#GUESS WHO?: MICHELANGELO BUONARROTI

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Fra i massimi artisti di tutti i tempi, considerato il genio del Rinascimento, è stato pittore, scultore, architetto, nonché poeta, e ha lasciato un’eredità artistica che ha influenzato per sempre i secoli a seguire: stiamo parlando di Michelangelo Buonarroti.


Sapevate che…?


Nacque a Caprese da una famiglia di nobili fiorentini che, da quello che si dice, versava in condizioni economiche poco favorevoli: pare infatti che uno dei motivi per cui il giovane Michelangelo approdò alla bottega di Domenico Ghirlandaio era rappresentato anche dalla necessità di riscuotere il denaro dell’apprendistato, grazie al quale il ragazzo poté ricevere un’istruzione classica.


Durante la sua vita ha potuto godere dell’appoggio di influenti mecenati del calibro di papa Alessandro VI, papa Giulio II e Lorenzo il Magnifico, il quale fu talmente colpito dalla grandezza delle sue opere da accogliere l’artista come suo ospite proprio nella residenza medicea di via Larga.


Si dice che non avesse un carattere affabile, ma che al contrario fosse particolarmente irascibile: uno degli aneddoti sulla sua persona prevede che un giorno, infuriato, colpì con un pugno talmente violento il volto dello scultore Pietro Torrigiano da comprometterne la fisionomia. Sembra, inoltre, che in un’altra occasione se la prese a tal punto con un cliente che voleva pagare un dipinto da lui commissionato a un prezzo inferiore rispetto a quello concordato, che perse la pazienza e si riprese indietro l’opera: a quel punto il cliente fu costretto a pagare una cifra doppia per riavere indietro il dipinto.

È noto che fra lui e Leonardo da Vinci ci fu sempre una rivalità accesa, unita tuttavia a un profondo rispetto reciproco. L’episodio emblematico che alimentò le incomprensioni fra i due artisti pare essere quello riguardante la realizzazione della decorazione per la Sala Grande del Consiglio di Palazzo Vecchio a Firenze, che venne commissionata ufficialmente a entrambi ma che non fu mai concretizzata.

#UNINTSIGHTSEEING: Torre Alfina (VT)

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Torre Alfina, definita recentemente uno dei Borghi più belli d’Italia, sorge tra tre confini, nello spicchio che separa la Tuscia dalla Toscana e dall’Umbria. Sulla vallata si erge maestoso il tenebroso Castello neo-gotico che sovrasta la riserva naturale del Monte Rufeno: un panorama da fiaba!

Poco lontano dalla fortezza si trova il Sasseto, che il National Geographic ha definito “il bosco di Biancaneve”, non un bosco qualsiasi insomma. Immergendosi in questo santuario naturale tra lecci, cerri e tigli si percepisce una forza antica e misteriosa, le radici contorte cercano le profondità della terra attraverso grandi massi vulcanici, verdi di muschi, felci di varie specie ricoprono le rocce, sbucano in ogni angolo, si arrampicano su tronchi e rami ornandoli di fronde lucide e verdissime.

L’atmosfera al Sasseto diventa magica quando nel cuore del bosco s’intravede una struttura gotica, un mausoleo dove riposa il Conte Cahen, il quale scelse nel suo testamento di essere seppellito in questo magnifico bosco di sua proprietà e di preservarlo intatto nella sua selvaggia bellezza.

Il bosco del Sasseto è sovrastato dal borgo e dal Castello che si erge maestoso in cima al colle. Il Castello ha una lunga storia, essendo in un punto strategico del centro Italia passò di mano in mano fino alla dinastia Monaldeschi che governò il feudo per due secoli. Sul finire del 1800 tutte le proprietà signorili furono acquistate dal Conte Edoardo Cahen, che si fregiò del titolo di Marchese di Torre Alfina.

I Cahen erano parte di una ricchissima famiglia ebrea di banchieri: originali di Anvers in Belgio, furono persone di raffinata cultura. Nei dipinti delle gallerie del castello sono visibili i ritratti di Matilde Serao e Gabriele D’Annunzio, il quale scrisse un’opera musicata da Rodolfo Cahen “Sogno di un tramonto d’autunno”.

Edoardo fece ristrutturare completamente il palazzo Monaldeschi dandogli un aspetto austero di maniero neo-gotico ma non vide la sua opera conclusa, dopo la sua morte il figlio Rodolfo coninuò il suo progetto fino all’emanazione delle leggi razziali che lo costrinsero alla fuga dall’Italia rifuguandosi in Svizzera, non avendo eredi lasciò il patrimonio al maggiordomo.

Per raggiungerlo coi mezzi prendere il treno regionale, fermata Orvieto.

# MONDAYABROAD: 5 curiosità sulla Francia

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1) La Francia è il più grande paese dell’Unione Europea: il suo territorio misura circa 551.000 km².
2) La lingua francese è più parlata in Africa che in Francia! Tra Marocco, Tunisia, Costa d’Avorio, Camerun e tanti altri paesi, i francofoni africani sono quasi 400 milioni, mentre la Francia non raggiunge i 70 milioni di abitanti.
3) Con 87 milioni di turisti accolti ogni anno, la Francia detiene il primato per il paese più visitato al mondo. Al secondo e al terzo posto figurano la Spagna e gli Stati Uniti, mentre l’Italia si piazza quinta, con 58 milioni di turisti l’anno.
4) Dovuti ai territori coloniali sparsi in tutto il mondo, in Francia si contano ben 12 fusi orari, più di qualsiasi altro paese al mondo.
5) Il confine terrestre più lungo della Francia è condiviso con… il Brasile! Questo grazie al Guyana Francese, regione d’oltremare del Sud America.