El Día de la Hispanidad
Nella giornata dello scorso lunedì avrete sicuramente notato su social come Instagram, Twitter o Facebook tantissimi hashtag interessanti che parlavano del Día de la Hispanidad. Ma cosa si festeggia veramente in questo giorno, come si festeggia e perché? Cosa succede in Spagna?
Ogni 12 ottobre il cielo di Madrid si tinge dei colori della bandiera spagnola, i musei statali sono tutti eccezionalmente aperti, gli aerei militari solcano lo stesso cielo mentre i viali della capitale sono gremiti di persone che si accalcano per ammirare la parata militare alla quale partecipano le massime cariche del paese. Questi sono i festeggiamenti che ricorrono in questa giornata così particolare ogni anno. Sono festeggiamenti regolati dalla legge del 1987 n. 18, che si verificano in occasione della festa nazionale spagnola, festa dedicata all’orgoglio spagnolo. Questa ricorrenza, considerata una delle più importanti in Spagna, rivendica l’ispanità nei suoi vari aspetti, tanto linguistici quanto culturali. Ma perché si festeggia proprio il 12 ottobre?
Facendo un passo indietro scopriamo che è una giornata in ricordo della scoperta dell’America, evento che fu per la Spagna motivo di contatto tra il Nuovo e il Vecchio Mondo e che diede inizio alla colonizzazione delle nuove terre. Il 12 ottobre del 1492, infatti, Colombo approdò nell’isola delle Bahamas, scoprendo così il “Nuovo Mondo”; da lì avverrà lo sbarco, dando inizio alla colonizzazione europea. Né Colombo né i suoi uomini sapevano che quello sarebbe stato il primo passo verso un evento che avrebbe cambiato il mondo. Il 12 ottobre è una ricorrenza importante anche in alcuni paesi del Sud America, poiché l’arrivo dei conquistadoressegnò profondamente la storia di tali paesi con lo sterminio delle popolazioni indigene. Per questa ragione, in America la festa ha una denominazione differente: in Messico si chiama “Giorno della razza”, in Argentina “Giorno del rispetto e della diversità culturale” e in Bolivia “Giorno della decolonizzazione”.
Ma consideriamo adesso un aspetto piuttosto importante: sui social network emerge chiaramente l’immagine di una Spagna profondamente divisa, una divergenza marcata da hashtag del tipo: #Eldíadetodos (il giorno di tutti), #DíaDeLaHispanidad (giorno dell’Ispanità) o #NadaQueCelebrar (nulla da festeggiare). Senza ombra di dubbio si tratta di una velata critica da parte di coloro che non si sentono integrati nel concetto di Spagna: la divisione territoriale e la forte identità delle varie regioni autonome indeboliscono il patriottismo spagnolo. Prendiamo come esempio la Catalogna: alcune istituzioni hanno deciso di non considerare il 12 ottobre come festa nazionale, considerandolo piuttosto come un giorno feriale qualunque. Un caso particolare è quello di Barcellona il cui sindaco, Ada Colau, nel 2015 ha chiaramente espresso la sua posizione riguardo alla festività su Twitter dicendo: “È una vergogna uno Stato che celebra un genocidio, per di più con una parata militare da 800.000 €”.
Tuttavia, la capitale continua a far sognare i suoi abitanti con strabilianti spettacoli, balli e sfilate.
Francesca Vannoni
Fonti:
https://www.itagnol.com/2015/10/12-ottobre-festa-nazionale-in-spagna-a-madrid-parata-militare-e-musei-gratis/, consultato il 12/10/2020.
https://www.itagnol.com/2019/10/12ottobre-parata-militare-madrid-festa-nazionale/, consultato il 12/10/2020.
https://www.idealista.com/it/news/lifestyle-spagna/2019/09/30/6152-il-12-ottobre-si-celebra-la-festa-nazionale-spagnola, consultato il 12/10/2020.