Canoa

La canoa, ma anche l’attività ad essa collegata, mi ha sempre sostenuto, aiutato ad affrontare situazioni e momenti difficili. La parola canoa sprigiona dentro di me spensieratezza, senso di libertà nel pensiero e nell’immaginazione, mi permette inoltre di sentirmi leggero proprio come è la canoa, che galleggia sulla superfice dell’acqua.
La parola canoa è anche in grado di suscitarmi simultaneamente emozioni contrastanti come felicità, gioia, benessere, coraggio, capaci di farmi affrontare qualsiasi ostacolo, ma anche paura, paura proprio di questi ostacoli e delle sfide che il futuro mi preserverà. Posso paragonare questo insieme di emozioni a quando si affronta una rapida e si è sommersi parallelamente dall’euforia dell’adrenalina e dalla paura di non superare questa sfida.

Luca Marzi

Equilibrio

Sono dell’idea che “equilibro” sia la parola che in assoluto significa di più per me.
Questa mi ha sempre evocato, e sempre evocherà, immagini macchiate del mio passato.
Da ragazzina tendevo a pensare troppo o troppo poco, dare tutto o niente, essere travolta dalle emozioni o non provare nulla: più che camminare su un filo come un funambolo, mi sentivo come un tachimetro di un pilota in gara, da 0 a 100, senza vie di mezzo.
Da ragazzina vivevo questa situazione in maniera più ingenua rispetto ad ora.
Per raggiungere questo quasi utopico obbiettivo cominciai persino a pensare che il mio equilibrio dovesse derivare da un qualcosa esterno a me o semplicemente che non ne fossi all’altezza.
Con il tempo sono riuscita a stabilire il mio di equilibrio; a camminare sul filo e non aver paura di essere sbilanciata.

Rebecca Hanozet