Pagelle ignoranti Cattolica-Unint
2-5 (flexiamo ‘sto risultato)
Marco 10 e lode con annesso bacio accademico
Questo bisogna dirlo con molta chiarezza: il gioco dell’Atl… no, scusate, volevo dire che tutti, almeno per qualche secondo, giovedì abbiamo tacitamente manifestato un’insaziabile libidine (metaforicamente parlando, si intenda) per il nostro Mamba. Delle sue prodezze se ne parlerà per molto tempo ancora, perché quando Marco chiude la saracinesca non ce n’è proprio per nessuno. E menomale per gli avversari che il campo è piccolo, altrimenti il gol non arriverebbe mai. PIZZUTI CHI?
Davide 9+1
Un bel nove per la prestazione e un punto in più per la marcatura e il carisma dimostrato. Nella partita più difficile della prima parte del campionato, il capitano tira fuori tutta la grinta di cui dispone: gioca bene, segna pure (tanto per cambiare) e predica ordine dentro e fuori dal campo, redarguendo un vice particolarmente “furioso” per la non marcatura dei suoi sul calcio d’angolo dei futuri medici. TOMMI, MENO.
Lorenzo 10 e +9 al fanta
Beato chi lo ha in squadra al fantacampionatodelleuniversitàdiRoma, spiace per chi invece lo ha snobbato all’asta di settembre. “Emozione pura” direbbe il buon Carlo Vanzini, ma questo è un altro sport. Eh sì, perché Lorenzo ha giocato proprio uno sport a parte: onnipresente in ogni zona del campo ed efficace rapinatore d’area di rigore, instancabile e maledettamente pragmatico in un mondo di teorici. MARIO MANDZUKIC.
“Maderone” 50
Avete letto bene, cinquanta! Cinquanta come i minuti giocati dal (forse) capocannoniere della squadra. Il pilastro della Unint non ha fatto girare neanche l’ombra degli attaccanti-medici, concedendosi a volte qualche licenza di troppo soprattutto ai danni di un gigante centravanti dal numero 7. Preso di mira dagli avversari, risponde al fuoco e si fa ammonire, ma la sua vera colpa è quella di rimanere in campo sempre e comunque, scelta giudicata sleale da chi, alla sconfitta, non era mai stato abituato. Fino a giovedì. SCELTA TECNICA.
Nicolò bla_9_kiss
Dopo la breve parentesi da fisioterapista, torna in campo in grande spolvero: autore di una prestazione di carattere, svernicia più volte la fascia come cavallo pazzo Rabiot guadagnando metri in un momento difficile e contratto del match. Poi il battibecco con non so chi, indirizzando al mittente riprovevoli accuse con dolci bacini affettuosi. MI CHIAMO VIRGOLA, SONO UN GATTINO.
Daniele 9
Una cosa vorrei sapere: come è possibile che in un covo di matti come il nostro (me compreso, si intende) il giocatore con più ammonizioni sia il più pacato e silenzioso della squadra. Ma parliamo della sua partita: schierato nel quintetto di partenza, soffre alla lunga la fisicità degli ex primi in classifica, ma come al solito si dimostra un giocatore duttile, efficace e pulito in entrambe le fasi. Poi arriva l’ammonizione, una in più di Stefano. EEEH CHE BVUTTO.
Leonardo 10
Scortato al campo dal suo nuovo agente, si dimostra l’arma in più nel ricco arsenale unintiano. Entrato solo a partita in corso, nella seconda frazione pone fine alle timide speranze dei sicuramente non più primi in classifica segnando (ancora, questo vuol dire che ha lasciato il segno in tutti gli incontri finora disputati) e disegnando calcio da vero regista offensivo. Chiederà sicuramente un adeguamento di contratto per mezzo del suo agente, speriamo di non perderlo a zero. UOMO MERCATO.
Sandro 10
Può un giocatore arrivato a partita in corso decidere l’esito di un match? Può un giocatore arrivato a partita in corso chiamare insistentemente l’arbitro “signore” correggendogli ogni decisione, soprattutto quelle più banali? Per entrambe le domande la risposta è sì. Entrato sul terreno di gioco con la sua patente desideroso di ottenere il riconoscimento, viene subito chiamato in causa dal mister e mette a segno una prova sontuosa, nulla da aggiungere. Un tuttofare che sfiora, o meglio, si mangia il possibile 2-6 che avrebbe ammazzato ancora di più psicologicamente la squadra non più a punteggio pieno in campionato. AGO DELLA BILANCIA
La panchina
Un 10 meritatissimo a tutti coloro, in particolare Riccardo, Alessandro Morelli, Pier ed Enrico che non hanno trovato spazio in tale occasione, ma che come dei veri guerrieri non hanno mai mollato la squadra, supportando i compagni dal primo all’ultimo minuto. Siete la nostra forza! Un plauso anche a Nicola che finalmente ha espiato le sue colpe e soprattutto le sue giornate di squalifica. SIAMO UNA SQUADRA FORTISSIMI.
Un bel 9 per Vanni che con un allegrata azzecca formazione titolare e tutti i cambi, imbastendo una partita praticamente perfetta. Vestito alla Mourinho dei tempi d’oro ai Blues, non regge la tensione, decidendola di scaricarla fuori dal campo assentandosi per qualche minuto subito dopo il nostro quinto gol. GUARDA MAMMA, PROPRIO COME MAX.
Solo un 6,5 per Tommaso, nervosissimo nel primo tempo e poi più pacato nella seconda frazione dopo aver capito di non dover mettere inutilmente pressione ai suoi. Ma che ci vuoi fare, è fatto così, le partite le vive come Antonio Conte, perché nessuno ci tiene come lui. ABBASSA I DECIBEL.
Tommaso Paolocci