Zanzara, moustique o mosquito?

Buon lunedì lettori e lettrici!

Oggi voglio parlarvi di uno degli insetti che crea più fastidio in estate ma quest’anno la sua presenza si è fatta sentire anche oltre i mesi più caldi.

La zanzara appartiene alla famiglia dei culicidi e nello specifico all’ordine dei ditteri. Ne esistono un migliaio di specie diffuse in tutto il mondo, soprattutto nelle zone tropicali e subtropicali, le cui femmine possono trasmettere gravi malattie come la malaria, la febbre gialla e la dengue. Il termine nel corso del tempo ha assunto anche un senso figurato; infatti, si usa per indicare una persona molesta o fastidiosa.
Nelle altre lingue si parla di mosquito, per l’inglese, lo spagnolo e il portoghese, moustique per il francese. Vi siete mai chiesti perché in italiano si è scelto un termine totalmente differente? La risposta si trova nell’etimologia!

In francese il termine “moustique” viene ripreso dallo spagnolo “mosquito”. La base da cui partire sarebbe il diminutivo di “mosca” (sp.) in francese “mouche” che a sua volta deriva dal latino musca. Per quanto riguarda il suffisso “tique”, si tratta di una forma che secondo il Trésor de la langue francaise, forse è stata influenzata dalla parola “tique”, un termine che deriva dalla metatesi della forma antica “mousquitte” risalente al XVII secolo. Anche nella lingua francese, a partire dal XX secolo, la parola assume un senso figurato: “persone di piccola taglia che sono sempre in movimento, piene di cose da fare”. Nel 1963 la Disney si è ispirata a quest’ultimo per il soprannome del giovane re Arthur soprannominato dai compagni “Moustique” in “Merlin l’Enchanteur”.

In spagnolo, la parola “mosquito” letteralmente “piccola mosca” viene identificata come diminutivo di “mosco” dal latino “musca” a cui si aggiunge il suffisso diminutivo -ito, sempre dal latino -itus. Si tratta di un termine castigliano di origine medievale che Antonio Nebrija include nel suo dizionario spagnolo-latino del 1495.  Anche in questo caso possiamo parlare di senso figurato: “persona indiscreta che si intromette quando non viene presa in considerazione”.

L’inglese prende in prestito dallo spagnolo il termine “mosquito” che viene attestato a partire dal XVI secolo e sembra che l’utilizzo della parola sia di origine nordamericana.

Per quanto riguarda l’italiano, invece, si cambia completamente direzione. Il termine deriva dal tardo latino “zinzāla” che rappresenta una voce onomatopeica ricorrente già in glosse del VII secolo, derivato dal verbo “zinziare”. Infatti, come attesta anche il dizionario etimologico online, si tratta di una voce imitante il ronzio che fa questo animaletto volando.

E voi lo sapevate?

Marianna Ciofani

Fonti:
https://www.treccani.it/vocabolario/zanzara/

https://www.lefigaro.fr/langue-francaise/expressions-francaises/2018/05/13/37003-20180513ARTFIG00022-d-o-vient-le-mot-moustique.php#:~:text=Emprunt%C3%A9%20%C3%A0%20l’espagnol%2C%20le,latin%20musca%2C%20%C2%ABmouche%C2%BB.

http://etimologias.dechile.net/?mosquito

https://mda.maryland.gov/plants-pests/Pages/mosquito_information.aspx

https://www.etimo.it/?term=zanzara