La scelta di approfondire lo studio delle lingue scaturisce da un legame con il Brasile. Sono entrata in contatto con la cultura brasiliana sin dall’età di 4 anni in quanto mio padre è originario di San Paolo del Brasile, dunque ho viaggiato tra l’America e l’Europa spessissimo. Mi ha sempre incuriosito tutto ciò che riguardasse la conoscenza delle varie culture nel mondo. Gli insegnamenti acquisiti dal liceo classico mi hanno permesso di venire a conoscenza dell’esistenza di un cosmopolitismo che fondasse le proprie radici nel mondo classico, assorbendo (da esso) l’idea che siamo “dei nani sulle spalle dei giganti” rapportandomi dunque ai classici sempre con curiosità e voglia di imparare.
Ritengo che lo studio delle lingue, e conseguentemente delle culture ad esse correlate, sia una sorta di trampolino di lancio per poter scambiare cultura e conoscenza con altri popoli di cui si studia la lingua, gli usi e i costumi, così da poter dare un contributo proprio (“cogito ergo sum” o il discorso sulla maieutica socratico) al mondo.
Ritengo infine che l’apertura mentale e la conoscenza di altre culture con le quali veniamo in contatto sia fondamentale per arginare l’indifferenza verso i problemi che affliggono le varie etnie nei loro paesi di origine e conseguentemente l’indifferenza culturale. Questo proposito si raggiunge rafforzando i rapporti tra i popoli così da evitare (possibilmente) guerre, poiché laddove c’è ignoranza e voglia di predominare l’uno sull’altro senza un dialogo e guidati dalla mera violenza, quello che si ottiene è proprio l’eliminazione di un popolo e conseguentemente la sua cultura.
È proprio la storia che ci insegna che tramite lo scambio e il contatto con nuove culture e popolazioni è possibile ampliare i propri confini economici (come il commercio delle spezie, la Via della Seta nella storia) e sociali (istituzione degli organi dell’ONU come la FAO, la UNHCR per lottare contro la fame nel mondo, i crimini di guerra e promuovere gli aiuti umanitari). Infatti è grazie alla conoscenza delle culture e alla non indifferenza che si è arrivati all’istituzione di tali organi per garantire la pace tra i popoli che condividono con noi questo fantastico pianeta chiamato Terra.
Clara Leone