Milton Glaser e il logo simbolico di NY
Il 26 giugno scorso è venuto a mancare uno tra i più grandi grafici dell’era contemporanea, Milton Glaser. Egli è noto soprattutto per aver disegnato il famoso logo di New York, presente su tutti i souvenir e diffusosi in tutto il mondo. Non tutti conoscono questo grande artista, dunque scopriamo insieme chi è e come mai è così importante ricordarlo.
La storia di Milton Glaser
Milton Glaser, nasce nel 1929 da genitori ebrei e ungheresi. In seguito ai suoi studi presso l’Università di Manhattan, la Cooper Union, si iscrive all’Accademia delle Belle Arti a Bologna, grazie a una borsa di studio. Lì viene influenzato da esponenti dell’arte italiana come Piero della Francesca e Giorgio Morandi. Il designer statunitense emergeva per la sua semplicità, originalità, ma soprattutto era dotato di un grande potere, quello di ottenere risultati grafici di grande qualità in un’epoca in cui si disegnava a mano senza l’ausilio di strumenti informatici. Nel 2009, il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama lo premia donandogli la National Medal of Arts, onore artistico più alto che si possa ricevere. Muore il 26 giugno 2020 giorno del suo 91° compleanno.
NY e il suo logo immortale
All’inizio degli anni Settanta, New York era in bancarotta, non era un periodo facile per la Grande Mela anche per il tasso alto di criminalità che vi era e poiché servivano soldi, il Dipartimento del Commercio di New York capì che il modo migliore per risollevare la città dalla crisi e conferirle una buona immagine era attraverso il turismo. L’agenzia pubblicitaria Wells Rich Greenefu assunta e a lei si deve l’idea del logo “I love New York” su cui si sarebbe costruita l’intera campagna pubblicitaria. Questa campagna riuscì a salvare New York dalla crisi che la stava travolgendo. Nel 1977, Mary Welles Lawrence, fondatrice dell’agenzia Wells Rich Greene, affidò a Milton Glaser il compito di disegnare il logo della campagna pubblicitaria e lui accettò, ignaro che quel logo sarebbe diventato famoso, ma anche immortale e dal quale tutti avrebbero preso ispirazione.
Dove gli venne l’idea?
Su un taxi. Ebbene sì, anche le grandi idee arrivano quando meno te lo aspetti. Mentre si stava recando al suo studio di lavoro, mise da parte la sua prima idea, ovvero la scritta “I love New York” realizzata in due losanghe e prese un pezzo di carta, un pennarello rosso e ridisegnò il logo definitivo, composto da 4 simboli che Glaser spiega in questo modo:
«È un po’ complicato. “I” è una parola. “♥” è il simbolo di un’emozione. “NY” sono le iniziali di un posto. Ci sono quindi sono tre trasformazioni. Devi usare un po’ il cervello per tradurlo, anche se una volta che lo fai, è ovvio, e non c’è nessuno che non riesca a capirlo. Ma l’attività del cervello è in parte responsabile per la sua resistenza nel tempo».
In seguito all’attacco terroristico alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001, Glaser aggiunse al logo le parole “More Than Ever” (trad. più che mai).
Quel logo è diventato più di un semplice mezzo per promuovere la città e risollevarla da tempi bui, è diventato un simbolo, un’emozione, un messaggio chiaro, un forte elemento culturale di appartenenza.
A dimostrazione del fatto che questo logo, i cui diritti appartengono all’Empire State Development, abbia riscontrato un enorme successo dagli anni 70 a oggi, è il profitto annuo che genera, che è di oltre 1 milione di dollari annui.
Different country different sound
Rosita Luglietto