Post da milioni di visualizzazioni, follower scatenati ed esperimenti su Snapchat. Il primo ministro del Canada, Justin Trudeau, è ormai l’indiscussa star del web. Una viralità rincorsa per la necessità, sempre più evidente tra i politici, di essere notiziabili 24 ore su 24.
Simpatico. Carismatico. Al primo posto tra i leader più sexy del mondo, secondo Vogue, e tra quelli più stilosi. Ma soprattutto: virale. Per Justin Trudeau, 43 anni, dal 5 novembre 2016 premier del Canada, ogni frase, parola o scatto è sinonimo di clic. Trudeau in posa con due cuccioli di panda. Trudeau che si dichiara «orgogliosamente femminista» o che fa campagna per il Gay Pride di Toronto. Trudeau che, compito e rilassato, spiega a una platea di giornalisti cosa sono e come funzionano i computer quantistici. È ormai un caso (anche) social. E se il termine «Trudeaumania» esiste dai tempi di suo padre, l’ex primo ministro Pierre Trudeau, icona di stile anni Settanta, celebre tra l’altro per aver avuto love story con Barbra Streisand, Margot Kidder e Kim Cattrall, per Justin la consacrazione è arrivata dal web.
Il New York Times ha parlato di lui come «digital star», «un leader impegnato a dimostrare di essere il miglior Justin al mondo dopo Bieber», ha scritto l’Independent.
Maestro di snowboard, appassionato boxeur, Trudeau si è fatto fotografare mentre solleva il figlio con una mano sola o mentre si cimenta nella posizione del pavone, in bilico sulla sua scrivania. Una prova, quest’ultima, diventata virale anche grazie a centinaia di migliaia di persone che hanno provato a ripeterla nei loro uffici e poi postando i propri tentativi online.