Quanto conosci la lingua italiana?
Cari lettori e care lettrici,
Ogni anno ci sono tante nuove parole che vengono aggiunte al nostro vocabolario, mentre tante altre cadono in disuso.
A tal proposito, scopriamo i tre termini di questa settimana!
INGUATTARE
Questo neologismo nasce da un errore linguistico del termine inquattare, ovvero nascondere prima che altri lo vedano. È una modifica di una forma già di per sé dialettale, molto in uso in Toscana, meno altrove. Si può far risalire il termine all’aggettivo quatto, ormai poco usato, che significa accucciato e silenzioso, così da non farsi vedere e sentire da nessuno.
(https://www.sapere.it/sapere/dizionari/neologismi/gergo/inguattare.html)
HIPOPOTOMONSTREROSESQUIPEDALIFOBIA
La paura delle parole lunghe: paradossalmente, questo lunghissimo termine greco – ovvero composto da “hipopoto” (grande), “mostro” (mostruoso), “sesquipedali” (espressione mutuata dal latino per indicare “parola grande”) e “phobos” (paura) – è stato scelto proprio per indicare la fobia nei confronti delle parole lunghe o poco frequenti usate nelle conversazioni e che si teme di pronunciare scorrettamente, mettendosi così in ridicolo.
LOCUPLETARE
“Dal latino: locupletare, derivato di locuples ricco, composto di locus terra e -ples pieno. Pieno di terre. Significa arricchire, e denota questo significato a partire dall’immagine più atavica della ricchezza, cioè la terra; locupletato è chi o ciò che è stato munito di averi ingenti, o arricchito in senso figurato”.