La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

Scozia: la prima Nazione a fornire gratuitamente prodotti per il ciclo mestruale.

La psicosi da Covid-19 in Algeria ha portato alla compravendita di bombole di ossigeno a prezzi esorbitanti.

In Arabia Saudita, l’incontro senza precedenti tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman potrebbe aprire le porte a un riavvicinamento aperto tra i due Paesi.

EUROPA

Come riportato dal giornale El Mundo, in Spagna il governo ha già preparato il suo piano sanitario che sarà valido per la vigilia di Natale, Natale e Capodanno, periodi in cui normalmente si tengono i pranzi e le cene più abbondanti. In altre parole, i parenti che si uniscono alla celebrazione devono appartenere al nucleo della convivenza mentre in caso contrario la cifra di sei persone non può essere superata.

Inoltre, durante i festeggiamenti natalizi, verrà mantenuto il confinamento notturno e non sarà possibile scendere in piazza negli orari stabiliti in ogni comunità autonoma dopo la dichiarazione dello stato di allarme. Nonostante attualmente il coprifuoco delle comunità autonome sia alle 23:00, il 24 e il 31 dicembre l’orario sarà esteso, limitando la mobilità dall’1:00 alle 6:00.

Il piano per il Natale presentato dalla Comunità di Madrid stabilisce alcune modifiche alla bozza preparata dal Governo centrale, come l’allargamento da sei a dieci persone che possono partecipare a pranzi e cene familiari e sociali nei giorni 24, 25 e 31 dicembre e 1 e 6 gennaio. A differenza dell’esecutivo centrale, il governo di Isabel Díaz Ayuso stabilisce anche che persone composte da un massimo di tre gruppi di conviventi possono partecipare a queste riunioni sociali e familiari. Per il resto degli incontri sociali viene mantenuto il limite di sei persone mantenendo sempre le misure di prevenzione. Allo stesso modo, nelle notti del 24 dicembre e del 31 dicembre l’orario sarà prolungato, limitando la mobilità dall’1.30 alle 6.00. Il piano governativo prevedeva il coprifuoco per quei due giorni all’una di notte, ma Madrid vuole che venga prolungato di un’altra mezz’ora, all’1.30.

A.C

In Francia, nel resoconto che prima o poi si dovrà fare della crisi generata dal Covid-19, bisognerà considerare non solo i decessi e i malati, ma anche tutti coloro che non ce l’hanno fatta a causa dell’angoscia, delle incertezze e della recessione economica, come per esempio la 24enne che quest’estate aveva aperto un salone a Liegi, in Belgio, e si è tolta la vita. Tuttavia, nonostante i diversi episodi che hanno stravolto la vita quotidiana, le statistiche dimostrano che il numero dei sucidi si è dimezzato, così riporta Le Monde. Gli effetti psicologici, infatti, sono stati dei più disparati: secondo l’Università di Lilla, il 27,5% dei francesi ha conosciuto alti livelli di ansia, il 16% ha vissuto un periodo di grave depressione e solo l’11,4% di essi ha pensato al suicidio. Per quanto riguarda invece le incertezze, il presidente Macron terrà un discorso alla Nazione il 24 novembre, come riportato da Le Monde, in cui parlerà delle nuove strategie del governo nei mesi a venire, volte a ridurre l’incertezza e l’immobilità presente in questo periodo. Emmanuel Macron afferma che la situazione sta generalmente migliorando grazie al calo dei positivi e dei decessi e la sua misura di alleggerimento e non fine del confinamento non dovrà essere il motivo per cui abbassare la guardia e tornare a vivere la vita che ha portato al secondo e attuale confinamento. Stando a quanto si apprende da L’OBS, infatti, in attesa del vaccino, per evitare una terza ondata di coronavirus, bisognerebbe uscire dal confinamento progressivamente, a un livello di casi che oscilli tra i 3000 e i 5000 al giorno.

B.P.

In Belgio, il desiderio di tornare alla vita di prima e soprattutto di viaggiare è forte: il primo ministro De Croo su Le Soir, afferma però che non darà false speranze, sconsiglia le vacanze invernali e dichiara che è troppo presto per pensare alla prossima estate poiché bisognerà controllare la situazione e vincere il virus per poi tornare a viaggiare.

B.P.

Fra le notizie salienti della settimana nel Regno Unito, The Independent annuncia un lutto nel mondo della cultura britannica: è infatti morta la saggista, storica e giornalista gallese Jan Morris. Pioniera del movimento transgender, fra le altre cose fu nota per aver raccontato la prima scalata del monte Everest. Passiamo poi dal Galles alla Scozia, diventata la prima Nazione a fornire gratuitamente prodotti per il ciclo mestruale: è stato infatti approvato all’unanimità, nella serata di martedì, il Period Product (Free Provision) Act. La portavoce Lennon, che ha guidato la campagna, ha parlato al Guardian di “un giorno di orgoglio per la Scozia”.

Cambiando argomento e tornando al Covid-19, i già travagliati negoziati sulla Brexit hanno rischiato di subire un nuovo stallo a causa della positività al virus di un membro del team europeo. Secondo BBC News, la discussione di un accordo sui rapporti commerciali del post-Brexit si sarebbe svolta online, concludendosi con una serie di “progressi”, parola usata da Von der Leyen. Importanti passi in avanti anche sul fronte della ricerca: la notizia della settimana riguarda un vaccino altamente efficace sviluppato dall’Università di Oxford. Ne parlano le prime pagine del Guardian e BBC News. Il vaccino di Oxford non supera in efficacia quelli Pfizer e Moderna, è però più economico e più facile da immagazzinare: non a caso, il governo britannico ha già preordinato 100 milioni di dosi. In vista della fine del lockdown nazionale, il primo ministro Boris Johnson ha annunciato il nuovo “Covid Winter Plan”. Nel Guardian si parla di un ritorno al sistema dei livelli – tre – e della riapertura di palestre ed attività commerciali non essenziali. Malgrado l’annuncio alimenti negli inglesi la speranza di un Natale quanto più normale possibile, rimane alta l’attenzione per le fasce più deboli della popolazione in vista di un inverno, a detta del segretario per la salute Hancock, “come nessun altro”.
Il virus non ha risparmiato neanche l’Irlanda dove, secondo The Irish Times, il governo si è trovato a fare i conti con un raddoppiamento dei focolai domestici soltanto nell’ultima settimana. Nonostante questa preoccupante tendenza, il Paese si prepara ad abbandonare le restrizioni di livello 5, o almeno è quanto si augura il Taoiseach Martin, consapevole che il Covid renderà questo Natale “molto diverso” dagli altri. The Irish Times fa sapere che il governo finalizzerà la prossima settimana il piano per uscire dal lockdown e per gestire la pandemia durante il periodo natalizio e l’apertura di pub e ristoranti sarà il punto cardine attorno a cui si svilupperanno i colloqui. In questa anomala fine di novembre non è mancata profonda commozione per il centenario del Bloody Sunday, una delle pagine più dolorose della lotta per l’indipendenza dell’Irlanda. The Journal.ie racconta la commemorazione tenutasi a Dublino la sera del 21 novembre alla presenza di un numero contenuto di partecipanti e delle alte cariche politiche irlandesi.

C.M.

In Germania, il numero delle persone infettate ha raggiunto circa 970.000 casi, come mostra il grafico del Berliner Morgenpost e, secondo il Tagesschau, il numero è in costante crescita da metà ottobre. Le attuali direttive di lockdown parziale, che hanno previsto la chiusura dei luoghi di cultura, attività sportiva, ristorazione e che hanno contingentato gli incontri privati fino ad un massimo di cinque persone, non hanno favorito il miglioramento della situazione delle terapie intensive, ancora oggi molto tesa, e l’aumento esponenziale dei decessi. Dopo l’incontro di lunedì 16 tra i presidenti dei Länder e Angela Merkel, la cancelliera è rimasta molto delusa dal non riuscire a trovare un accordo su come rinnovare le misure, affermando che ogni giorno è fondamentale nella lotta contro il coronavirus, come riporta Der Spiegel. Solo alcuni responsabili politici, come il vicecancelliere Olaf Scholz insieme al presidente della Baviera Markus Söder, sono propensi ad inasprire le misure fino a prima di Natale per poter vivere poi il periodo delle feste più liberamente, fa notare il Deutsche Welle. Di conseguenza, nell’ultima settimana la discussione si è concentrata sulle misure da adottare nel mese di dicembre e durante le festività. A tal proposito, il Berliner Morgerpostracconta della proposta che il sindaco di Berlino Michael Müller ha avanzato per vietare i fuochi d’artificio la notte di Capodanno per alleggerire il carico ospedaliero e diminuire la possibilità di grandi assembramenti. Tuttavia, il Tagesschauriporta la posizione contraria presa dall’industria pirotecnica che si è subito opposta a questa decisione poiché perderebbe il 90% dei propri profitti e dovrebbe lasciare 3000 persone senza posto di lavoro. I presidenti dei Länder hanno infine raggiunto un accordo, infatti secondo Der Spiegel la proposta, che verrà presentata mercoledì 25  durante il nuovo incontro tra i presidenti dei Länder e la cancelliera, prevede un prolungamento delle attuali misure di restrizione fino al 20 dicembre e richiede alle università di traferire le lezioni sulle piattaforme online. Inoltre, per quanto riguarda le festività, lo Zeitriporta delle misure da adottare per il periodo che va dal 23 dicembre al 1° gennaio previste nel progetto. Queste direttive ammettono la possibilità di incontrare nelle proprie abitazioni fino ad un massimo di 10 persone, escludendo dal conteggio i bambini fino ai 14 anni. Nel documento viene avanzato il suggerimento di fare una quarantena volontaria, nei giorni prima delle feste, così da contenere il pericolo di infezioni durante i festeggiamenti. Inoltre, viene consigliato ai datori di lavoro di chiudere le aziende, far prendere le ferie o favorire il lavoro da casa, dove possibile, durante questo periodo di allentamento delle restrizioni. Pandemia a parte, il Deutsche Welle ricorda il quindicesimo e ultimo anniversario della carica di Angela Merkel come cancelliera poiché la Merkel aveva precedentemente affermato di non volersi ricandidare alle elezioni del 2021.

L.M.

Il 18 novembre il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha tenuto una videoconferenza di controllo con i membri del governo, riportata sul sito del Cremlino. Durante la riunione, scrive Russian.rt, il presidente russo ha chiesto di abbreviare i tempi dei test per rilevare l’infezione da coronavirus e ha ordinato di aumentare il numero di vaccini immessi nella circolazione civile. La situazione nel Paese è difficile soprattutto per l’allarmante aumento del tasso di mortalità, ma rimane ancora sotto controllo. Il 18 novembre sono stati registrati 20.985 nuovi casi, di cui 4.174 nella capitale, con 456 decessi, ne dà notizia Mskagency.ru. Due giorni dopo, il 20 novembre, il Paese ha superato i due milioni di positivi e secondo i medici russi la seconda ondata di coronavirus si è rilevata più distruttiva della prima, riporta Pravda.ru.

Per quanto riguarda la corsa al vaccino che sta interessando tutto il mondo, il centro scientifico statale di virologia e biotecnologia Vector annuncia che gli studi clinici di post-registrazione del vaccino “EpiVacCorona”, il secondo registrato in Russia contro il Covid-19, saranno completati a metà giugno 2021, scrive Mskagency.ru. La terza fase dei test è iniziata il 18 novembre e finirà il 15 giugno 2021. Il 19 novembre il primo vaccino registrato al mondo, Sputnik V, è arrivato in Europa tramite l’Ungheria, primo Paese dell’Unione Europea a ricevere il vaccino dalla Russia per le sperimentazioni cliniche, riporta Iz.ru. Si tratta di dieci campioni del farmaco e l’Ungheria ha iniziato i test di laboratorio per determinarne l’approvazione. Alla fine di ottobre la Commissione Europea ha annunciato che prenderà provvedimenti contro l’Ungheria se deciderà di acquistare il vaccino straniero poiché non certificato nell’Unione Europea ma il portavoce della Commissione Europea Stefan de Keersmaecker ha affermato che un Paese dell’UE può acquistare un vaccino senza certificazione europea in caso di emergenza. Il 24 novembre è stata annunciata l’efficacia del 95% del vaccino Sputnik V al 42° giorno dall’iniezione, come dimostrano i dati della sperimentazione clinica, e non sono ancora stati individuati eventi avversi imprevisti. La valutazione finale dell’efficacia del vaccino sarà disponibile al termine degli studi clinici di fase III, così riporta il giornale Russian.rt aggiungendo che il Fondo Russo per gli Investimenti Diretti ha riferito che per i Paesi esteri il costo del farmaco sarà inferiore a $10 per dose, diventando così più economico rispetto agli altri vaccini con indicatori di efficienza simili (si parla di $19,50 per Pfizer e $25-37 per Moderna), considerando poi che sono necessarie due dosi di vaccino perché sia efficace, Russian.rt, e sarà invece gratuita per i cittadini russi. La Russia ha inoltre richiesto la registrazione del vaccino Sputnik V in Europa, secondo Ria.ru. Il capo del Fondo Russo per gli Investimenti Diretti Kirill Dmitriev ha annunciato la possibilità di produrre Sputnik V anche in Germania e di collaborare con altri Paesi europei, in seguito alla richiesta di approvazione del farmaco da parte dell’Agenzia europea per i medicinali.

Spostando l’attenzione sulle questioni belliche, durante un’intervista sul conflitto del Nagorno-Karabakh il presidente Putin ha osservato che il mancato riconoscimento del Karabakh ha lasciato un’impronta significativa sul corso degli eventi geopolitici, influenzando anche altri territori e stati non riconosciuti. Il presidente russo non ha infatti escluso il riconoscimento dell’indipendenza della Nuova Russia (la tentata federazione tra le repubbliche popolari di Doneck e Lugansk nel contesto della guerra dell’Ucraina orientale, zona conosciuta anche col nome di Donbass) e della Transnistria (Repubblica Moldava di Pridniestrov), riporta Pravda.ru. Il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha spiegato il pericolo di riconoscere la Nuova Russia, poiché questo riconoscimento potrebbe fornire una scusa all’Occidente per fermare la pressione su Kiev sull’attuazione di Minsk-2. L’Ucraina ha dimostrato più volte a partire dal 2014 le sue intenzioni e i mezzi con cui intende raggiungere i suoi obiettivi, come ricorda Pradva.ru. Il 24 novembre Kiev ha però espresso la disponibilità a lavorare insieme a Mosca su un piano per risolvere la situazione nel Donbass, riferisce Iz.ru. Nel frattempo, secondo quanto riportato da Ria.ru, sembra che l’Occidente stia cercando di indurre i nazionalisti armeni e azeri a rompere il cessate il fuoco in Nagorno-Karabakh, ha affermato il direttore del Servizio di intelligence estero (SVR) Sergej Naryshkin. Secondo Naryshkin, le azioni dell’Occidente dimostrano che, come sempre, Stati Uniti e Unione Europea non pensano agli interessi della gente comune, infatti a Yerevan ci sono state diverse manifestazioni per chiedere le dimissioni del Primo Ministro armeno Pashinyan, riferisce Ria.ru. La Russia, in tutto ciò, continua a garantire la pace nel territorio martoriato dalla guerra: più di 3.000 profughi sono tornati in Nagorno-Karabakh e sono stati istituiti altri cinque centri umanitari russi che sono entrati a far parte del Centro Interdipartimentale per la Risposta Umanitaria, riporta Vesti.ru. Il 23 e il 24 novembre il presidente Putin ha tenuto delle conversazioni telefoniche con il Primo Ministro della Repubblica di Armenia Pashinyan e con il Presidente della Repubblica dell’Azerbaigian Aliyev, ne dà notizia il sito del Cremlino. Le telefonate sono state incentrate nella discussione dei risultati del viaggio del 21 novembre della delegazione interdipartimentale russa a Yerevan e Baku, nell’attuazione delle disposizioni della Dichiarazione di pace del 9 novembre e sono anche state prese in considerazione questioni economiche e ulteriori misure per fornire assistenza alla popolazione.

S.P.

AFRICA

In Algeria, come descrive il Courrier international, si è in preda a una vera e propria psicosi a causa del nuovo aumento dei casi di coronavirus: si è registrato un boom di vendite di bombole di ossigeno online, pagate fino a 105 000 dinari algerini, quasi 700 euro, per la durata di solo 5 ore di inalazione. È la decisione di alcuni abbienti algerini che hanno pensato di prendere in mano la situazione in questo modo, togliendo però di fatto bombole di ossigeno agli ospedali che denunciano la situazione precaria in cui vertono per mancanza di mezzi e per il nuovo aumento del numero dei ricoverati, quasi al limite.

B.P.

Sebbene la pandemia da Covid sia al centro dell’attenzione da oramai quasi un anno, non è la sola malattia in circolazione che preoccupa la popolazione di Paesi come il Senegal. In questi giorni, difatti, è stata scoperta una nuova infezione non legata a quest’ultima che si è manifestata con strane bolle sul volto, sulle braccia e sui genitali su centinaia di pescatori tornati dal mare e altri pazienti presentano anche mal di testa e febbre, così riporta BBC Afrique. Il centro regionale di ricerca ecotossicologica e ambientale cerca le cause nelle reti da pesca.

B.P.

MEDIO ORIENTE

In Iraq, un membro del governo ha rivelato ad Al-Arabi Al-Jadeed che mercoledì scorso il generale Ismail Qaani, a capo dell’unità speciale delle Guardie della rivoluzione islamica, le Forze Quds, si sarebbe recato in visita a sorpresa a Baghdad, visita durante la quale avrebbe tenuto colloqui con i leader di varie milizie, prima di avere un incontro a porte chiuse col primo ministro al-Kazimi alla presenza di personalità vicine alla Repubblica Islamica. La stessa fonte ha affermato che la visita è stata condotta sulla scia degli sforzi iraniani volti a rinnovare la calma con l’avversario americano, riducendo il rischio di ulteriori bombardamenti, oltre a sollecitare il governo di Mustafa al-Kazimi a rispettare gli impegni presi dal Parlamento riguardo la fine della presenza americana nel Paese e per impedire la ripresa degli attacchi missilistici che hanno colpito martedì scorso la Green Zone.
Un’altra fonte parlamentare ha confermato la visita di Qaani a Baghdad, ponendo invece l’accento sul fatto che stia avendo problemi nel farsi garante degli accordi raggiunti nell’ambito del dossier iracheno, in quanto non possiederebbe gli strumenti di Qassem Soleimani. Il politico iracheno Najeh al-Mizan ha commentato la visita di Qaani descrivendola come prova della violazione della sovranità irachena e dell’interferenza negli affari interni. Confermerebbe a suo giudizio anche il coinvolgimento dell’Iran nei recenti attacchi missilistici, effettuati nelle vicinanze dell’ambasciata a scopo intimidatorio, ma che spesso hanno finito per coinvolgere fatalmente i civili. L’esperto di affari politici iracheni, Muhammad al-Tamimi, ha affermato in un’intervista ad al-Arabi al-Jadeed come l’obiettivo della visita di Qaani sia molto chiaro, in quanto orientato a mitigare le acque sulla sponda americana, soprattutto dopo la vittoria di Joe Biden alle presidenziali. Secondo al-Tamimi, l’Iran starebbe cercando di assicurarsi nuovi canali di comunicazione con gli USA, con l’obiettivo di allentare le sanzioni e iniziare a discutere una ripresa dell’accordo nucleare. Pertanto, è da escludere un’escalation militare condotta dalle forze iraniane, anche se l’arena irachena resta aperta a qualsiasi sorpresa.

L.D

In Siria, l’indebolimento del potere d’acquisto della valuta si è riflesso nel corso di novembre nel rincaro di oltre il 15% dei prezzi di beni e prodotti, tanto che le spese mensili per le famiglie hanno superato le 600mila lire siriane, secondo il Qasiyon Center. Fonti da Damasco hanno confermato ad al-Araby al-Jadeed che i mercati sono in preda ad un “caos dei prezzi” per via dell’assenza di controlli, dell’impotenza dei consumatori e del deprezzamento del potere d’acquisto. Il valore di un dollaro equivale a circa 1.250 sterline nel mercato ufficiale ma, non essendo lì disponibile, la situazione spinge importatori, commercianti e investitori a ottenerlo sul mercato nero. Le fonti hanno indicato che i prezzi della verdura competono con i prezzi della frutta, mentre la carne è ormai fuori dalle liste dei bisogni delle famiglie siriane, dopo che il suo costo è aumentato in modo esponenziale. In un solo mese, la valuta siriana ha perso circa 600 lire a fronte di un dollaro. Ciò è dovuto, secondo l’analista finanziario Faris Abdullah, all’aumento della domanda di dollari nel mercato siriano, sia da parte di commercianti le cui importazioni hanno smesso di essere finanziate, sia da parte del governo di Bashar al-Assad, costretto ad acquistare in dollari materie prime come grano e derivati ​​del petrolio provenienti dall’estero, in seguito al rifiuto delle forze SDF di fornire petrolio e grano al regime, nonostante i precedenti accordi. L’analista conclude affermando che oggi le condizioni di vita dei siriani sono le peggiori registrate dal 2011. Da parte sua, il ministro della Protezione dei consumatori, Talal al-Barazi, si limita ad attribuire le responsabilità del rincaro dei prezzi al blocco economico, frutto di un terrorismo finanziario. L’analista economico Mahmoud Hussein ritiene le parole del ministro ormai inattendibili, indicando in un comunicato ad al-Araby Al-Jadeed che il governo stia costruendo un museo per il fratello del presidente, Bassel al-Assad, a costi che ammontano a centinaia di milioni di lire. Per quanto riguarda le ragioni dei prezzi elevati durante lo scorso mese, Hussein afferma come il governo esporti verdura, frutta e carne in Arabia Saudita e stia barattando con la Russia prodotti locali per petrolio e armi. Il sostentamento dei siriani sarebbe quindi l’ultima delle preoccupazioni.

 L.D.

In Arabia Saudita, l’incontro senza precedenti tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, annunciato dai media israeliani ma smentito dalle fonti saudite, apre le porte a un riavvicinamento aperto tra i due Paesi. Se verrà confermato ufficialmente, sarà il primo incontro pubblico tra un membro della casa reale e un funzionario israeliano. Tuttavia, il regno dichiara che la risoluzione della questione palestinese sia una condizione preliminare per la normalizzazione delle relazioni. Ciò non toglie che il processo minacci l’Arab Peace Initiative, sponsorizzata dagli stessi sauditi, che invita Israele a ritirarsi dai territori occupati in cambio della normalizzazione con gli Stati arabi. Secondo al-Araby al-Jadid, la mossa potrebbe suscitare nuove critiche sul fatto che le potenze regionali abbandonino il popolo palestinese e la loro causa per la creazione di uno Stato indipendente con Gerusalemme est come capitale. Molti Stati del Golfo hanno mantenuto per anni relazioni segrete con Israele, concentrate in particolar modo sul versante Iran. Il riavvicinamento con Israele arriva in un momento in cui la Repubblica islamica sta rafforzando la sua influenza politica e militare in molti Paesi della regione, dalla Siria e dal Libano all’Iraq e allo Yemen. Questa diplomazia segreta è venuta alla luce lo scorso agosto quando gli EAU, alleati dell’Arabia Saudita, hanno annunciato la normalizzazione con Israele. Gli Stati del Golfo guardano anche ai molti vantaggi finanziari nel collegare le loro ricche economie a quella israeliana, tra cui il sostegno ai piani di diversificazione per fermare la dipendenza dal greggio, specialmente in Arabia Saudita attraverso “Vision 2030” guidata dal principe ereditario.

 L.D.

AMERICA

Lo scorso sabato il Guatemala ha vissuto un’intensa giornata di proteste che ha provocato feriti, arresti e un incendio nelle strutture del Congresso della Repubblica, scrive il BBC News. Secondo i resoconti dei media locali, l’incendio è stato causato da un gruppo di uomini incappucciati che sono riusciti a entrare nel quartier generale legislativo dopo aver rotto porte e finestre e colpito alcuni uffici, compresi mobili e archivi.

Fortunatamente, i legislatori non erano in seduta quando è avvenuta l’incursione, che è stata condannata sia dal governo che dagli organizzatori delle proteste.

Diverse sono state le città del Paese in cui si sono registrate proteste scontente del bilancio nazionale per il 2021, approvato in settimana dalla maggioranza al potere.

Secondo i suoi critici, questo comprometterebbe la disciplina fiscale necessaria per mantenere la stabilità macroeconomica e non risponderebbe ai veri bisogni dei guatemaltechi. Inolte, il bilancio riduce le disposizioni per la salute e la protezione sociale, stanziando meno risorse per la prevenzione della malnutrizione, l’assistenza materna e infantile e la cura del cancro.

Secondo un’analisi del portale Plaza Pública, si prevede anche una riduzione dei fondi per l’università pubblica e la magistratura, stanziando 100 milioni di quetzal (più di 12 milioni di dollari) per una nuova sede del Congresso.

L’opposizione afferma che il bilancio dà la priorità ai grandi progetti infrastrutturali che devono essere gestiti da aziende con collegamenti governativi e trascura l’impatto sociale ed economico della pandemia Covid-19.

Anche la gestione delle proteste da parte delle forze dell’ordine è stata oggetto di critiche, con l’Ufficio dell’Ombudsman per i diritti umani che denuncia abusi che, a loro avviso, meriterebbero il licenziamento del ministro dell’Interno e del capo della polizia.

Nei loro rapporti preliminari, le agenzie di soccorso hanno indicato che almeno 20 persone erano state curate per ferite e decine di persone colpite da gas lacrimogeni, senza alcun decesso, ha riferito l’agenzia EFE.

A.C.

Il Messico, da quanto si evince dal giornale spagnolo El Pais, ha iniziato la corsa contro il tempo per ottenere il vaccino contro il Covid-19. Marcelo Ebrard, segretario agli affari esteri, ha riferito che l’esecutivo guidato da Andrés Manuel López Obrador spera che la Commissione federale per la protezione contro i rischi sanitari (Cofepris), che dipende dalla sua amministrazione, dia il via libera al vaccino sviluppato dall’azienda farmaceutica Pfizer per iniziare il programma di vaccinazione a dicembre. 

Ebrard è stato ottimista sulla capacità del suo Paese di importare il vaccino nonostante le implicazioni logistiche che questo farmaco richiede, incluso il costoso sistema di congelamento di cui ha bisogno per mantenersi. Il capo della diplomazia messicana ha riferito chela Federal Food Agency (FDA) degli Stati Uniti dovrebbe approvare questo vaccino il 10 dicembre e quattro giorni dopo inizierà il programma di vaccinazione nel Paese. Una volta ottenuti i permessi sanitari, le autorità messicane prevedono che il vaccino sarà nel territorio messicano entro cinque giorni. Il Cancelliere ha affermato che “se tutto andrà come previsto, il Messico inizierà il processo di vaccinazione a dicembre. Inizieremo a brevissima distanza dagli Stati Uniti e dalla Germania”.

Oltre alle trattative per l’accesso ai vaccini, il presidente López Obrador ha riferito che la sua amministrazione inizierà a fornire aiuti finanziari, nel mese di dicembre, a coloro che hanno perso i familiari a causa della pandemia. Il Messico raggiunge già 102.739 decessi a causa del Covid-19, quindi il governo federale inizierà a consegnare 11.460 pesos (circa $ 520) a coloro che lo richiedono a partire dal 2 dicembre. Per fare ciò, verrà attivata una piattaforma online per fare domande, in cui gli interessati devono presentare un certificato di morte che specifica che il decesso è stata dovuto al nuovo coronavirus, oltre a consegnare documenti ufficiali che dimostrano la parentela tra coloro che richiedono il sostegno e la vittima della pandemia.

A.C.

Secondo quanto riportato dal New York Times il 24 novembre, parte dei cittadini degli Stati Uniti hanno passato mesi a chiedersi cosa sarebbe successo se Donald Trump si fosse rifiutato di lasciare il suo incarico. Il governo si è affrettato a rispondere sostenendo che questa decisione non poteva spettare a Trump, in quanto sia il Congresso, sia il tribunale, sia le forze armate hanno onorato fedelmente il risultato delle elezioni. Pertanto, nonostante Trump abbia creato confusione screditando la democrazia americana, dovrà comunque lasciare la Casa Bianca. Difatti, Emily Murphy, colei che gestisce le transizioni presidenziali, ha designato formalmente Joe Biden come vincitore delle elezioni. La mossa di Murphy ha fornito a Biden la possibilità di iniziare la sua transizione e ha autorizzato anche gli assistenti del presidente eletto a iniziare a lavorare con i funzionari dell’amministrazione Trump. Quindi, in conclusione, dopo che anche nel Michigan e in diverse contee della Pennsylvania sono stati certificati i risultati elettorali, la presidenza di Trump sta finalmente volgendo al termine. Nonostante a volte un presidente possa sembrarci onnipotente, e in questi termini la presidenza di Trump è stata particolarmente influente, l’inizio dell’insediamento di Biden nella Casa Bianca dimostra quanto sia importante l’intero sistema del governo degli Stati Uniti rispetto alla figura del presidente nella sua singolarità.

Cambiando argomento, sempre negli Stati Uniti, secondo quanto riportato dal New York Timesla famosa parata del giorno del ringraziamento 2020 è stata celebrata giovedì 26 novembre nonostante tutti i cambiamenti decisi a causa del Covid-19. Gli americani festeggiano questo giorno da 96 anni e neanche la neve, la pioggia, le raffiche di vento o la grande depressione sono riusciti a fermarli. Contrariamente a questa parata, tutte le altre sfilate di New York sono invece state cancellate una dopo l’altra poiché i funzionari dello Stato avevano stabilito che non sarebbe stato sicuro procedere, per esempio, con la parata del giorno di San Patrizio, con la marcia dell’orgoglio e con la parata del giorno portoricano dal momento che ognuno di questi eventi avrebbe attirato una folla troppo grande. Ovviamente, anche la parata del giorno del ringraziamento ha subito cambiamenti, infatti l’evento è stato ridotto a uno spettacolo televisivo, costringendo i soliti milioni di partecipanti a rimanere a casa. Tra le altre modifiche troviamo: il percorso della parata, che si è svolto lungo un solo isolato e non più su due miglia; le bande delle scuole superiori che arrivavano da tutto il Paese che non hanno più sfilato e, infine, il numero dei responsabili dei palloncini è passato da 2000 a 130. Ovviamente, riscrivere un evento così importante non è stato facile, infatti già a partire da marzo i pianificatori della parata hanno cancellato il solito programma e inventato un progetto completamente nuovo, che si è evoluto con l’emergere di molte domande.

A.B.

ASIA

Secondo quanto riportato dall’Asia Times, la Cina è riuscita a sconfiggere la sfida contro la povertà nelle cinquantadue contee più a Sud del Paese. Nel dettaglio, l’incidenza complessiva della povertà è stata ridotta a 0 nelle nove contee del Guizhou, che si trovano nella parte della Cina sud-occidentale. Tali contee godono oggi di un reddito netto medio annuo di 11.487 yuan (1.740 dollari), sicuramente al di sopra della soglia di povertà nazionale che era stata fissata per il 2020 e che equivaleva a 4.000 yuan (poco più di 600 dollari).

Alla fine del 2019, le cinquantadue contee sopra citate erano ancora tra le contee più a rischio di povertà, mentre oggi la Cina afferma con orgoglio di poter riuscire a sradicare la povertà assoluta entro la fine del 2020. Sulla base di quanto riportato, Gao Gang, ricercatore dell’Accademia delle scienze sociali, crede che la Cina stia finalmente entrando in una nuova fase di sviluppo.

Cambiando argomento, sempre secondo quanto riportato dall’Asia Times, in Cina è stata avviata la missione di esplorazione lunare Chang’e 5 attraverso la quale verranno prima raccolti alcuni campioni della superficie lunare e poi riportati a terra per essere studiati della comunità scientifica mondiale. Questa missione di esplorazione lunare viene definita dagli scienziati spaziali cinesi come una “marcia molto lunga e persino pericolosa”. Il lancio mattutino dal cosmodromo di Wenchang è avvenuto al largo dell’isola turistica di Hainan ed è stato trasmesso in diretta dalla China Central Television. Grazie al decollo di questo razzo di lunga marcia 5, la Cina è stata definita una superpotenza spaziale in grado di riportare oggetti extraterrestri sulla Terra.

Dal punto di vista sanitario, e nello specifico riguardo il Coronavirus, in base a quanto riportato dall’Asia Times, la Cina sta combattendo con una serie di focolai domestici che si sono manifestati in diverse città. Per esempio, nell’aereoporto di Pudong, uno degli aeroporti più trafficati del Paese, sono stati cancellati più di 500 voli in partenza, mentre a Shanghai nell’ultimo mese sono state segnalate sette infezioni di Covid-19. Anche nell’aeroporto internazionale di Tianjin è stata cancellata quasi la metà di tutti i voli di linea e, per cercare di tenere sotto controllo un focolaio locale, circa 2,6 milioni di abitanti sono stati sottoposti a tampone. Nonostante questa situazione, la Cina si sta impegnando affinché i lavoratori che si trovano nelle zone turistiche ad alto rischio possano avere una vaccinazione sperimentale che già da luglio è stata somministrata ai dipendenti statali, agli studenti internazionali e ai lavoratori diretti all’estero. Ovviamente, in risposta alla nuova emergenza di casi locali di Covid-19, la Cina sta raccogliendo campioni di test da interi distretti o anche intere città. Inoltre, negli ultimi giorni le autorità hanno spostato la loro attenzione anche sugli alimenti congelati importati e su altre spedizioni in entrata, le quali sono state considerate la causa del peggioramento di alcune infezioni locali.

A.B.

Rassegna stampa a cura di:
Alessandra Semeraro (responsabile inglese, cinese, portoghese, arabo)
Alissa Bianconi & Caterina Mastrangeli (lingua inglese)
Alissa Bianconi (lingua cinese)
Livio D’Alessio (lingua araba)
Veronica Battista (responsabile spagnolo, tedesco, francese, russo)
Angelica Chimienti (lingua spagnola)
Beatrice Proietti (lingua francese)
Lucia Maggioni (lingua tedesca)
Simona Piergiacomo (lingua russa)
Claudia Lorenti (coordinatrice del progetto)