’opera Roma negata (2014) di Scego, l’autrice ripercorre dunque le vicende relative al Mausoleo e racconta la visita sul sito in occasione della celebrazione del 25 Aprile del 2013. Dai racconti dell’autrice emerge il clima di amnesia selettiva verso i crimini di guerra e il desiderio, condiviso tanto dal alcuni cittadini quanto dal sindaco, di commemorare Graziani in qualità di cittadino affilano degno di nota e nazionalmente conosciuto.

In merito a questa prospettiva è interessante sottolineare come in questo processo di rimozione storica risulti determinante il ruolo giocato dalla fama, spesso in grado di offuscare, come in questo caso, anche il ricordo di crimini di guerra. Come riportato da Wu Ming, infatti, il sindaco Viri affermò nei comunicati della giunta prima della definitiva condanna del 2015 di aver voluto onorare Graziani in quanto «uno dei personaggi più illustri di Affile», e poiché il nome del Maresciallo/Macellaio d’Italia che trascorse parte della propria infanzia e giovinezza ad Affile rese celebre il piccolo comune della Valle dell’Aniene.

Tale riflessione pone centralmente il grado di celebrità e di fama nella costruzione di un personaggio, sia nei suoi meriti sia nei suoi crimini; per Wu Ming, infatti, la costruzione del Mausolei di Affile è motivata da una «ideologia da reality» per cui l’importante è che uno diventi famoso, non importa per quale motivo.

Nella medesima relazione della giunta il sindaco dichiarò anche che «Graziani non fu un criminale di guerra, tanto è vero che non fu condannato a Norimberga». La mancanza di un vero e proprio processo e di una Norimberga italiana ha rappresentato infatti – e continua a rappresentare a distanza di decenni – un punto di forza per i miti sul colonialismo italiano; nessun italiano fu infatti condannato a Norimberga e le pene del grande processo riguardarono unicamente criminali di guerra tedeschi.

Evelyn De Luca

FONTI:
Nicola Zingaretti: no al monumento per ricordare un criminale di guerra fascista, stragista del colonialismo. #25aprile, disponibile su https://www.change.org/p/nicola-zingaretti-no-al-monumento-per-ricordare-un-criminale-di-guerra-fascista-stragista-del-colonialismo-25aprile, consultato il 12/11/20.
Per la foto: https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15_aprile_23/affile-regione-revoca-finanziamento-mausoleo-rodolfo-graziani-7af0a1b8-e9b0-11e4-8a77-30fcce419003_foto_zoom_big.shtml