Se chiudo gli occhi sono in… Puglia!
Care lettrici e cari lettori,
ultimamente la mia mente e i miei pensieri non riescono a rimanere radicati nel tempo presente e si proiettano verso il futuro. Un futuro che non riguarda le classiche domande del tipo “come ti vedi tra 10 anni?”, ma semplicemente “che faccio quest’estate?”. Ebbene sì, per me è giunto il momento di capire se addosso immagino le infradito o gli scarponcini, un bel bikini sufficientemente coprente o i pantaloncini di Decathlon. Le uniche certezze che ho sono il mio rifornimento di creme solari, che mi permettono di non diventare color aragosta, e la consapevolezza che rimarrò entro i confini nazionali. Quindi, dopo avervi portato in Vietnam, Messico e Lapponia, vi faccio riatterrare in Italia, nello specifico nel sud Italia. Ancora più nello specifico, nel tacco del nostro stivale: in Puglia.
Oggi a farci percorrere le stradine pugliesi sarà una ragazza dolce, composta e amante di ogni genere di blazer: Martina. Marti ha reso la Puglia teatro del suo primo viaggetto romantico con Jacopo e lo ha condiviso con noi. I nostri amici, in una decina di giorni, hanno cercato di esplorare il più possibile, tingendo le loro vacanze con le emozioni di un’avventura on the road.
Infatti, atterrati a Bari e noleggiata l’auto, si sono subito diretti a Polignano per godersi la loro prima cena vista mare: con Domenico Modugno (la statua ovviamente), sugli scogli e stringendo tra le mani un panino polipo e burrata. Assorbita la bellezza di Polignano, sono subito ripartiti alla volta di Alberobello. Prima di arrivare, però, Marti e Jaco si sono concessi una piccola pausa all’ombra delle Grotte di Castellana. Nel caso non le abbiate mai sentite nominare, tali grotte vantano un percorso lungo 3km e toccano una profondità di circa 70m. Semmai andrete in Puglia cercate di andarle a visitare: nonostante lo scivolone sia sempre dietro l’angolo (munitevi di un buon equilibrio), queste meravigliose grotte valgono il rischio di un sedere un po’ più piatto. Poi abbandonate il candore delle stalattiti e stalagmiti e fate spazio, come Martina, a quello dei caratteristici trulli di Alberobello. Il centro storico e più turistico è tappezzato di questi piccoli edifici di pietra con dei simpatici tetti a punta, per me del tutto assimilabili ad un assembramento di nanetti dalle barbe bianche. Contrastati solo dall’accecante calce nivea che domina la città di Ostuni.
La nostra coppia di posti da consigliare ne ha davvero visti parecchi: di Porto Cesareo, Torre Lapillo, Punta prosciutto e Torre dell’Orso potrebbero lodare l’acqua cristallina e le passeggiate di settembre sulle spiagge stranamente deserte; delle cave di bauxite vicino ad Otranto, vi racconterebbero di come il rosso fuoco della terra contrasta e, al tempo stesso, convive con il blu intenso del mare; infine, di Matera ricorderebbero le piccole conchiglie e i fossili rimasti per sempre intrappolati sulle pareti dei Sassi.
Per quanto mi riguarda, che sia al mare o in montagna, continuerò a sognare l’estate: la pelle nuda baciata dal sole rovente, l’acqua fresca che mi accarezza le gambe e la rarissima sensazione di essere finalmente nel posto giusto al momento giusto.
Giulia Giacomino