La rassegna stampa internazionale dell’UNINT
Paese che vai, notizia che trovi. Anche per la rassegna di oggi, troviamo tematiche di rilievo in ambito politico, religioso, culturale e sanitario.
Come di consueto, restano gli aggiornamenti sulla situazione Covid nel mondo.
EUROPA
In Spagna, si parla ancora delle elezioni in Galizia e nei Paesi Baschi, svoltesi domenica 12 luglio 2020.
20 minutos ci racconta che l’affluenza ai seggi per il Parlamento della Galizia è stata superiore al 42,95%, mentre per quanto riguarda la situazione nei Paesi Baschi, la partecipazione è diminuita rispetto alle precedenti elezioni del 2016, con un 36,02%.
La paura del contagio è stata il grande ostacolo di queste votazioni, tuttavia l’articolo de El Mundo riporta l’affermazione del candidato e presidente uscente della Galizia, Núñez Feijóo, il quale conferma che votare è “sicuro come andare in farmacia”.
La popolazione, comunque, ha anche avuto la possibilità di dare la sua preferenza tramite il voto per posta, soluzione che sembra aver trovato un riscontro positivo maggiore dell’80% e del 130% (rispettivamente in Galizia e nei Paesi Baschi) rispetto alle elezioni precedenti.
Concludiamo con l’articolo di rtve, che dedica, invece, uno spazio speciale al 150esimo compleanno del monumento nazionale più celebre di Granada, La Alhambra: è il monumento più visitato del Paese, con più di due milioni di turisti all’anno ed è stato riaperto al pubblico – con capienza dei visitatori dimezzata e misure di sicurezza a tutela della salute pubblica – lo scorso 17 giugno dopo tre mesi di chiusura a causa dell’emergenza sanitaria.
L.C, M.D.F. e I.V
In Francia, il Ministro degli Interni Gérald Darmanin ha concordato con la sua omologa britannica Priti Patel l’istituzione di un’unità di intelligence franco-britannica. Come riportato da Le Figaro, l’obiettivo è quello di rafforzare la cooperazione tra i due Paesi nel settore della sicurezza, in particolare per combattere l’attraversamento illegale della Manica da parte dei migranti. Il partito chiede che a Calais venga introdotta una politica “zero migranti”. Il 10 luglio, i servizi statali e di polizia hanno espulso più di 500 migranti da una zona industriale e li hanno portati nei centri di accoglienza o nei centri di detenzione amministrativa. Secondo quanto detto dalle associazioni di aiuto ai migranti, si è trattato di una caccia all’uomo per far sparire i migranti, portandoli in maniera consenziente o meno su autobus diretti verso una destinazione sconosciuta.
S. C.
In Belgio, come
riportato da Le Soir, in Vallonia è stato lanciato il progetto
Obépine (Observatoire épidémiologique des eaux usées), che consiste nel
monitorare la presenza del genoma Covid-19 nelle acque reflue. L’idea trae
fondamento dalle osservazioni effettuate in Italia e nei Paesi asiatici che mostrano
una correlazione tra la concentrazione del materiale genetico del virus nelle
acque e i casi di Covid in una regione. Un aumento della concentrazione del
virus può indicare un aumento dell’epidemia con dieci giorni di anticipo.
S.C.
In Svizzera, il partito PDC (Partie démocrate-chrétien) cerca di far risalire la sua curva elettorale, in calo da molti anni. Come riportato da Le Temps, il partito decide di cambiare il proprio nome togliendo la ‘c’ di cristiano (chrétien), poiché sarebbe la causa principale della perdita di molti voti. Secondo un sondaggio condotto dall’Istituto di ricerca gfs.Bern, il 54% dei membri del partito ritiene che il riferimento alla religione cristiana sia un freno per molti possibili elettori.
E.A. V.
Il 13 luglio il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin e il presidente della Repubblica Turca Tayyip Erdogan hanno tenuto una conversazione telefonica che tra i vari temi, ha avuto quello della conversione a moschea della chiesa di Santa Sofia a Istambul. Notizia riportata dallo stesso sito del Cremlino Kremlin.ru.
La tematica è stata sollevata dal presidente Putin poiché la decisione unilaterale di Erdogan ha sollevato un clima di polemiche in Russia e in generale in tutto il mondo.
Il Consiglio di Stato turco, il 10 luglio scorso, ha annullato una decisione del 1934 che prevedeva di trasformare la cattedrale in un museo e il presidente Erdogan ha sottoscritto un decreto per la sua conversione in moschea. Il leader turco ha anche dichiarato che l’opinione degli altri paesi su questo tema non influenza la sua decisione.
Durante il colloquio telefonico con il presidente Putin, Erdogan ha chiarito che l’accesso alla moschea sarà consentito a tutti i visitatori, in quanto simbolo unico di civiltà mondiale: turisti e pellegrini di ogni nazionalità potranno visitare la moschea.
Il presidente Putin ha sottolineato in particolare che questa conversione ha causato non poche proteste tra l’opinione pubblica russa. In primis tra tutti, a esprimersi è stata la Chiesa ortodossa russa, la quale ha mostrato rammarico per il fatto che la posizione delle chiese ortodosse locali riguardo al cambiamento di stato di Aya Sofia non sia stata presa in considerazione dalle autorità turche.
«È un peccato che le preoccupazioni della Chiesa ortodossa russa e di altre Chiese ortodosse non siano state ascoltate», afferma il portavoce della Chiesa russa Vladimir Legoida, aggiungendo inoltre che il Patriarca di Mosca e di tutta la Rus’ Kirill, il 6 luglio nella sua dichiarazione riportata da RT ha osservato che «questa decisione, ahimè, non è finalizzata alla conciliazione di esistenti contraddizioni, ma, al contrario, può portare ad altre grandi divisioni».
Il Ministero degli Esteri russo, d’altra parte, ha giudicato l’inizio dei servizi religiosi musulmani in Aya Sofia come una questione interna alla repubblica turca, priva quindi di risonanza internazionale.
S.N., D.S.
Il Portogallo questa settimana presenta un rischio massimo di incendio in 13 aree del Paese e nell’isola di Madeira, dato un aumento delle temperature che può variare tra i 30°-35°C nel litorale e 35°-40° nelle aree interne. Le temperature sono leggermente più alte del normale e ci si aspetta una vera ondata di calore soprattutto nell’entroterra, riferisce Público. La situazione Covid-19 rimane più o meno stabile (226 nuovi casi e 6 morti) con un totale di casi attivi di 13.945, mentre non si registrano nuovi casi nelle Azzorre da due giorni, riporta sempre Público. Risulta positivo l’andamento del primo mese di epoca balneare iniziata a giugno, mentre rimangono chiuse le piscine nelle zone interne, come si legge in Lusa .
D.F.
Nel Regno Unito si sono riaperte le indagini su Madeleine McCann, la bambina inglese scomparsa 13 anni fa durante una vacanza in Portogallo. Secondo il giornale Mirror, i poliziotti stanno indagando sul principale sospettato, Christian Brueckner, e sulla spiaggia dove avrebbe presumibilmente portato la bambina.
Gli investigatori tedeschi suppongono che l’uomo l’abbia uccisa lo stesso giorno del rapimento. Al momento il condannato si rifiuta di rispondere a qualsiasi domanda su consiglio del suo avvocato difensore, come si legge su Indipendent.
Secondo The Sun, le autorità stanno cercando in almeno una ventina di pozzi dove pensano sia stato gettato il corpo della piccola, tre dei quali sono già stati esplorati dai sub portoghesi.
Nonostante le recenti scoperte la famiglia McCann rifiuta di dichiarare la morte della figlia fino a quando non ne verrà ritrovato il corpo, come si legge su Express.
In Irlanda diventa obbligatorio l’uso della mascherina nei trasporti pubblici. Come spiega l’articolo pubblicato su RTE, entrerà presto in vigore la legge che obbliga i cittadini irlandesi a munirsi di mascherine.
Tuttavia, questo provvedimento sarà effettivo solo dalla prossima settimana dato che si stima un aumento dei servizi di trasporto del 50% in materia di capacità di accoglienza, secondo la notizia riportata da BreakingNews.ie.
Per i trasgressori è prevista una pena fino a 6 mesi di detenzione e una multa di massimo 2.500 euro, come spiegato nel The Irish Times.
S.C., S.P.
Secondo i dati forniti dal Robert Koch Institut (RKI) il 10 luglio 2020, le autorità sanitarie in Germania hanno riportato 395 nuove infezioni in un giorno. Di conseguenza, almeno 198.178 persone nella Repubblica Federale Tedesca hanno contratto l’infezione da Coronavirus dall’inizio della pandemia. Secondo un articolo dello Spiegel, dei ricercatori hanno analizzato i dati di ben 17 milioni di persone nel Regno Unito, evincendone che, oltre all’età e a malattie già presenti negli individui, esistono altri importanti fattori di rischio: il genere maschile, l’età avanzata, il basso status economico, varie malattie precedenti e congenite come diabete, asma e malattie autoimmuni, l’obesità e l’etnia. “Il messaggio chiave di questo studio è che la salute di tutti è influenzata da diversi fattori e il Covid non fa eccezione, non è sufficiente identificare questi rischi e poi non fare nient’altro” – afferma Tom Wingfield, della Liverpool School of Tropical Medicine.
L’emergenza pandemica, inoltre, come riferisce Der Spiegel, Karline Kleijer, coordinatrice d’emergenza dell’organizzazione Medici senza frontiere (MSF- Médecins sans frontières), viene affrontata in maniera molto diversa nelle varie aree geografiche del mondo.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’Africa conta ora più di mezzo milione di casi e più di un terzo di tutti gli stati africani ha visto raddoppiare il numero dei contagi da Coronavirus nell’ultimo mese. Il numero di casi non segnalati è sicuramente più elevato, dato che il test sierologico non viene effettuato in tutti gli Stati. Il tasso di mortalità è stato finora relativamente basso, probabilmente a causa della bassa età media in ognuno di essi. Preoccupante è il fatto che malattie gravi come malaria, tubercolosi e HIV non possano essere adeguatamente curate a causa della pandemia in corso in questi mesi, provocando così moltissimi decessi. Kleijer rimarca il fatto che in Europa siano state messe in vigore regole e restrizioni per la sicurezza della popolazione grazie, ovviamente, alla disponibilità economica dei governi e alle infrastrutture ben funzionanti, mentre nel continente africano il quadro è ben diverso. La coordinatrice d’emergenza sottolinea l’importanza del coinvolgimento della popolazione: tutto deve essere comunicato apertamente e in modo onesto, sia per quanto riguarda malattie come l’HIV o l’attuale Coronavirus.
M.S., L.R.
AFRICA
In Mali, il 10 luglio le forze di opposizione al presidente Keita hanno indetto la terza grande manifestazione in meno di due mesi: si contano un morto, 20 feriti e molti edifici pubblici distrutti. Secondo quanto riportato da Jeune Afrique, il movimento di protesta, guidato dall’imam Mahmoud Dicko, chiede le dimissioni del Presidente e lo scioglimento del Parlamento, poiché ritiene che il Governo sia responsabile dell’instabilità del Paese, già duramente provato dai plurimi attacchi jihadisti del 2012 e dai contrasti interni.
E.A.V.
Negli ultimi due mesi in Angola, come riporta Jornal de Angola, sono state sequestrate 462 pietre di diamante nella provincia di Luanda-Norte. L’ “Operazione Trasparenza” intende combattere il traffico illegale di diamanti e l’immigrazione illegale. Sono quindi state confiscate 200 pietre di diamante (del valore di 9 milioni di dollari) mentre altre 262 devono ancora essere valutate. Durante l’operazione sono stati sequestrati 74.900 dollari americani, 540.500 kwanzas (circa 833 euro), 34.500 dollari americani falsi e alcuni mezzi per l’estrazione dei diamanti. Sono inoltre state chiuse 96 chiese poiché in 54 di queste avvenivano attività illecite e 24 invece non presentavano condizioni idonee per le celebrazioni. In più, sono stati chiusi 107 esercizi commerciali per mancanza di requisiti per esercitare l’attività.
M.P.
Quattro blocchi per conto del parlamento tunisino intendono ritirare la fiducia al parlamentare Rashid Ghannushi, alla luce delle continue violazioni all’interno e all’esterno del Parlamento.
I media tunisini locali hanno citato Mohamed Ammar, portavoce del Partito democratico in Tunisia, una delle componenti del blocco democratico con il movimento popolare, affermando che i blocchi di democrazia e riforma nazionale hanno accettato di ritirare la fiducia al Presidente della Camera.
Da parte sua, il vice leader del blocco democratico nel movimento popolare, Khaled Al-Kreishi, ha detto a Sky News Arabia che verrà rilasciata una dichiarazione sull’avvio delle procedure per ritirare la fiducia a Ghannushi.
Questi sviluppi arrivano in un momento in cui le voci di un possibile ritiro della fiducia al leader del movimento Ennahda si stanno facendo più insistenti, alla luce delle accuse di sostegno al terrorismo e di inclusione di uno dei suoi rappresentanti in Parlamento, formulate dal Partito costituzionale libero.
Il Governo del Sudan ha annunciato una serie di emendamenti che hanno portato all’abrogazione della legge sull’apostasia, delle fustigazioni e del divieto di consumare alcolici per i non musulmani.
“Abbandoneremo tutte le leggi che violano i diritti umani in Sudan”, ha detto il Ministro sudanese della giustizia Nasr El-Din Abdel-Bari. Il Sudan ha proibito anche le mutilazioni genitali femminili.
In base alle nuove leggi, le donne non hanno più bisogno del consenso del tutore affinché i loro figli possano viaggiare con loro. Le riforme arrivano sulla scia del rovesciamento dell’ex presidente Omar al-Bashir, al potere per 30 anni, a seguito delle proteste di massa dello scorso anno.
Le leggi sono state inizialmente approvate ad aprile, ma solo ora entrano in vigore, afferma il corrispondente della BBC Arabic a Khartum Mohamed Othman.
S.H.
MEDIO ORIENTE
La scelta del presidente turco Recep Tayyip Erdogan di trasformare Santa Sofia in una moschea ha riscosso risonanza internazionale.
Il Ministro della Cultura e della Gioventù degli Emirati, Noura Al Kaabi, ha affermato che cambiare la realtà di Santa Sofia danneggia il valore culturale di questo simbolo umano, descrivendolo come “un’icona del dialogo e dell’interazione tra civiltà e religioni“. Come affermato in un tweet, “Santa Sofia è un punto di riferimento storico millenario, cambiare la sua realtà introducendo modifiche che influenzano la sua essenza danneggia il valore culturale di questo simbolo. La nostra responsabilità è preservarlo e garantirne la conservazione per le generazioni future, affinché resti una testimonianza della coesistenza tra popoli e religioni”, come riportato dalla CNN Arabic.
È interessante notare che il tweet degli Emirati arriva sulla scia dell’annuncio turco della conversione della Basilica di Santa Sofia in una moschea, in una fase descritta dagli osservatori come volta a consolidare il sostegno al presidente Erdogan, in particolare con le sfide economiche gli alti tassi di disoccupazione che la Turchia sta affrontando.
S.H.
AMERICA
Secondo il The Guardian negli Stati Uniti cresce l’indignazione tra gli oppositori della decisione di Donald Trump di commutare la pena detentiva del suo ex consigliere Roger Stone. Tale decisione è stata presa dal Presidente venerdì sera, nonostante il procuratore generale degli Stati Uniti avesse già dichiarato la condanna “appropriata”.
Il Washington Post ha pubblicato un articolo dell’ex procuratore speciale Robert Mueller, in cui respinge pubblicamente gli attacchi del Presidente e dei suoi sostenitori e difende il processo a Roger Stone e l’indagine sulla campagna di Trump del 2016, nel corso della quale Mueller e il suo team hanno rivelato prove di comunicazioni tra Stone e l’organizzazione divulgativa WikiLeaks, relative al rilascio di email piratate del partito democratico. Mueller ha scritto: ” […] L’indagine sulla Russia è stata di fondamentale importanza. Stone è stato perseguito e condannato perché ha commesso crimini federali. Rimane un criminale condannato, e giustamente”.
S.C, S.P
In Canada, secondo quanto riportato da Journal de Montréal, quindici dipendenti della fabbrica di imbottigliamento di Coca-Cola hanno contratto il Covid-19. Lo stabilimento ha dovuto temporaneamente bloccare le sue attività, interrompendo le forniture della bibita gasata in vari negozi. Tuttavia, la situazione non ha avuto impatto sui ristoranti, poiché la Coca-Cola viene servita alla spina. La portavoce dell’azienda, Nicola Krishna, ha dichiarato che l’azienda, lavorando con le organizzazioni di sanità pubblica, incoraggia tutti i dipendenti a sottoporsi al tampone.
E.A. V.
Oggi dedichiamo la nostra rassegna a un Paese spesso all’ultimo posto tra le notizie dell’America Latina, la Bolivia, la cui popolazione è stata scossa dall’ennesimo caso di femminicidio. Si tratta della piccola Esther, di soli 9 anni, violentata e assassinata in casa sua, a El Alto, vicino La Paz. Questo caso è stato un ulteriore allarme che ha ricordato la gravità della violenza contro donne e bambine che molto spesso sono obbligate a convivere con i propri violentatori. A causa della quarantena, la drammaticità di chi già viveva una situazione di abusi si è acutizzata: come riportato da un articolo della BBC, il Ministero Pubblico boliviano, nei primi due mesi di lockdown, ha registrato 2.935 nuovi casi di stupri e aggressioni contro le donne.
Clelia Taborga, rappresentante del Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione, con i dati del sistema sanitario boliviano alla mano, rivela che fino a questo momento dell’anno è stata calcolata una media di quattro gravidanze al giorno in ragazze di età inferiore ai di 15 anni. Questi dati sono allarmanti e trovano conferma nei registri della Commissione Economica per l’America Latina che ha dichiarato come la Bolivia sia il Paese con più donne assassinate in Sudamerica nel 2019. Per quanto riguarda il 2020 non sono ipotizzabili previsioni migliori poiché nel primo trimestre il numero dei femminicidi è superiore al medesimo periodo dell’anno precedente. Questa vicenda è solo uno dei moltissimi abusi che le donne boliviane subiscono tutti i giorni, ed è proprio per questo che non bisogna smettere di parlarne.
L.C, M.D.F. e I.V
Il giornale UOL presenta il “covid kit”, creato nello stato di Bahia in Brasile. La prefettura di Itagi ha infatti annunciato la distribuzione di idrossiclorochina, ivermectina e azitromicina a tutti coloro che presentano sintomi riconducibili al coronavirus. Il “covid kit” a domicilio è stato ideato dalle autorità sanitarie della prefettura al fine di evitare assembramenti di persone potenzialmente infette nelle farmacie. Il ministro della Salute dello stato di Bahia ha annunciato che la sorveglianza sanitaria farà chiarezza sul tema poiché il consumo di idrossiclorochina, senza prescrizione del medico, può essere molto pericoloso.
M.P
ASIA
Il governo di Timor Est nella scorsa settimana ha iniziato a preparare misure economiche da attuare nel corso dell’anno per far fronte alla pandemia, riferisce Lusa. Tra gli obiettivi risalta l’impegno per un miglioramento delle condizioni di vita della popolazione e la riduzione della dipendenza dal fondo petrolifero, che attualmente è la fonte principale di rendimento del Paese. Nonostante Timor Est abbia registrato finora solo 24 casi di Covid-19, l’economia ne ha risentito a livello generale con il blocco dei voli commerciali e regolari fino a data da destinarsi e il notevole peggioramento della situazione alimentare delle famiglie data la presenza di piogge e della peste suina africana nel settore dell’agricoltura, riporta ancoraLusa.
D.F.
In Cina, come riportato dal Global Times, un autista di autobus è stato ritenuto responsabile di un incidente nella provincia di Guizhou, nel sud-ovest della Cina.
L’autobus, che trasportava diversi passeggeri, compresi degli studenti, è precipitato in un serbatoio ad Anshun, Guizhou il 7 luglio, il primo giorno degli esami di ammissione all’università, uccidendo 21 persone e ferendone 15.
A quanto pare, la tragedia è stata causata intenzionalmente dall’autista, un uomo di 52 anni soprannominato Zhang, per sfogare il suo malcontento dopo che la casa in cui viveva, che gli era stata assegnata dalla sua compagnia, per la quale lavorava da anni, era stata demolita.
La casa era stata inclusa in un progetto di ristrutturazione urbana locale nel 2016. Nel giugno di quest’anno, Zhang ha firmato un accordo con le autorità locali per ricevere più di 72.000 yuan ($ 10.282) in compensazione, che però non ha mai rivendicato. L’uomo aveva anche fatto richiesta per una casa in affitto pubblica, ma la sua domanda era stata respinta.
Secondo la polizia, Zhang, che aveva divorziato nel 2016, una volta aveva chiamato una linea di servizio del governo per esprimere il suo malcontento per questi problemi e aveva pesantemente attaccato le autorità competenti.
La mattina dell’incidente, Zhang ha chiesto a un suo collega di cambiare il turno con lui e ha comprato una bottiglia di baijiu, un tipo di acquavite cinese, che ha portato con sé al lavoro. Alle 11,39, ha chiamato la sua compagna per dirle che era disgustato dalla vita. Alle 12:09, ha bevuto un po’ di baijiu dalla bottiglia quando l’autobus si è fermato in una stazione per consentire ai passeggeri di salire e scendere.
Alle 12:12, quando l’autobus è passato vicino al serbatoio di Hongshan, Zhang ha rallentato e poi ha accelerato improvvisamente, attraversando cinque corsie e distruggendo le barriere, precipitando così nel serbatoio.
La polizia di Anshun ha dichiarato che Zhang è annegato nella tragedia e il risultato dell’autopsia ha mostrato che il suo livello di alcool nel sangue era pari a 64,46 per 100 milligrammi.
Nessun altro elemento esterno ha interferito o ha causato l’incidente, da questo si comprende l’intenzionalità del gesto.
Zhang ha messo in pericolo la sicurezza pubblica con la sua guida pericolosa, causando la morte di persone innocenti che quel giorno andavano a lavorare o all’università, che mai avrebbero pensato di morire per mano di un autista di autobus.
G.R.
OCEANIA
Secondo 9News le autorità sanitarie del New South Wales hanno confermato altri quattro casi di COVID-19 legati a un’epidemia all’Hotel Crossroads a Sidney. “Questi quattro si aggiungono ai cinque casi precedentemente segnalati”, ha dichiarato un comunicato della NSW Health “Siamo a un punto critico della lotta per contenere il virus”, ha detto ieri il dottor Jeremy McAnulty.
“È essenziale che la comunità lavori insieme per limitare la diffusione del virus, mantenendo sempre una buona igiene delle mani, rispettando le regole di distanziamento ogni volta che è possibile e facendo test ogni volta che i sintomi si sviluppano”.
S.C, S.P
Rassegna stampa a cura di:
Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca)
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
Silvia Noli, Diana Sandulli (lingua russa)
Sara Zuccante (responsabile lingua araba)
Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)