A partire dalla notizia uscita qualche giorno fa sulla netta somiglianza e omonimia che lega l’attrice newyorkese Anna Hathaway e suo marito Adam Shulman alla figura di William Shakespeare e di sua moglie, sembra che i due amanti del ‘600 sarebbero legati da una teoria ovviamente non confermata che li vede come due viaggiatori nel tempo, per via della eco lasciata dal loro grande amore.
Perché non ricordare qualche curiosità su questo grande poeta del ‘600? William Shakespeare è uno dei drammaturghi più amati di tutti i tempi e degli scrittori più celebri della cultura occidentale.
Lo sapevi che..?
Le sue opere sono state trasposte in 360 versioni cinematografiche piuttosto fedeli, e in 63 versioni liberamente ispirate. Senza contare tutti i film indipendenti e le parodie diffuse ovunque.
Si racconta che i genitori e i figli di Shakespeare fossero analfabeti. Con tutta probabilità nessuno dei suoi parenti sapeva tantomeno leggere o scrivere, mentre William frequentò le scuole a Stratford.
Shakespeare sposò a 18 anni una donna più grande di lui di 8 anni, Anne Hathaway appunto, che era incinta di tre mesi. Tre anni dopo nacquero i gemelli Hamnet e Judith.
La morte dei suoi figli e dei suoi nipoti senza figli ha portato all’estinzione del suo albero genealogico.
Probabilmente Shakespeare non si scrive così. Secondo le fonti del tempo ci sono oltre 80 modi diversi di scrivere Shakespeare, da “Shappere” a “Shaxberd”. Nessuna della sei firme che si conservano fino ad oggi possiamo ritrovare il cognome scritto così come lo conosciamo oggi. Infatti si firmò “Shakespe”, “Shakspe”, “Shakspere”,“Shakespear” “Willm Shakp,” “Willm Shakspere” and “William Shakspeare”.
Inventò ben 1700 parole ed espressioni: un vero creatore e ampliatore di vocabolario, creò nuove locuzioni come fashionable”, “eyeball” , “wild goose chase”, “swag” etc, entrate nel linguaggio comune, oltre a molte espressioni popolari come “non è tutto oro quello che luccica” oppure “ molto rumore per nulla”, alcune delle quali sono anche dei titoli di commedie.
Si pensa che possa avere delle origini italiane: il suo vero nome era forse Guglielmo Spaccalancia, figlio di una nobildonna siciliana e perseguitato a causa della religione calvinista. A sostegno di questa tesi c’è infatti l’amore di Shakespeare per l’Italia, l’ambientazione di molte sue opere e la conoscenza non solo del teatro italiano ma anche della sua lingua.