
Il termine movida, utilizzato sia in spagnolo sia in italiano per riferirsi alla “vita notturna”, deriva da un movimento culturale, sociale e artistico spagnolo sviluppatosi durante gli anni Ottanta nel periodo di transizione dalla dittatura Franchista alla Monarchia costituzionale a Madrid.
Nella capitale spagnola, sempre più giovani si riversavano in strada e nelle piazze al grido di Madrid nunca duerme (Madrid non dorme mai) e Esta noche todo el mundo a la calle (Questa notte tutti fuori). Questo movimento, infatti, rappresentò la prima forma di apertura della Spagna verso la modernità e le culture fino ad allora considerate alternative.
Le idee trovavano vita nella rivista indipendente La Luna, dove i giovani avevano finalmente, dopo anni di censure, la possibilità di potersi esprimere liberamente. Il luogo simbolo della Movida fu invece il locale Rock-Ola in calle Padre Xifré: qui venivano organizzati concerti di gruppi emergenti provenienti dalla controcultura giovanile spagnola. Esponenti di tale movimento furono, tra gli altri, Joaquín Sabina (musica), Alberto García Alix (fotografia) e Pedro Almodóvar (cinema).