La rassegna stampa internazionale dell’UNINT
Russia, 40.000 volontari per la terza fase di sperimentazione del primo vaccino anti-Covid. In Spagna due nuovi nomi indagati nel caso Operación Kitchen. Gli Stati Uniti si preparano a ritirare più di un terzo delle proprie forze dal territorio iracheno. In Brasile il prezzo del riso, alimento base della cucina locale, continua ad aumentare vertiginosamente di prezzo.
EUROPA
L’ex ministro degli Interni spagnolo, Jorge Fernández Díaz, e l’ex segretaria generale del Partido Popular (PP), María Dolores de Cospedal, sono gli ultimi nomi che la Fiscalía Anticorrupción ha chiesto al giudice Castellón di iscrivere nel registro degli indagati per il caso denominato Operación Kitchen. Il protagonista di quella che ha tutti i contorni di una spy-story è l’ex tesoriere del PP, Luis Bárcenas, reo di aver depositato, senza averli dichiarati, 48 milioni di euro in conti svizzeri e di aver finanziato con quel denaro i leader del suo partito. L’Operación Kitchen ha inizio dopo il ritrovamento, nel domicilio dell’ex poliziotto Villarejo, di una pen drive il cui contenuto ha rivelato l’esistenza di un nucleo operativo della polizia che aveva la funzione di localizzare documenti e attività di interesse giuridico riconducibili all’ex tesoriere del PP.
Oltre che su alcune personalità di spicco della politica spagnola, il giudice ha deciso di indagare anche sull’operato degli ispettori e dei commissari di polizia che hanno permesso al reparto operativo, impegnato nello spionaggio dei movimenti di Bárcenas, di compiere ricerche al di fuori dei limiti della legge. Secondo l’articolo di 20minutos non si esclude che il prossimo nome illustre ad essere indagato possa essere quello del presidente Rajoy visti i frequenti riferimenti alla sua persona nelle conversazioni di Villarejo intercettate dalle forze dell’ordine.
L.C, M.D.F. e I.V
In Francia, un amico di Frédéric Boisseau, la prima vittima dell’attentato del gennaio 2015 a Charlie Hebdo, gli ha reso un lungo omaggio martedì 8 settembre davanti alla Cour d’assise spéciale di Parigi. Come riportato da France 24, il processo degli attentati del gennaio 2015 è entrato nella sua prima fase martedì 8 settembre, con le udienze delle parti civili, testimoni dei fatti di Charlie Hebdo. Anche se i sei sopravvissuti all’attacco terroristico nei locali del settimanale avrebbero dovuto essere ascoltati nel pomeriggio, si è preferito dare la precedenza alla testimonianza di Jérémy Ganz, ex collega di Frédéric Boisseau.
S.C.
In Belgio, la scadenza del 17 settembre 2020, entro la quale la prima ministra Sophie Wilmès si è impegnata a presentare la questione della fiducia alla Camera, potrebbe essere prorogata nel caso di parere favorevole della maggioranza dei deputati. Come riportato da Le Soir, la formazione di una nuova coalizione federale, che associa le famiglie socialiste, liberali, ecologiste e il CD&V, ha subito un brusco arresto questo martedì 8 settembre con l’annuncio della contaminazione da Coronavirus di uno dei due esploratori nei negoziati per la formazione del nuovo governo, Egbert Lachaert.
S.C.
In Svizzera, il sindacato Unia ha inviato più di 40.000 cartoline agli svizzeri per invitarli a votare contro l’iniziativa del partito UDC (Unione Democratica di Centro), sulla quale i cittadini si esprimeranno il prossimo 27 settembre. Secondo quanto riportato da Le Matin, la potenziale entrata in vigore dell’iniziativa comprometterebbe la tutela dei salari e delle condizioni di lavoro dei dipendenti, così come abolirebbe le sanzioni contro le aziende svizzere e straniere che praticano il dumping salariale.
EA.V.
Il primo ministro del Portogallo António Costa ha affermato questa settimana che un eventuale ritorno al lockdown rappresenta un “non scenario” perché né il Paese né i cittadini sopporterebbero di fermarsi di nuovo. Per questo motivo ha fatto un appello ai portoghesi affinché stiano “attentissimi” alle norme di sicurezza dato che il virus non si diffonde da solo, ma sono le persone ad essere potenziali portatori, si legge in Lusa. Inoltre ha parlato di reindustrializzazione del Paese per recuperare l’economia investendo su nuovi settori ma puntando, allo stesso tempo, anche su settori imprescindibili per l’economia del Paese, quali quello tessile, quello alimentare e delle calzature, riporta Diário de Notícias.
D.F.
L’industria automobilistica tedesca sta subendo un duro colpo dopo la crisi coronavirus. Nonostante la condizione attuale, in Germania rappresenta ancora quasi il dieci per cento del valore aggiunto lordo e supporta molti altri settori come la produzione di metalli, le apparecchiature elettriche, l’ingegneria meccanica e le telecomunicazioni. Sono circa 936.000 le persone che, direttamente o indirettamente, dipendono dall’industria automobilistica.
Lo studio condotto dall’Institut der Wirtschaft (IW) e riportato dal giornale Der Spiegel risulta essere preoccupante: l’industria automobilistica è sotto shock, deve fare i conti con un drastico calo della domanda e la ripresa è più lenta di quanto ci si aspettasse. Nel primo semestre del 2020, Volkswagen ha registrato un calo delle vendite di circa il 22%; la società del gruppo Audi ha subìto una grave battuta di arresto e perso i guadagni di almeno un trimestre. Duro colpo anche per la BMW che tra l’inizio di aprile e la fine di giugno ha consegnato ai suoi clienti statunitensi solo 50.957 vetture nuove, circa il 39% in meno rispetto allo scorso anno. Secondo i ricercatori, il già elevato livello di sovraccapacità produttiva esistente e il cambiamento tecnologico finisce per gravare sui risultati economici. In particolare, ne risentono le industrie fornitrici più piccole: mentre le case automobilistiche e i grandi fornitori hanno la possibilità di modificare la loro produzione per evitare il tracollo economico, le fonderie per blocchi motore ad esempio non possono farlo.
Al vertice automobilistico, tenutosi martedì 8 settembre nella Cancelleria tedesca, hanno preso parte Angela Merkel, i rappresentanti del settore industriale, i sindacati e i premier degli Stati federali. Il ministro dell’economia Peter Altmaier (CDU) ha parlato di come saranno spesi i due miliardi di euro stanziati per l’industria nel pacchetto di stimolo economico contro la crisi da Covid-19 e del supporto che dovrà essere garantito anche e soprattutto ai fornitori. Oltre che un’iniezione economica, sono state richieste chiare linee guida sulla registrazione futura di auto autonome e semi-autonome. La Germania infatti, con la legge attualmente in fase di preparazione, vuole essere la prima al mondo a consentire l’utilizzo di veicoli senza conducente entro il 2022. Una questione spinosa che richiederà un secondo incontro al vertice e che, secondo le informazioni di Der Spiegel ha visto un primo blocco da parte del Ministero federale dei trasporti. Il problema sarebbe a livello europeo: l’omologazione è regolata da leggi europee e dunque la registrazione effettuata in un Paese è valida anche negli altri Stati Membri che pertanto devono avere voce in capitolo. Infine, il leader della CSU Markus Söder ha chiesto ulteriori aiuti economici per la ricerca e la produzione di celle a batteria per le auto elettriche che in numeri equivarrebbero ad altri dieci miliardi di euro, non necessari per la Merkel: «Personalmente credo che le misure prese siano giuste e anzi, la riduzione dell’imposta sul valore aggiunto incluso nel pacchetto abbassa anche il prezzo delle auto con motore a combustione, per cui ora non vedo la necessità di ricorrere ad un’addizione». Nel frattempo, il Ministero dell’economia sta lavorando all’attuazione del programma aggiuntivo concordato.
M.S., L.R.
In Inghilterra, secondo ilThe Guardian e ilBusiness Live, alcuni trust del National Health Service (NHS) mostrano che solo il 15,4% dei ruoli dirigenziali sono occupati da donne. Anche se ci sono stati dei progressi, il NHS non è riuscito a raggiungere l’obiettivo che si era prefissato: garantire che la metà dei posti nei consigli di amministrazione fossero occupati da donne entro il 2020.
Sam Allen, presidente dell’Health and Care Women Leaders Network della Confederazione NHS e amministratore delegato del Sussex Partnership NHS Foundation Trust, afferma:“il NHS ha fatto progressi, ma resta ancora molto da fare per raggiungere una parità di genere coerente e significativa”.
Inoltre, secondo una ricerca condotta dalla University of Exeter Business School, la leadership del NHS che rappresenta più equamente le donne nei ruoli senior è “essenziale, in ritardo e necessaria ora”.
In Irlanda, secondo il The Guardian e The Telegraph, la compagnia aerea irlandese Ryanair ha ridotto di 10 milioni il suo obiettivo annuale di passeggeri, poiché si aspetta che il mercato dei viaggi invernali verrà “cancellato”.
Anche EasyJet ha dichiarato che avrebbe tagliato i voli dopo che il governo britannico ha annunciato ulteriori misure di quarantena.
Inoltre, già il mese scorso, Ryanair ha dichiarato che stava cancellando quasi un volo su cinque programmato per settembre e ottobre a causa di un calo delle prenotazioni, per via dell’aumento dei casi di coronavirus in alcuni Paesi europei.
S.C., S.P.
Il 9 settembre sono iniziate in Russia le vaccinazioni con “Sputnik V”. Sono 40.000 i volontari che, a Mosca, stanno partecipando alla terza fase della sperimentazione del primo vaccino al mondo contro il Covid-19, sviluppato presso l’istituto Gamaleya ad agosto.
Il vaccino dovrebbe essere somministrato a persone appartenenti ai gruppi considerati a rischio, come medici, infermieri e insegnanti, e il Ministro della Salute ha dichiarato che ciò inizierà presto.
Intanto “i primi volontari a Mosca sono già stati vaccinati” ha affermato il vicesindaco Anastasia Raskova. Il primo lotto di vaccini è stato consegnato a tre policlinici della capitale e la vaccinazione è gratuita e può essere effettuata solo le seguenti condizioni: età minima 18 anni, polizza assicurativa medica obbligatoria nel territorio di Mosca e test di gravidanza negativo.
Nel frattempo, il Messico ha ordinato 32 milioni di dosi del vaccino russo contro il coronavirus e il Fondo russo per gli Investimenti Diretti ha dichiarato di fornire tali dosi a una delle maggiori società farmaceutiche messicane. Anche il Kazakistan segue la stessa linea messicana, avendo firmato con il Fondo russo un accordo per ricevere 2 milioni di dosi di un potenziale vaccino che abbia superato tutti i test.
D’altra parte, non sono pochi i gli scienziati che guardano con più realismo alla situazione attuale e sostengono che nonostante un vaccino, l’umanità convivrà a lungo con il virus: “un vaccino è in fase di sviluppo ora e farà il suo lavoro. Dobbiamo guardare al futuro con ottimismo, ma ricordare che vivremo a lungo con questo virus”, ha dichiarato il virologo Anatoly Alshtein.
Trattando invece di disastri ambientali, il presidente Putin ha fatto visita all’oblast di Irkutsk, in Siberia, che fu colpito da una violenta alluvione a giugno del 2019. Il lago Bajkal, esondando, ha allagato 50 città che sono rimaste inagibili per giorni, con ingenti danni alle abitazioni e alla popolazione.
Come ammesso dal presidente, i lavori per la ripresa della regione hanno subito gravi ritardi e sono cominciati solo dopo sei mesi. Il Presidente Putin ha comunicato che il bilancio federale ha stanziato 27 miliardi di rubli, che ammontano a 302 milioni di euro, per la ripresa economica della regione e la costruzione di abitazioni per chi è rimasto senza casa e per nuove infrastrutture. Nel distretto di Ugolshchikov è stato costruito un nuovo complesso residenziale con 66 appartamenti disponibili.
Il Presidente ha anche fatto appello ai responsabili e ai funzionari regionali di assicurarsi che le strutture sociali sul territorio ricomincino a funzionare in maniera regolare: positiva la riapertura di una scuola che ospita dal 1275 studenti e la creazione di una nuova unità per le malattie infettive a Tulun.
Nel frattempo, il Ministero della Difesa ha comunicato che verranno smantellate tutte le strutture danneggiate a Tulun entro ottobre, data entro la quale si prevede anche il completamento della bonifica del suolo. Gli aggiornamenti ci vengono riportati dall’agenzia di stampa RIA Novosti.
S.N., D.S.
AFRICA
In Nigeria, l’ex redattore Mannir Dan Ali si è pronunciato in merito alle difficoltà riscontrate dai giornalisti nello svolgere il proprio lavoro. Secondo quanto riportato da BBC Afrique, i funzionari dello Stato sminuiscono la professione giornalistica, fino ad arrivare ad insultarla. L’ex ministro del governo e membro del Partito Democratico Popolare (PDP) Fani-Kayode, ad esempio, è ormai conosciuto i suoi maltrattamenti verso questa categoria. Il governatore di Ebonyi ha abusato del suo potere per vietare a due giornalisti di esercitare la professione a causa della propensione a scrivere articoli negativi sullo Stato. Amnesty International ha reagito in un comunicato stampa condannando il modo in cui vengono trattati i giornalisti.
EA.V.
In Angola, come scrive il Jornal de Angola, i collegamenti aerei domestici e internazionali non commerciali riprenderanno rispettivamente il 14 e il 21 di questo mese, come annunciato dal ministro dei Trasporti. I voli sono finalizzati soprattutto al rimpatrio e ritorno a casa dei cittadini nei rispettivi Paesi. I passeggeri che desiderano viaggiare in Angola ma che provengono dall’estero devono sottoporsi al test rapido 72 ore prima del volo, per poi effettuare la quarantena domiciliare all’arrivo ed eseguire nuovamente il test sette giorni dopo.
M. P.
Questa settimana il Mozambico ha ricevuto 250 mila euro nel quadro del piano di azione in risposta alla pandemia tra Portogallo, i Paesi di Lingua Ufficiale Portoghese (PALOP) e Timor-Est, fondi destinati soprattutto alla provincia del nord Nampula, riferisce Lusa. Inoltre il Mozambico ha ricevuto anche fondi dalla Banca Mondiale per un totale di 88 milioni di euro destinati ad “sostenere programmi per lo sviluppo delle competenze per giovani mozambicani”. Allo stesso tempo gli imprenditori hanno espresso la volontà di stringere più accordi commerciali con l’India, che è il secondo maggior partner commerciale del Mozambico dopo il Sudafrica nel primo trimestre del 2020, per poter dinamizzare il settore privato mozambicano, si legge in Plataforma Media.
D.F.
L’ambasciatore della Tunisia presso le Nazioni Unite, Qais Qabtani, ha annunciato le proprie dimissioni dal corpo diplomatico dopo essere stato rimosso dal suo incarico, ricoperto per soli cinque mesi. Si tratta di una “questione d’onore e di principio”, ha aggiunto Qais Qabtani, sottolineando che, fino a martedì, non era a conoscenza della decisione del Ministero degli Affari Esteri di licenziarlo.
Per il Paese questo è il secondo cambio di ambasciatore alle Nazioni Unite in sette mesi. A gennaio, infatti, la Tunisia aveva convocato l’allora ambasciatore, Al-Munsif al-Baati sollevandolo dal suo incarico dopo solo cinque mesi dall’inizio della missione diplomatica a New York. La ragione dietro il licenziamento di al-Baati è stata l’accusa, da parte della presidenza tunisina, di aver sostenuto i palestinesi a scapito del rapporto della Tunisia con gli Stati Uniti, cosi ha riportato France24.
S.H.
MEDIO ORIENTE
La Lega degli Stati arabi, durante una riunione ministeriale, ha condannato l’interferenza turca negli affari interni dei Paesi arabi, invitando la parte turca a “non interferire più”.
Secondo l’agenzia ufficiale di stampa saudita, il Consiglio ha criticato gli interventi militari turchi in Libia, esprimendo la propria disapprovazione per il trasferimento da parte della Turchia di combattenti terroristi stranieri nelle terre libiche, in quanto ciò costituisce una minaccia diretta alla sicurezza nazionale araba e alla pace, nonché una chiara violazione delle decisioni del Consiglio di sicurezza.
Nella risoluzione i partecipanti hanno inoltre espresso “la loro condanna per l’aggressione turca ai territori siriani, considerata come una chiara violazione dei principi della Carta delle Nazioni Unite” ed hanno definito “l’incursione delle forze turche nelle terre irachene come un attacco alla sicurezza nazionale araba”, invitando così la parte turca a ritirare tutte le forze presenti nei territori arabi.
Il Consiglio ha poi accolto con favore la formazione del Comitato ministeriale arabo sulle interferenze turche negli affari interni dei Paesi arabi, composto da Egitto, in qualità di Presidente, e da Regno dell’Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Iraq e Segretario generale della Lega. Qatar, Libia, Somalia e Gibuti hanno espresso riserve sulla decisione, secondo quanto riportato dalla CNN Arabic.
In Iraq, gli Stati Uniti si preparano a ritirare più di un terzo delle proprie forze entro poche settimane, secondo il comandante del Comando centrale.
Il generale Kenneth McKenzie ha riferito ai giornalisti che il numero delle forze statunitensi diminuirà da 5.200 a 3.000 durante il mese di settembre.
Ha poi aggiunto che le forze rimanenti continueranno a fornire consulenza e assistenza alle forze di sicurezza irachene nel “rintracciare gli ultimi militanti dell’ISIS rimasti”.
Il mese scorso, il presidente Donald Trump ha ribadito la sua intenzione di ritirare tutte le forze dall’Iraq il prima possibile, come sottolineato dalla BBC Arabic.
S.H.
AMERICA
In Colombia, più precisamente a Medellín, secondo quanto riportato dall’articolo di El País, ci sarebbe stato uno scandalo sul (mega)progetto energetico idroelettrico “Ituango” (che avrebbe sede sul fiume Cauca, in quello che è chiamato il “Cannone del Cauca”, ossia a circa 170 chilometri da Medellín), che ha promesso di generare il 17% dell’energia necessaria per il Paese. Infatti, il sindaco della città, Daniel Quintero, ha accusato l’antecedente amministrazione comunale di non aver reso noto un documento che evidenziava gli errori di costruzione e disegno del progetto. Tuttavia, questi ultimi sembrerebbero essere nient’altro che le cause che hanno quasi generato una tragedia nel 2018.
Spostandoci in Messico, sembrerebbe esserci una nuova tendenza in fatto di cuccioli: ora andrebbero di moda i cuccioli di tigre del Bengala. È stato infatti reso noto da un articolo della BBC che nei corridoi del centro commerciale Antara, nell’esclusiva zona di Polaco, a Città del Messico, una donna di nome Mina Ayala avrebbe introdotto un cucciolo del sopracitato animale, destando sorpresa e rabbia da parte di molti messicani. Le sue immagini, prontamente diffuse in rete sia dalla stessa sia da altre persone testimoni del fatto, sono arrivate anche alla Procuraduría Federal de Protección al Ambiente (Profepa), la quale ha reso noto che l’animale non è una specie protetta. Tuttavia, il cucciolo appartiene alla categoria degli animali esotici, dunque si deve disporre di una corretta autorizzazione e di uno spazio che gli consenta di vivere (lontano dai centri commerciali, possibilmente).
L.C, M.D.F. e I.V
Recentemente negli Stati Uniti, si sono verificati numerosi incendi che hanno devastato alcuni Stati, causando la distruzione di milioni di ettari di terreno.
Secondo il New York Times, gli incendi avrebbero interessato tutta l’area occidentale del Paese, spazzando via gran parte delle cittadine in Oregon e Washington.
Alcuni residenti hanno raccontato di essersi affacciati alle finestre e di aver visto uno scenario apocalittico con bagliori rossastri. Tutto ciò è dovuto ai venti che trasportano cenere e fumo da luoghi più colpiti come Creek Fire e North Complex, arrivando fino alla baia, come afferma CNN.
Come si legge su NBC News, in Oregon, a causa delle fiamme un dodicenne e sua nonna hanno perso la vita, mentre la madre del ragazzo ha riportato grave ustioni.
S.C., S.P
Lo scorso anno, in Canada, l’ammontare degli straordinari pagati ai dipendenti e ai dirigenti della Société des alcools du Québec (SAQ) ha continuato ad aumentare, raggiungendo i 15,1 milioni di dollari, come riportato da Le Journal de Québec. Dall’anno fiscale 2016-2017, gli straordinari alla SAQ sono esplosi quasi del 70%. La direzione aziendale ammette che negli ultimi mesi si è registrato un aumento rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti dovuto agli effetti della pandemia.
S.C.
In Brasile, in tavola, non può mai mancare il riso. Come scrive il giornale UOL, nelle ultime settimane soprattutto, il prezzo del cereale è salito smisuratamente: un pacco da cinque chili, che normalmente ha un costo di circa 15 reais (2,40 euro), adesso ha raggiunto i 40 reais (6,40 euro). Purtroppo, i produttori dicono che il prezzo continuerà a salire. Il presidente Bolsonaro ha chiesto ai brasiliani di essere patriottici nel fare la spesa al fine di tenere bassi i prezzi degli alimenti di base e di non arricchire i grandi supermercati. La APAS (associazione paolista di supermercati) però non è d’accordo: i supermercati sono solo la punta dell’iceberg, gli aumenti dipendono dai fornitori che a loro volta dipendono da altre variabili (esportazione, calo della produzione ecc). Secondo l’Associazione Brasiliana dell’Industria del Riso, la questione è legata all’apprezzamento del dollaro, che rende le esportazioni più lucrative per i produttori.
M.P.
ASIA
La Cina, ancora una volta, fa discutere l’opinione pubblica. Secondo quanto riportato dal Global Times, una ragazza della provincia dell’Henan, situata nella zona centrale del Paese, ha trovato lavoro come assistente di insegnamento in una scuola privata, fondata da suo padre nel 2012. Fin qui nulla di strano, se non che la ragazza in questione si è laureata a soli tredici anni!
Zhang Yiwen, che si è iscritta a un college locale all’età di dieci anni e si è laureata con un punteggio relativamente alto tre anni dopo, ha iniziato quest’estate il lavoro come assistente in una sishu – una scuola privata tradizionale – a Shangqiu. In un video pubblicato sul social network cinese Sina Weibo, si vede Zhang insegnare agli studenti antichi testi cinesi basati sulla filosofia di Confucio e aiutarli con delle traduzioni in lingua inglese. Secondo il padre di Zhang, lei riceve il salario minimo di 2.000 yuan ($292) al mese e riceverà bonus o detrazioni in base alle sue prestazioni.
Il padre ha inoltre aggiunto che i suoi compiti includono aiutare gli altri insegnanti nella preparazione delle lezioni e dei compiti in classe, oltre alla pulizia delle classi e dei bagni.
“Avevamo pensato di lasciarle proseguire gli studi dopo la laurea, ma ha avuto difficoltà a mettersi al passo con la matematica” ha affermato il padre di Zhang, aggiungendo che “Questo lavoro per lei è sicuramento più stimolante e le dà sicuramente la possibilità di imparare molto, oltre a portare avanti, un giorno, l’attività di famiglia”.
Zhang Yiwen non ha mai ricevuto un’istruzione formale. Dall’età di quattro anni, ha imparato nel sishu privato, usando i libri di testo forniti dai suoi genitori. In un solo anno, ha completato tutti i corsi della scuola primaria, che normalmente richiedono sei anni di istruzione formale.
“La nostra istruzione altamente efficiente non solo ti farà risparmiare tempo, ma anche denaro, in modo tale da poter crescere al meglio un bambino” ha spiegato la madre di Zhang. Lo slogan della scuola è “Andare alle medie alle 9 e al college alle 15.” Dimostrando ancora una volta quanto i cinesi siano devoti allo studio e di quanto si impegnino per essere sempre al passo.
L’ufficio scolastico locale ha spiegato che il permesso di esercizio per il sishu, registrato alcuni anni fa come istituto di formazione bilingue, era stato annullato nel 2013. La scuola è ora sotto inchiesta, a seguito della decisione dei genitori di Zhang di assumerla come assistente.
Secondo una teoria nota come “smart fraction theory” le capacità cognitive di una popolazione e lo sviluppo del Paese sono imprescindibili. Non è un caso, che secondo questa teoria, sono gli asiatici ad essere considerati i più “intelligenti” proprio perché il Paese gode di una stabilità e di un grado di benessere piuttosto alto. Da sempre i cinesi, hanno dato sfoggio delle loro capacità e abilità. Il caso di Zhang è sicuramente un’ulteriore conferma dell’enorme preparazione degli studenti cinesi, a volte, anche al di sopra della media.
G.R.
OCEANIA
In Australia il premier dello stato del Nuovo Galles del Sud, Gladys Berejiklian, ha lanciato un ultimatum al vicepremier John Barilaro a causa della politica riguardante la protezione degli habitat dei koala, come si legge su 9News.
Secondo le leggi attuali, molti alberi nel Paese sono classificati come habitat ideale per i koala. Ciò comporterebbe un limite di disboscamento e di conseguenza un conflitto di interessi, come riportato da ABC News.
Secondo SBS News, ai ricercatori dell’università di Newcastle è stato affidato il compito di valutare l’impatto di alcuni progetti di espansione del territorio che minaccerebbero l’habitat dei koala, mettendo a rischio la sopravvivenza della specie.
S.C, S.P
Rassegna stampa a cura di:
Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca)
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
Silvia Noli, Diana Sandulli (lingua russa)
Sara Zuccante (responsabile lingua araba)
Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)