Tutti almeno una volta nella loro vita avranno assaggiato il celebre tè verde marocchino, la bevanda nazionale del paese importata dagli inglesi nell’Ottocento, ma quanti di voi conoscono la tradizionale cerimonia con la quale viene preparato?
Innanzitutto, è un simbolo di cordialità e ospitalità ormai largamente diffuso in tutto il Marocco. La sua preparazione è uno dei compiti del padrone di casa o, in sua assenza, della persona più anziana e può essere bevuto a ogni ora della giornata. Generalmente viene portata la tipica teiera su un vassoio con dei piccoli bicchierini decorati e un mazzetto di menta.
Mentre le foglie di tè vengono accuratamente lavate nella teiera per togliere le impurità con un gesto circolare e poi aggiunta l’acqua calda. Una volta pronto, viene versato dall’alto per permetterne l’ossigenazione e aggiunte le foglie di menta.
Le foglie continuano a restare in infusione per tutto il tempo, cosa che ne aumenterà man mano l’intensità. Da qui un detto marocchino: “Il primo bicchiere è zuccherato come la vita, il secondo dolce come l’amore e il terzo amaro come la morte”.
Infine, si pensi che porti sfortuna rifiutare una tazza di tè, almeno che non se ne siano bevute già tre.