La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

Nuova Zelanda, entro il 2040 a Wellington sono stati previsti dieci centimetri di innalzamento del livello del mare con un rischio di inondazione stimato per 10.000 case situate nelle principali città del Paese. Nel frattempo, in vari Paesi si registrano nuovi picchi di contagi da Covid-19 che, oltre a comportare perdite a livello umano, peggiorano ulteriormente la situazione economica mondiale. La Gran Bretagna sarebbe prossima a registrare i minimi storici per crescita del reddito, secondo una recente analisi.

EUROPA

In Spagna, ci sono cambiamenti in vista nel programma del governo per il Natale, scrive El Mundo. Dopo il trambusto provocato dalla prima bozza, che prevedeva che i pranzi e le cene di Natale non potessero superare le 6 persone provenienti da diversi centri di convivenza, il Ministero della Salute ha già chiarito la propria posizione con le comunità autonome attraverso l’introduzione di cambiamenti. Uno dei principali sarà mantenere il confinamento perimetrale in tutte le aree, in modo che nessuno possa lasciare la propria regione, tranne che per il ricongiungimento familiare.

Le comunità del Partito Popolare chiederanno anche che il limite di 6 persone venga aumentato durante le celebrazioni, e vedono possibile che il governo ceda e lo aumenti a 10.

Limitare lo spostamento tra le autonomie al ricongiungimento familiare rappresenta un cambiamento importante rispetto alla prima bozza, poiché era consentito qualsiasi viaggio purché fosse indispensabile e a patto che le regole di precauzione e di allontanamento sociale fossero rispettate al massimo.

Se la novità che il ministero ha proposto alle autonomie prospera, il Natale non potrebbe essere festeggiato in una comunità diversa da quella della casa di famiglia (ad esempio, in un hotel alle Canarie o in una casa rurale in montagna). Un altro dei punti caldi che saranno affrontati nel Consiglio Interterritoriale è il coprifuoco, infatti l’obiettivo principale è che durante i festeggiamenti natalizi venga mantenuta la reclusione notturna dato il divieto di uscire in strada negli orari stabiliti in ogni comunità autonoma.

Ci sono autonomie, come la Comunità di Madrid, che propongono di estendere il coprifuoco alle 2 del mattino per il 24 e per il 31 dicembre, a causa della particolare incidenza notturna delle celebrazioni.

A.C.

La Francia ha vissuto una settimana sicuramente ricca di emozioni e segnata da parole ricorrenti come ricordo             e          giustizia.
Come riportato da France Bleu, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, questi temi sono riaffiorati, così come la voce degli abitanti di Limoges che, nonostante la pandemia, sono scesi in piazza per sensibilizzare l’opinione pubblica e per far rivivere, almeno nella memoria,       tutte    le        donne che      hanno perso  la        vita.
Partendo dal piano personale di ogni singolo cittadino, questi momenti di raccoglimento hanno raggiunto una portata nazionale. Da Le Parisien giunge la notizia che è deceduto all’età di 100 anni Daniel Cordier, partigiano nel fronte della Resistenza francese e segretario di Jean Moulin, anch’egli eroe della Seconda guerra mondiale. La commemorazione è stata scandita dalle parole del presidente Emmanuel Macron che lo ha ricordato come «un francese libero, innamorato di una Francia senza catene».
Tra questi attimi di commozione, alcuni eventi hanno tuttavia acceso numerosi dibattiti e lasciato l’amaro in bocca per molti cittadini. Contrastanti sono tutt’ora le posizioni sul famigerato articolo 24, noto anche come la legge sulla “sicurezzaglobale”. Per quanto riportato da Le Figaro, vi è stata inizialmente l’intenzione da parte del primo ministro Jean Castex di costituire un comitato indipendente per rivedere la stesura dell’articolo, prestando particolare attenzione a non ledere l’immagine    delle   forze   dell’ordine. Un’immagine non delle più rosee, soprattutto alla luce degli ultimi fatti verificatisi a Parigi. Si legge da France 24 che nel XVII arrondissement Michel Zecler, un produttore musicale, è stato aggredito da tre poliziotti dinanzi a uno studio discografico poiché non indossava la mascherina. Dopo le iniziali dichiarazioni degli agenti che affermavano di aver semplicemente messo in atto la legittima difesa, le immagini del video diffuso da Loopsider hanno fatto emergere una diversa ricostruzione dei fatti: oltre a esser stata insultata, la vittima è stata ripetutamente percossa, senza rispondere subito all’attacco.
Inoltre, stando a quanto pubblicato da Le Monde, nella giornata di sabato 28 novembre, numerosi manifestanti hanno protestato contro «un controllo generalizzato e l’usodidroni», nonché il divieto di poter «filmare e pubblicare [le immagini degli] interventi delle forze dell’ordine», ossia i punti contenuti all’interno       dell’articolo. A seguito di tale vicenda, il 30 novembre è arrivata la notizia da Le Monde che questa legge verrà completamente riscritta.

V.P.

Stando a un’analisi che delinea le ricadute economiche della pandemia Covid-19, la Gran Bretagna sarebbe prossima a registrare minimi storici per crescita del reddito. Si tratterebbe del secondo peggior risultato dal 1955. Solo nel biennio 2015-17, quando il reddito è effettivamente diminuito dello 0,1% annuo, si è avuto un dato peggiore. Con il governo già sotto pressione per migliorare gli aiuti finanziari, è emerso che il reddito reale disponibile per le famiglie dovrebbe aumentare di appena l’1% da qui al 2024. L’analisi del think-thank Resolution Foundation, riportata dal Guardian, basata su dati ufficiali, evidenzia il lasso di tempo durante il quale lo shock economico dato dalla pandemia continuerà a pesare sulle finanze delle famiglie. Il prospetto si accompagna ad un incremento della disoccupazione che raggiungerà il picco di 2,6 milioni a metà del 2021 e rimarrà alta per molto tempo durante il post-pandemia. Il rapporto inoltre avverte che con i tagli al credito universale e ai crediti d’imposta di aprile, circa sei milioni di famiglie rischiano di perdere oltre 1.000 sterline l’anno. Mentre molti parlamentari dell’ala conservatrice si aspettavano che il cancelliere Rishi Sunak annullasse il piano, durante la revisione della spesa pubblica della scorsa settimana ciò non è avvenuto. Adam Corlett, principale economista della Resolution Foundation, ha dichiarato che il miglioramento delle prospettive sugli standard di vita dovrebbe essere una priorità assoluta per il governo una volta esauritosi il post-pandemia, soprattutto se il primo ministro vuole arrivare alle prossime elezioni con la prova dell’effettivo miglioramento nello standard di vita delle persone rispetto all’inizio quinquennio precedente.

In Scozia, la compagnia energetica SGN sta avviando un progetto sperimentale unico al mondo dal titolo H100 Fife, il quale prevedrà a partire dal 2023 la sostituzione del gas naturale impiegato per cucinare e riscaldare le abitazioni con idrogeno prodotto da elettrolisi dell’acqua. L’operazione sarà testata inizialmente in trecento case nell’area amministrativa del Fife, che fungeranno da laboratorio per i 4 anni successivi. Il Guardian riferisce che la sperimentazione gode del sostegno di Ofgem, il regolatore britannico del mercato energetico, che ha assegnato a SGN 18 milioni di sterline per sviluppare del progetto. La sovvenzione fa parte di un concorso di finanziamento che sostiene l’innovazione delle reti energetiche britanniche in vista di un futuro a basse emissioni di carbonio. Il governo scozzese sosterrà il progetto garantendo 6,9 milioni di sterline. L’idrogeno verde è parte centrale del piano del governo volto a svincolare la Gran Bretagna dai combustibili fossili. Il suo utilizzo si rivela particolarmente determinante nel riscaldamento centralizzato, che costituisce quasi un terzo delle emissioni di gas serra del Regno Unito, dal momento che circa l’85% delle case utilizza una caldaia a gas.

L.D.

Germania – il grafico del Berliner Morgenpost mostra che il numero delle persone positive ha raggiunto quasi i 1.100.000 casi. Secondo lo Zeit,dal primo dicembre sono entrate in vigore le nuove misure che avranno valenza fino al 20 e che prevedono un lockdown parziale e la possibilità di incontrare fino ad un massimo di 5 persone nelle proprie abitazioni; le scuole e gli asili rimarranno aperti, ma non appena verrà riscontrato un caso positivo l’intera classe dovrà rimanere in quarantena per 15 giorni e si potrà tornare a scuola solo con un esito negativo di tampone. Dal 23 dicembre al primo gennaio, le misure in vigore saranno diverse e permetteranno di accogliere 10 persone a casa, escludendo dal conteggio i bambini fino ai 14 anni. I diversi Länder possono decidere in che misura applicare queste restrizioni. Infatti, il Land Berlino ha deciso di mantenere misure più restrittive anche per il periodo delle festività dato l’alto numero di casi e dato che, come riportato sullo Zeit, un quarto dei letti in terapia intensiva destinati ai malati di Covid, risulta oggi occupato. A causa delle restrizioni degli ultimi mesi, a novembre, secondo i dati dell’agenzia del lavoro tedesca, è cresciuto il numero di annunci per lavori part-time. Grazie a questa maggiore possibilità è diminuito il numero dei disoccupati dello 0.1% rispetto al mese di ottobre ed è diminuito anche rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. In generale il mercato ha reagito meglio rispetto alla situazione riscontrata durante il lockdown nei primi mesi dell’anno, così riporta lo Spiegel.

L.M.

In Austria, gli attuali casi positivi sono quasi 55.000, come mostra il grafico del Presse. Nella giornata di mercoledì, il Consiglio dei ministri ha rilasciato le nuove misure di restrizione che entreranno in vigore lunedì 7. Sempre secondo il Presse, le misure prevedono il coprifuoco dalle 20 alle 6, per cui sarà possibile uscire solo per motivi di lavoro o di necessità; gli asili e le scuole, finora completamente chiusi, riapriranno con l’obbligo di mascherina per i bambini dai 10 anni; al contrario, le università continueranno con le lezioni online. I negozi e i fornitori di servizi alla persona apriranno nuovamente, ma rimarranno chiusi, fino al 7 gennaio, i servizi di ristorazione. Le nuove misure prevedono anche l’obbligo di 10 giorni di quarantena per chi ritorna nel Paese dall’estero. Come riporta il Kurier, da lunedì ci si potrà incontrare fino ad un massimo di 6 adulti e 6 bambini, ma nei giorni 23, 24 e 25 dicembre e 31 gennaio, ci si potrà incontrare nelle proprie abitazioni fino ad un massimo di10 persone. Secondo l’intervista rilasciata dalla ministra del turismo, Elisabeth Köstinger, al giornale Spiegel, nonostante la spinta della cancelliera Angela Merkel perché tutta Europa chiuda gli impianti sciistici, la riapertura in Austria sarà assicurata. Nonostante nel mese di marzo, questo settore abbia riscontrato numerosi focolai del virus, la ministra garantisce che verranno messe in atto tutte le misure possibili per garantire una stagione invernale in tutta sicurezza.

L.M.

Il giorno 27 novembre nella Federazione Russa è stato registrato un nuovo picco di casi di Coronavirus: 27.543 casi in tutto il Paese e 7.918 casi a Mosca, riporta il sito Mskagency.ru. In più, oltre alla preparazione di circa 300 siti di vaccinazione contro il Covid-19, il sindaco di Mosca, Sergej Sobjanin, ha annunciato il lancio di un sistema di monitoraggio della disponibilità di farmaci popolari per il coronavirus nelle farmacie, scrive Mskagency.ru. I dati registrati ad oggi riportano un numero totale di casi che supera i 2,3 milioni, come riporta Stopcoronavirus.rf. Sul fronte della lotta al coronavirus, al centro Vector si parla delle tempistiche di inizio vaccinazione. La vaccinazione di massa dei russi con il vaccino EpiVacCorona inizierà nel 2021, già da gennaio-febbraio, ne dà notizia Russian.rt riprendendo l’affermazione del rappresentante del Centro Vector Aleksander Ryžikov, capo del dipartimento delle infezioni zoonotiche e dell’influenza. Il Centro produrrà fino a 5 milioni di dosi annuali di vaccino, utilizzando l’attrezzatura esistente e questo volume potrà aumentare quando le grandi imprese saranno collegate al processo. L’entrata del vaccino nella circolazione civile dovrebbe avvenire il 10 dicembre, specialmente per i gruppi a rischio come operatori sanitari, insegnanti, anziani e coloro che soffrono di diabete, obesità e ipertensione, riporta Ria.ru. Secondo il ministro della salute russo Michail Muraško, nel 2021 il numero di persone vaccinate contro il coronavirus potrà raggiungere decine di milioni di persone.

Per quanto riguarda lo sviluppo dei settori del Paese, il 25 novembre il presidente Putin ha incontrato Igor’ Sečin, l’amministratore delegato della Rosneft, per discutere l’attuazione di grandi progetti della società petrolifera, riporta il servizio stampa del Cremlino. La società russa stipulerà un contratto a lungo termine con KamAZ (una casa produttrice di autocarri) per attrezzature aggiuntive fino a 2,5 mila unità. Inoltre, la Rosneft prevede di utilizzare l’energia eolica per il progetto Vostok Oil, riporta Iz.ru, che prevede la formazione di una nuova provincia di petrolio e gas nella penisola di Tajmyr, con una base di risorse di circa 5 miliardi di tonnellate di petrolio. Un altro evento importante c’è stato il 26 novembre, quando il Ministero della Difesa russo ha pubblicato il video del test di lancio del missile navale ipersonico “Zircon”, secondo quanto riportato da Russian.rt, che, partito dal Mar Bianco, ha percorso 450 chilometri e ha colpito una posizione difficile da raggiungere nel mare di Barents. Il razzo ha raggiunto una velocità di circa 9.500 chilometri orari (equivalente a più di 8 Mach) e il lancio è stato effettuato da parte della fregata “Admiral Gorshkov” come parte di test per nuovi tipi di armi. Il lancio di questo missile ha avuto un grande riscontro in altri Paesi, per esempio gli inglesi l’hanno apprezzato, come riporta Ria.ru. Secondo il Daily Mail, Zircon potrebbe essere utilizzato contro le città statunitensi in caso di guerra nucleare. In realtà, il lancio è stato effettuato in risposta ai test dei missili americani nel Mar Nero, non lontano dalla Crimea.

Siamo ormai a dicembre e anche la Russia si prepara alle cerimonie di fine anno: il 17 dicembre ci sarà la tradizionale conferenza stampa del presidente Putin che verrà svolta da remoto in formato video, ha fatto sapere il Cremlino il 27 novembre. Il 29 novembre l’ufficio stampa del presidente inizierà ad accreditare i giornalisti per la conferenza. L’addetto stampa del leader russo, Dmitrij Peskov, ha specificato che quest’anno la conferenza includerà elementi di linea diretta, ovvero i cittadini potranno porre delle domande al presidente utilizzando un’apposita applicazione, “Mosca a Putin”, riferisce Russian.rt. Inoltre, una bella notizia ci giunge dalla capitale russa: Mosca ha vinto il World Travel Awards 2020 come “Migliore destinazione turistica. Città”, riferisce il servizio stampa del Comitato del turismo della capitale. Come riporta Mskagency.ru, è il secondo anno consecutivo che Mosca vince questo premio e la cerimonia di premiazione si è svolta sotto forma di trasmissione online. I World Travel Awards sono istati istituiti nel 1993 e sono considerati i premi turistici più prestigiosi e a Mosca sono stati riconosciuti anche i premi per “Migliore destinazione turistica in Europa. Città” e “Migliore destinazione per lo studio del patrimonio culturale europeo”.

Per quanto riguarda l’Ungheria, il primo Paese europeo a manifestare un interesse verso il vaccino russo Sputnik V, il Ministro degli Affari Esteri e del Commercio ungherese Péter Szijjártó ha affermato che c’è una forte lobby in Europa contro i vaccini provenienti “dall’esterno” ma, nonostante ciò, ha confermato che Budapest agirà nell’interesse della sua popolazione, la cui principale necessità è ottenere un vaccino sicuro il prima possibile. Tuttavia, stabilire la produzione del vaccino russo in Ungheria potrebbe richiedere fino a un anno e mezzo e resta comunque necessaria la sua approvazione in Europa. Il 22 ottobre il Fondo Russo per gli Investimenti Diretti ha presentato domanda per tale approvazione e l’agenzia europea per i medicinali ha confermato di aver avviato i negoziati con lo sviluppatore del farmaco.

Spostando l’attenzione sul Nagorno-Karabakh, interessato fino a poche settimane fa da un sanguinoso conflitto, è possibile affermare che dal 10 novembre più di 25.000 rifugiati, in totale, sono finalmente ritornati in Karabakh, secondo quanto riporta Regnum.ru, accompagnati dalle forze di pace russe. Il 1° dicembre il presidente dell’Azerbaigian Aliyev ha annunciato che il corridoio Lachin nel Nagorno-Karabakh è stato trasferito sotto il controllo delle forze di pace russe, scrive Regnum.ru. Inizialmente, nella dichiarazione congiunta firmata il 10 novembre da Azerbaigian, Armenia e Russia, tale corridoio, che ha una grande importanza strategica, era sotto il controllo delle forze armene.

S.P.

AFRICA

Giovedì al-Araby al-Jadid ha riportato la notizia della morte dell’ex Primo Ministro del Sudan,
Sadiq al-Mahdi, avvenuta all’età di 84 anni a seguito di complicazioni dovute al contagio da Coronavirus. Discendente dell’Imam Muhammad Ahmad Al-Mahdi, figura eminente nella Guerra Mahdista, Sadiq al-Mahdi era nato nel 1935 a Omdurman. Subito dopo la laurea in Economia Agraria all’Università di Oxford, fu protagonista di una rapida ascesa ai vertici del Paese. Alla morte del padre nel 1964, fu eletto presidente del Partito Umma, e solo due anni più tardi era già all’apice del potere nazionale nelle vesti di Primo Ministro. La sua permanenza al governo non fu tuttavia duratura, a causa sia di conflitti interni allo stesso Partito Umma, alla cui guida subentrò Muhammad al-Mahjoub, sia per un colpo di stato militare guidato dall’ex presidente Jaafar Nimeiri alla fine degli anni Sessanta. Difatti al-Mahdi fu sottoposto a svariati arresti da parte del nuovo regime, tra cui anche una condanna a morte, salvo poi essere condonata in esilio, che al-Mahdi scontò in Libia. Durante il suo trascorso lontano dal Sudan, fu a capo di un’opposizione militare resasi poi protagonista di un tentativo, peraltro sventato, di colpo di stato ai danni del regime di Nimeiri. Nel 1985, a seguito della deposizione del regime militare in conseguenza di un sollevamento popolare, si tennero le elezioni generali, il cui esito vide il partito Umma ottenere la maggioranza in parlamento con la nomina di Sadiq al-Mahdi alla carica di presidente. Per i successivi tre anni fu alla guida di una turbolenta coalizione di governo, al termine dei quali un nuovo colpo di stato guidato da Omar al-Bashir, pose fine al suo secondo mandato. Dopo una serie di procedimenti giudiziari contro la sua persona, si verificarono i primi segni di un ravvicinamento tra al-Mahdi e Bashir, coronati da un loro incontro a Gibuti nel 1999. Ad ogni modo egli si rifiutò di partecipare al governo, scegliendo la via di quella da lui definita “jihad civile”. Con l’avvento del movimento rivoluzionario contro il regime di Bashir nel 2018, Sadiq al-Mahdi ha ricoperto posizioni di primo piano nell’ambito del processo di transizione, salvo poi trovarsi in profondo disaccordo con le Forze per la libertà e il cambiamento. Si è poi inoltre opposto alle istanze promosse da alcuni partiti di separare religione e Stato, oltreché ai i passi fatti dal governo verso la normalizzazione con Israele. Per la sua morte il Sudan ha annunciato tre giorni di lutto nazionale.

L.D.

MEDIO ORIENTE

Nella serata di giovedì si è consumato nella periferia Teheran, in Iran, l’omicidio del fisico iraniano Fakhri Zadeh, vittima di agguato terroristico mentre era a bordo della sua auto. Sebbene le identità degli esecutori non siano state ancora rese note, varie fonti sembrerebbero ricondurre l’attentato ad un’operazione ideata e coordinata dal Mossad. Molti sono gli indizi assunti a sostegno della tesi: Fakhri Zadeh era una figura di spicco nell’ambito del progetto iraniano volto a dotare il Paese di armamenti nucleari. Il suo nome era circolato peraltro durante una conferenza tenuta in vista del contenimento dell’Iran. A ciò si aggiunge il fatto che dal 2010 siano state uccise altre quattro figure coinvolte nell’ambito nucleare iraniano. Le autorità iraniane non hanno tardato ad attribuire la responsabilità delle azioni al governo israeliano. L’ayatollah Ali Khamenei ha espressamente minacciato ritorsione per l’assassinio di Fakhrizadeh, sottolineando la necessità di continuare il lavoro che stava facendo. Da parte sua, il capo dell’Organizzazione per l’energia atomica dell’Iran, Ali Akbar Salehi, ha affermato che la sua uccisione non fermerà né ostacolerà il programma nucleare del Paese. L’assassinio di Fakhrizadeh potrebbe portare a una ripresa delle ostilità tra l’Iran e i suoi avversari nelle ultime settimane del mandato di Donald Trump, col rischio di congestionare gli sforzi futuri del presidente eletto Joe Biden per rilanciare la svolta intrapresa dall’amministrazione Obama. A questo proposito, sono diverse le analisi di chi rintraccerebbe nell’operazione, un chiaro messaggio di Israele rivolto all’imminente presidenza democratica statunitense riguardo il recupero degli accordi sul nucleare iraniano. Citato dal giornale al-Quds al-Arabi, il portavoce del governo iraniano ha dichiarato che l’accaduto non resterà privo di una risposta, la quale tuttavia avverrà in ordine a un piano strategico ben ponderato.

L.D.


In Iraq, nella giornata di sabato fonti mediche hanno riportato la morte di 6 persone durante gli scontri avvenuti a Nassiriya, nel sud del Paese, dopo che i sostenitori del leader sciita Muqtada al-Sadr hanno preso di mira un sit-in di attivisti antigovernativi tenuto in piazza Al-Haboubi. Gli scontri tra le due parti sono continuati fino alla tarda notte di venerdì, quando le forze di sicurezza sono state in grado di riportare stabilità nelle aree del centro cittadino. Con le elezioni legislative previste per il prossimo giugno in un Paese peraltro dilaniato da interferenze straniere, i sostenitori di Al-Sadr erano scesi in piazza per manifestare la loro ostilità al governo di al-Kazimi, dopo che lo stesso Sadr aveva invitato i suoi sostenitori a manifestare contro una supposta corruzione nell’attuale governo, mossa che sembra dar motivo di un’imminente campagna elettorale. Il portavoce delle forze armate, il generale Yahya Rasul, ha riferito della decisione del primo ministro di istituire una commissione di inchiesta per indagare sui fatti avvenuti, oltre a imporre un coprifuoco e annullare le licenze per il possesso di armi. Gli osservatori affermano che l’escalation sciita a Baghdad e Nassiriya pone Al-Kazemi in una posizione critica. Se da un lato si mobilitasse al fine di opporvisi, potrebbe venir additato di scivolare verso uno scontro interno con le fazioni sciite. Dall’altro, qualora si dimostrasse accomodante, potrebbe venire accusato di debolezza politica, circostanza che lo indirizzerebbe a rassegnare le dimissioni lasciando il vertice dello Stato nelle mani dell’Iran. In ogni caso la prospettiva di un ennesimo sconvolgimento politico non è contemplata né dai leader religiosi né dalle forze al governo, riferisce il giornale al-Arab.

L.D.

AMERICA

Come riporta il DW, i Paesi della Comunità Andina (CAN) hanno firmato lo scorso martedì  una Carta ambientale per promuovere lo sviluppo sostenibile e il benessere degli abitanti della regione, ha riferito il ministro degli Affari esteri della Colombia, Claudia Blum. La Carta ambientale definisce tra i suoi obiettivi l’accelerazione dell’attuazione dell’Agenda 2030 e delle convenzioni sui cambiamenti climatici e la biodiversità e l’Accordo di Parigi, tra gli altri strumenti internazionali.

Il documento è stato approvato durante la XXV Riunione Ordinaria del Consiglio Andino dei Ministri degli Esteri (CAMRE) dai Governi di Bolivia, Colombia, Ecuador e Perù. Secondo Blum, sarà un quadro di azione a favore della protezione ambientale, dello sviluppo sostenibile e del benessere delle attuali e future generazioni di abitanti nella regione. Sottolinea, inoltre, l’importanza dell’educazione ambientale per il progresso dei nostri Paesi in questa materia e pone tra i suoi obiettivi il contributo a una ripresa economica dopo il Covid-19. In virtù della Carta Ambientale, i Paesi hanno anche deciso di inserire tra le loro linee di lavoro questioni come la gestione integrale delle risorse idriche, la conservazione e l’uso sostenibile della biodiversità, la prevenzione e cura dei disastri, la lotta all’estrazione illegale, la promozione dell’economia circolare e la gestione ecologicamente corretta dei prodotti chimici e dei rifiuti.

A.C.

In Colombia c’è stato un incendio nel comune colombiano di Riosucio, nel dipartimento della giungla di Chocó, al confine con Panama, scrive il DW

Il governo di Chocó ha precisato che l’incendio, già controllato, ha distrutto più di 50 case e ha provocato il decesso di almeno 2 persone. Le autorità locali hanno lanciato un SOS per gravità. Stiamo già articolando gli sforzi per la risposta ma le dimensioni sono catastrofiche, ha scritto il Segretario dell’Interno e Governo di Chocó, Carolina Córdoba. L’incendio, scoppiato sabato sera, si è diffuso per le strade di un comune in cui, secondo il funzionario di Medellín, William Yeffer Vivas, originario di Chocó, il 90% delle case è di legno e non dispone di vigili del fuoco.

Il funzionario ha paragonato questo incendio a quanto accaduto nel maggio 2010 quando sono state distrutte più di 30 case in quella città – situata sulle rive dell’Atrato, il fiume più grande della Colombia – e ha colpito centinaia di persone. Nel frattempo, il governatore del vicino dipartimento di Antioquia, Aníbal Gaviria, ha espresso “solidarietà e sostegno alla comunità di Riosucio” per l’incendio devastante e ha assicurato la partecipazione delle autorità locali all’emergenza. Questo incendio si verifica nello stesso mese in cui almeno una dozzina di comuni sono stati colpiti da forti piogge a Chocó, uno dei dipartimenti con i più alti tassi di povertà del Paese, abitato principalmente da comunità afro-discendenti e indigene.

A.C.

In Argentina, quella che era iniziata come una semplice critica alla squadra di rugby argentina, “Los Pumas”, per il discreto omaggio offerto al compianto ex calciatore Diego Armando Maradona, si è trasformata in uno scandalo che ha causato la sospensione di 3 giocatori, scrive il BBC News.

Lunedì l’Argentine Rugby Union (UAR) ha comunicato di ritirare la capitaneria della squadra da Pablo Matera e di sospenderlo insieme a Guido Petti e Santiago Socino, per una serie di messaggi, definiti razzisti e discriminatori dalla stampa locale, che i giocatori avrebbero postato tra il 2011 e il 2013 su Twitter. Di conseguenza, sia Matera che Petti si sono vergognati e scusati con tutti coloro che si sono sentiti offesi per le atrocità che sono state scritte.

Oltre ad annunciare la sospensione, l’UAR ha affermato di condannare ogni espressione di odio e di considerare inaccettabile che qualcuno con quel pensiero possa rappresentare l’Argentina.

A.C.

Il primo dicembre il New York Times ha riportato aggiornamenti in merito all’incendio avvenuto lo scorso anno sulla barca della Conception in California, negli Stati Uniti. Durante questo evento morirono 34 persone e solo 5 dei 6 membri dell’equipaggio riuscirono a fuggire. Nello specifico, la Conception era una barca per immersioni subacquee di 75 piedi. Secondo i giornalisti, i 33 passeggeri erano a bordo per svolgere un’escursione sulle isole del Canale (un parco a sud di Santa Barbara) quando, durante la notte, iniziò a scatenarsi l’incendio. La barca affondò a nord dell’isola di Santa Cruz. I decessi furono attribuiti all’inalazione di fumo e secondo gli investigatori il capitano Jerry Boylan, di 67 anni, aveva trascurato le principali precauzioni di sicurezza, il che ha ovviamente determinato la mortalità dell’incendio. Secondo i giornalisti, il signor Boylan non è riuscito a condurre le esercitazioni antincendio obbligatorie e, secondo l’accusa, non ha neppure inviato una guardia notturna o una pattuglia richiesta a livello federale. Nick Hanna, procuratore degli Stati Uniti, ha affermato che “Quella che sarebbe dovuta essere una piacevole e semplice vacanza subacquea, si è trasformata in un incubo infernale quando tutti i membri dell’equipaggio si sono ritrovati intrappolati in una stanza ardente dalla quale non c’era più via di fuga.” Kristi K. Johnson invece, assistente responsabile dell’ufficio di Los Angeles dell’FBI, si espresse dicendo che “Questa tragedia ha cambiato per sempre la vita di molte famiglie e persone care e, inoltre, ha profondamente colpito anche le persone che si trovavano lì che hanno osservato la scena con orrore”. Il signor Boylan dovrebbe presentarsi alle autorità federali nelle prossime settimane e bisogna ricordare che negli Stati Uniti ogni accusa di omicidio colposo in mare prevede una pena massima di dieci anni.

Ora cambiando argomento, sempre negli USA, secondo il New York Times, Brad Parscale, ex manager della campagna Trump che è stato retrocesso a luglio, martedì sera durante un’intervista per Fox News ha dichiarato che il presidente Trump avrebbe vinto facilmente le elezioni se solo avesse espresso più empatia rispetto all’attuale pandemia causata dal Covid-19. Infatti, in altri punti dell’intervista il signor Parscale ha sostenuto che Trump si trovava in una posizione in cui avrebbe potuto farcela. Tuttavia, secondo quanto emerso dall’intervista, tra Parscale e Trump attualmente non ci sono più contatti e per Parscale la rottura con Trump è stata piuttosto dolorosa, dal momento che ritiene di aver dedicato ogni momento della sua vita alla famiglia del tycoon.

A.B.

Per il Québec, arriva la notizia da Le Journal de Québecche mercoledì 25 novembre è venuto a mancare Marc-André Bédard, membro fondatore del Partito Quebecchese (PQ). Un uomo stroncato dal Covid-19, ma che ha lasciato molto a questo Paese grazie al suo impegno in materia di diritti umani. «Non si è dato alla politica per guadagnarsi da vivere, ma per fare un Paese» ha ricordato il capo del PQ Pierre Karl Péladeau.

V.P.

ASIA

Secondo quanto riportato dal China Daily il 30 novembre, nelle scuole elementari cinesi, nello specifico nella scuola di Yaqiao che si trova nella città di Jilin, a partire dall’inizio del semestre di settembre è stato introdotto un programma di ‘wushu’ o, in termini italiani, un programma di arti marziali, il cui fine è quello di rafforzare la forza fisica degli studenti. Gli insegnanti di educazione fisica hanno sviluppato lezioni di wushu e hanno chiesto agli studenti di esercitarsi regolarmente. Ovviamente, per il popolo cinese le arti marziali sono importanti perché, oltre a permettere agli studenti di sviluppare una nuova fisicità, sono un simbolo importante delle tradizioni cinesi poiché racchiudono gran parte della filosofia del Paese asiatico. Jia Liansheng, l’assistente principale della scuola, ha affermato che per formare gli studenti sono stati invitati insegnanti professionisti dell’associazione di arti marziali. Fortunatamente, gli studenti hanno accolto questa nuova proposta in maniera molto positiva, allenandosi sia a scuola sia dopo scuola e non solo, alcuni genitori hanno anche deciso di iniziare a svolgere l’attività con loro.

Ora, cambiando argomento, sempre il China Daily riporta un antico detto cinese secondo il quale “Chi vive sulla montagna vive di montagna e chi vive vicino all’acqua vive di acqua”. È così che i giornalisti cinesi introducono l’importanza della contea di Wuping, area verde che si trova nella provincia di Fujian. Le persone che vivono qui sono la prova vivente del benessere. Nonostante ciò, negli anni 90 la gente del posto ha iniziato a tagliare gli alberi e a vendere il legno per guadagnare denaro. L’eccessiva deforestazione che si è verificata a seguito ha spinto, nel 2001, il governo locale a riformare il sistema di proprietà forestale collettiva. Sulla base di ciò, il governo provinciale ha deciso di fare dello sviluppo verde una priorità. Infatti, nel giugno 2016, Fujian ha iniziato ad essere considerato come una zona che rappresenta l’importanza che la Cina dà alla civiltà ecologica. La storia della contea di Wuping cerca ovviamente di rafforzare il progresso economico e sociale, ma tenendo anche conto dell’importanza dell’ambiente. Per concludere, a Wuping il governo ha istituito una società di garanzia di credito specializzata nella valutazione, gestione e smaltimento della silvicoltura. È così che le istituzioni aiutano i residenti a utilizzare i propri beni forestali come garanzia necessaria per ottenere i prestiti bancari. Difatti, il fine di queste iniziative è quello di avviare attività legate al settore, come la coltivazione di funghi e il turismo forestale. L’iniziativa è inoltre riuscita ad innalzare il tenore di vita delle persone nei villaggi di montagna e a migliorare l’ambiente locale. Il turismo forestale dovrebbe riuscire ad attirare 2,7 milioni di visitatori quest’anno e a far guadagnare alla Cina 1,1 miliardi di yuan. Inoltre, il reddito pro capite dell’economia forestale a Wuping ha raggiunto 4.750 yuan lo scorso anno, 12 volte più alto rispetto al 2001. Ovviamente il governo cinese ha intenzione di sfruttare l’area verde di Fujian continuando a mantenere il rapporto armonioso tra persone e natura al fine di stimolare ulteriormente la crescita della green economy.

A.B.

OCEANIA

In Nuova Zelanda, secondo il giornale nzherald, le case costiere di Wellington potrebbero perdere la possibilità di essere assicurate a causa dell’innalzamento del mare e del cambiamento climatico. Difatti, a questo proposito, questa settimana è stato pubblicato un importante report, il quale sostiene che il rischio di alluvioni per le case al mare aumenterà in modo significativo, al punto tale che le compagnie assicurative potrebbero rifiutarsi di tutelarle. Per confermare tutto ciò, il consigliere comunale di Wellington Iona Pannett ha dichiarato che i nuovi sviluppi delle abitazioni dovranno assolutamente tener conto del rischio del cambiamento climatico. Difatti, il consigliere ha votato contro gli sviluppi balneari, dal momento che i risultati negativi legati al clima sono stati già previsti e, pertanto, non potranno essere considerati situazioni inaspettate. Inoltre, un report pubblicato dal Deep South Challenge ha stimato il rischio di inondazione per 10.000 case situate nelle principali città della Nuova Zelanda. Difatti, a causa del riscaldamento del pianeta il rischio di inondazioni è aumentato ed entro il 2040 a Wellington sono stati previsti dieci centimetri di innalzamento del livello del mare. Tale situazione determinerà una maggiore probabilità di inondazioni, le quali si potrebbero verificare una volta ogni 20 anni. Di solito il settore assicurativo inizia a ritirarsi dalle proprietà quando i disastri sono stimati una volta ogni 50 anni. Sulla base di ciò, le case di Wellington vicino alla costa potrebbero dover affrontare premi assicurativi che aumenteranno molto. Inoltre, di recente alcune case nella regione di Wellington sono state evacuate a causa di inondazioni improvvise ed il primo ministro Jacinda Ardern ha intenzione di dichiarare un’emergenza climatica.

Sempre secondo il nzherald, in Nuova Zelanda alcuni paesaggi delle preziose isole del Golfo di Hauraki, al largo della costa di Auckland, sono a rischio a causa dello sviluppo e della mancanza di un programma che preveda la protezione dell’isola. Il problema sembra derivare dal fatto che durante gli anni è stata data una maggiore attenzione allo sviluppo dell’isola finalizzato al suo utilizzo piuttosto che alla tutela dell’ambiente in quanto tale. Secondo l’Environmental Defense Society, gran parte della colpa ricade sull’Hauraki Gulf Marine Park Act, il quale ha contribuito in maniera poco significativa alla protezione degli ambienti dell’isola. Difatti, la legislazione avrebbe fatto poco per affrontare la pesca sull’orlo del collasso, le acque inquinate e la biodiversità minacciata. Nonostante ciò, il Golfo di Hauraki / Tīkapa Moana è famoso in tutto il mondo per i suoi paesaggi eccezionali e per la ricca biodiversità indigena. Tuttavia, il report dell’EDS, il quale si concentrava sulle isole inabitate di Waiheke, Rākino e Great Barrier, ha affermato che la bellezza di questi posti è a rischio a causa delle competitività che esiste all’interno della protezione legislativa. In particolare, l’isola di Waiheke è stata soggetta a intense pressioni di sviluppo a causa della sua popolazione in crescita e a causa dell’elevato numero di visitatori pre-Covid.

A.B.

Rassegna stampa a cura di:
Alessandra Semeraro (responsabile inglese, cinese, portoghese, arabo)
Alissa Bianconi & Livio D’Alessio (lingua inglese)
Alissa Bianconi (lingua cinese)
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Veronica Battista (responsabile spagnolo, tedesco, francese, russo)
Angelica Chimienti (lingua spagnola)
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Lucia Maggioni (lingua tedesca)
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