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I Giardini Perduti di Heligan, fra gloria, decadenza e magia

Se siete amanti del mondo fantasy sicuramente non potete perdervi questo luogo magico e fatato: i Giardini Perduti di Heligan, “the Lost Gardens of Heligan”. Essi fanno parte di un’antica residenza che apparteneva alla famiglia Tremayne e sono stati abbandonati per quasi 100 anni per poi essere riqualificati circa 30 anni fa. Questo luogo è incantevole e avvolto dal mistero e un silenzio magico ed è in questa atmosfera che si possono ammirare bellissime statue che sono state create dall’uomo, ma poi modificate dalla natura.  In lingua cornica Heligan significa salice piangente, solo una delle tantissime piante ospitate dai Giardini di Heligan.

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La Tenuta Heligan è appartenuta alla famiglia Tremayne per oltre 400 anni, si estende per 400 ettari e si trova in Cornovaglia, nel Regno Unito. Questa tenuta è stata caratterizzata da un lungo passato glorioso, ma anche da un prolungato periodo di decadenza. Nel corso dei secoli sono state molte le modifiche fatte, fra cui la creazione di un giardino all’italiana, di un giardino inglese, di un giardino giapponese, un bosco di felci conosciuto come la Giungla e addirittura una serra in cui si coltivava l’ananas.

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L’inizio della decadenza per i giardini inizia con la Prima Guerra Mondiale: i giardinieri furono chiamati alle armi e la tenuta fu requisita per essere utilizzata come ospedale da campo. Dopo la guerra, Jack Tremayne, l’ultimo erede maschio della famiglia, decise di trasferirsi in Italia e la villa fu venduta. Questa venne poi espropriata dall’esercito americano e utilizzata come alloggio per le truppe durante la Seconda Guerra Mondiale. Così il giardino andò in rovina, e boscaglia ed erbacce coprirono quello che un tempo era stato un rigoglioso e meraviglioso parco.

I giardini furono riscoperti nel 1990 da uno degli eredi della famiglia Tremayne che subito capì di trovarsi in un luogo magico, quindi iniziò un ambizioso progetto di restaurazione che venne terminato in solo un anno e nel 1992 la tenuta venne riaperta al pubblico. Questo evento ebbe anche un enorme risonanza mediatica e ci fu anche un documentario della BBC. Oggi, camminando per questi verdi prati non si ha solo la possibilità di respirare il profumo intenso dei fiori che lo tinteggiano, ma si ha la possibilità di assistere a qualcosa di ancora più bello: l’esperienza dello stretto legame tra la forza vitale della natura e l’opera umana, che è stato capace di far rinascere questo luogo e renderlo magico, quasi fatato.

Infatti, è possibile passeggiare in mezzo ad una miriade di piante provenienti da tutto il mondo, ma quello che distingue davvero i giardini perduti di Heligan, sono le statue sparse  tra i prati e i boschi, statue che sono state modificate dalla natura che è cresciuta sopra di esse e se ne è appropriata.

Di seguito i nomi delle più famose: The Sleeping Goddess (“La Dea dormiente“); la Mud Maid (“La donna del fango“); la Giant’s Head (“La testa del Gigante“); la Moss Maiden (“La Fanciulla del Muschio“); la Grey Lady (“La Signora Grigia“). Queste statue sembra che escano dalla terra stessa, che sia da lì che provengono, sono racchiuse tra le foglie di edera e distese su di un tappeto erboso.

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Se vi troverete a passare per la Cornovaglia non è certo un posto che vorrete farvi scappare.

Spero di avervi incuriositi e di avervi fatto scoprire qualcosa di nuovo, alla prossima!

Alessia Maldera

Fonti:

I giardini perduti di Heligan: https://www.cosasifa.com/2020/08/23/i-giardini-perduti-di-heligan/

I Giardini Perduti di Heligan, la perla segreta della Cornovaglia: https://travel.fanpage.it/i-giardini-perduti-di-heligan-la-perla-segreta-della-cornovaglia/