La rassegna stampa internazionale dell’UNINT

Nelle ultime settimane, la speranza di potersi lasciare alle spalle il Covid-19 è cresciuta in maniera proporzionale alla diminuzione dei contagi in vari Paesi del mondo. Tuttavia, il capitolo Coronavirus non si è ancora chiuso del tutto: che si parli di contagi o di vaccini è comunque ancora un argomento al centro delle discussioni internazionali.

EUROPA

In Spagna lo stato di emergenza per il Covid-19 sta vivendo la sua fase finale e i cittadini spagnoli iniziano a pensare alle vacanze estive. A questo proposito José Domingo de Ampuero, presidente della Viscofan – azienda leader nel settore agro-alimentare – ha voluto lanciare un messaggio di ammonimento per contrastare questo “sentimento di euforia da vacanze”. Secondo quanto riportato daEl Mundo, durante il suo intervento al vertice delle imprese spagnole De Ampuero ha voluto porre un freno all’ottimismo manifestato dal governo, invitando i cittadini alla cautela, poiché è convinto che l’autunno sarà un periodo molto duro per la ripresa economica delle aziende dopo il blocco forzato a causa della pandemia.

L’imprenditore affronta anche il tema dello smart working, sostenendo che non possa essere una soluzione permanente poiché causerebbe una perdita di coesione nel lavoro di squadra e l’interazione tra le persone ne risulterebbe compromessa.

Gli interventi di Antonio Hernández, presidente di Ebro Foods, e Tomás Pascual Gómez Cuétara, presidente di Calidad Pascual – entrambe aziende del settore alimentare – si sono indirizzati verso la richiesta al governo di aiuti finanziari e di proposte concrete e mirate per consentire alle aziende un ritorno alla normalità e alla piena attività produttiva perché, sostengono, “l’attività genera impiego e l’impiego genera consumo”.

L.C, M.D.F. e I.V

In Portogallo, i cittadini vengono esortati a passare le vacanze all’insegna della riscoperta del proprio Paese. L’ente regionale per il turismo di Lisbona, infatti, ha deciso di lanciare due programmi: uno per i residenti e un altro per i non residenti, al fine di attrarre turisti nel mercato interno e sostenere l’economia danneggiata dal Covid-19, come riportato dal giornale Diário de Notícias. Il Governo della Regione Autonoma delle Azzorre ha anche destinato un bonus di 150€ ai residenti che si sposteranno per vacanza tra le varie isole dell’arcipelago come incentivo per la promozione del turismo locale, come si legge in Público. Inoltre, per sostenere il settore dell’audiovisivo, la piattaforma Netflix in collaborazione con l’Istituto del Cinema e dell’Audiovisivo, ha indetto un concorso per finanziare i 25 migliori documentari e fiction scritti da cittadini e residenti portoghesi.

D.F

In Belgio, secondo quanto riportato dal quotidiano La Libre Belgique, mentre negozi e ristoranti  riaprono i battenti,gli organizzatori di eventi attendono ancora il via libera del Governo per riprendere fiere, convegni, festival e attività aziendali. Per attirare l’attenzione sulla mancata riapertura delle proprie attività, molti organizzatori di eventi hanno deciso di protestare silenziosamente: per rispettare la distanza sociale, diverse migliaia di “bagagli dimenticati” prendono il posto dei manifestanti, a rappresentare gli organizzatori, i fornitori, i ristoratori e gli artisti del settore.

Come riportato dal sito di informazione Swissinfo, nella “corsa al vaccino” contro il Covid-19 si sospetta una segreta guerra commerciale tra le grandi potenze mondiali a caccia di segreti farmaceutici per riuscire a lanciare per prime sul mercato il prodotto più efficace. La ricerca del vaccino non si ferma neanche in Svizzera, dove al momento non sembrano esserci particolari minacce per l’industria farmaceutica, sebbene essa collabori con l’Università di Oxford, recentemente vittima di una intrusione da parte di svariati hacker.

L’attenzione in Francia è concentrata su Parigi, dove il 28 giugno si terrà il secondo turno delle elezioni municipali. Le candidate in corsa sono Anne Hidalgo, sindaco uscente della capitale, Rachida Dati, ex ministro della Giustizia di Nicolas Sarkozy, e Agnès Buzyn, ex ministro della Salute di Emmanuel Macron. France 24 fa il punto della situazione: Anne Hidalgo (Parti Socialiste), promotrice dei temi dello sviluppo sociale e dell’ecologia, si è aggiudicata il primo turno con il 29,33% dei voti; Rachida Dati (Les Républicains) è al secondo posto con il 22,72% dei voti e una campagna rivolta principalmente agli elettori di destra;Agnès Buzyn (La République en marche), collocata al terzo posto, propone un ampio piano di ripresa economica per la capitale.

S.C., E.V.

In Russia continua la lotta contro il Covid-19: come riporta l’agenzia di stampa Gazeta a Mosca tra il 17 ed il 18 giugno sono deceduti 49 pazienti. Il numero totale delle vittime della capitale sale a 3.483.

Nel frattempo, proseguono gli studi sull’efficacia del vaccino BCG anti-tubercolosi contro il Coronavirus (Il bacillo di Calmette e Guérin il cui acronimo BCG è un microrganismo attenuato, utilizzato come vaccino contro la tubercolosi scoperto nel 1921). Uno studio condotto in Israele ed esposto sul giornale online Argumenti i fakti, ha rilevato che nei paesi in cui la vaccinazione anti TBC è obbligatoria, come Russia, Giappone, Corea e Romania, il tasso di crescita dei contagi è più lento e il tasso di mortalità più basso rispetto ai paesi dove non è obbligatoria, come in Italia o negli Stati Uniti. Tuttavia, i dati riportati dallo studio non supportano la teoria per cui il vaccino BCG somministrato nell’infanzia protegga gli adulti dal contrarre il Coronavirus, inoltre, lo studio si è basato su un numero di casi gravi troppo esiguo per giungere a risultati statisticamente efficaci.

Ivan Konovalov, professore del Dipartimento di Malattie Infettive Infantili presso l’Istituto Nazionale Russo di Ricerca Medica di Pirogov, ha dichiarato a RT: “La vaccinazione contro la tubercolosi non influisce direttamente sul contagio e la gravità del Covid-19. Tuttavia, non è da escludere che tali vaccini influenzino l’immunità aspecifica. È comunque necessario integrare i dati finora raccolti con ulteriori prove raccolte su un campione più ampio, tenendo conto sia delle caratteristiche individuali dei pazienti che del ceppo BCG con cui sono stati vaccinati. In Russia ci sono due tipi di vaccini di questo tipo, in Europa e in Asia il vaccino include ceppi di altre linee BCG”.

Per quanto riguarda invece l’allentamento delle misure restrittive nella Federazione, si è notato che ciò non comporta un aumento dei casi non in linea con le previsioni dell’andamento del contagio.

Il primo ministro russo, Mikhail Mishustin, ha dichiarato che nel paese c’è una costante diminuzione del tasso di crescita dell’incidenza di Covid-19. “Questo” afferma “fornisce l’opportunità per permettere la mobilità tra regioni […] Tuttavia, è importante che ciò avvenga in maniera graduale”, ha dichiarato il capo del gabinetto. A sua volta, il capo del Servizio Federale per la tutela dei diritti e del benessere dei consumatori, Anna Popova, ha espresso la speranza di vedere una riduzione significativa del numero dei casi entro il prossimo mese.

Infine, parlando di restrizioni ma in un campo completamente differente ovvero quello dell’informazione si apprende dall’agenzia di stampa Russia Today, verrà attivato nuovamente il servizio di messaggistica Telegram, che era stato bloccato dal 2018, poiché ritenuto mezzo responsabile dell’organizzazione dell’attentato a San Pietroburgo del 2017. Il blocco del sistema è stato rimosso con una legge emanata dalla Duma di Stato. Il Cremlino, tuttavia, non si esprime sulla questione.

S.N., D.S.

Nel Regno Unito si stanno svolgendo degli studi su nuovi trattamenti contro il virus e test per la creazione del vaccino.

Secondo l’ABC News vi sarebbe un farmaco somministrabile ai pazienti gravi affetti da Covid-19: si tratterebbe del Desametasone, facente parte del gruppo di antinfiammatori steroidei. I ricercatori hanno dunque affermato che esso potrebbe salvare un paziente su tre, aumentando il tasso di sopravvivenza nel caso di pazienti attaccati ai respiratori.

Intanto The Telegraph ha riportato una notizia riguardante una sperimentazione clinica presso l’università di Oxford che sta procedendo con successo, come affermato dal segretario commerciale Alok Sharma, il quale dichiara di poter ottenere le dosi del vaccino già in estate, nonostante il Governo si mostri più cauto nei confronti di questa affermazione.

In Irlanda le misure restrittive e il distanziamento sociale potrebbero subire modifiche per la riapertura di ristoranti e pub prevista a fine mese. Secondo quanto pubblicato su Rte.ie, il Centro di sorveglianza per la protezione della salute, ha disposto che nei locali si possa mantenere il distanziamento di solo un metro contro i due metri previsti in precedenza.

Inoltre, si legge sull’Irish Time, è previsto un limite di tempo di 90 minuti per trattenersi all’interno di questi esercizi pubblici, i quali sono tenuti a servire pasti sostanziosi che costino almeno 9€.

S.C., S.P.

Come si legge sul giornale die Zeit, dal 16 giugno 2020 anche la Germania, così come molti altri Paesi,ha creato e immesso sul mercato l’app per il tracciamento dei contagi.

È una soluzione sicura, volontaria e gratuita considerata efficace per supportare lo sforzo sanitario nazionale e ridare fiducia ai cittadini. Il governo federale, l’istituto Robert Hoch e le società partecipanti al progetto hanno presentato la “Corona-Warn-App” durante una conferenza stampa. Il ministro della salute Jens Spahn (CDU) spiega: «lo scopo dell’app è quello di contribuire a mantenere bassi i livelli di contagi ma non si tratta di una panacea per il Coronavirus: il rispetto delle distanze, l’uso delle mascherine e le norme igieniche continuano ad essere necessarie». Grazie alla tecnologia Bluetooth ora è possibile monitorare i contatti degli utenti con le cerchie sociali abitualmente frequentate e con sconosciuti nelle occasioni di aggregazione involontaria (manifestazioni, mezzi pubblici, locali) con i quali sono stati varcati i due metri di distanza per un lasso di almeno 15 minuti. Se si è stati a contatto con un positivo al virus dunque, nel giro di pochi minuti l’app provvederà all’invio di un messaggio sul proprio smartphone. Questo consente di seguire molto più velocemente le catene di infezione da Covid-19 garantendo la completa privacy sulla trasmissione dei dati personali. A tal proposito, sono intervenuti il capo della Cancelleria Helge Braun (CDU), il ministro dell’Interno Horst Seehofer e il ministro della giustizia Christine Lambrecht, elogiando la massima attenzione dimostrata in materia di protezione dei dati e tutela dei diritti dei consumatori. Come per l’italiana “Immuni”, al fine di garantire efficacia e affidabilità nei risultati, gli utenti registrati dovranno rappresentare almeno il 60% della popolazione. Secondo il capo della Deutsche Telekom, Timotheus Höttges, nelle prime ore, il sistema operativo Android contava già “tra i 100.000 e i 500.000” utenti.

Tuttavia, sebbene sempre più paesi stiano sperimentando la creazione della nuova app, quelle già presenti in Europa non sono al momento compatibili tra loro. In particolare, in Austria l’app “Stopp Corona” lanciata diversi mesi fa da parte della Croce Rossa, non ha riscontrato il successo atteso. I problemi tecnici emersi e l’obbligo all’utilizzo imposto dai politici dell’ÖVP hanno messo in dubbio il progetto e, secondo Der Standard, a breve ne causeranno il ritiro e l’introduzione di una nuova app. Per ora i turisti devono installare entrambe le applicazioni: quella locale e quella del paese ospitante. Un vero punto debole in una proposta all’avanguardia sul quale l’UE sta lavorando assiduamente. «Mentre ci avviciniamo alla stagione di punta per il turismo, è importante assicurare che i cittadini UE possano usare l’app del loro paese ovunque in Europa», ha detto il Commissario Thierry Breton in un comunicato.

M.S., L.R.

AFRICA

Ci troviamo in Yemen, dove le Nazioni Unite sono al centro della critica di molte organizzazioni per i diritti umani. L’accusa nei confronti dell’organizzazione mondiale è di negligenza per la sua scelta di rimuovere la coalizione saudita dalla lista nera dei gruppi che mettono a repentaglio le vite dei bambini. Secondo quanto riportato dalla BBC Arabic , la coalizione, che sostiene il governo yemenita riconosciuto a livello internazionale, è responsabile dell’uccisione e del ferimento di 222 bambini durante lo scorso anno.

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, dopo aver affermato che

la cifra rappresenta “una diminuzione continua e significativa” del numero di vittime, è stato accusato da Human Rights Watch di ignorare le prove che dimostrano le violazioni commesse.

Il conflitto che dilania il Paese da oltre cinque anni ha portato alla morte di più di 100.000 persone e a una conseguente crisi umanitaria.

In Siria gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni nei confronti di 39 entità e persone. Le misure statunitensi hanno colpito in particolar modo il governo del presidente siriano Bashar al-Assad e sua moglie Asma, con l’obiettivo di farlo tornare ai negoziati guidati dalle Nazioni Unite.

Il Segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha evidenziato la necessità di incrementare le sanzioni nei confronti del governo siriano nei prossimi mesi, in linea con la legge firmata lo scorso dicembre dal presidente americano Donald Trump.

La necessità espressa da Pompeo si riflette nella dichiarazione che annuncia gli obiettivi delle sanzioni imposte dal “Caesar Act”. L’atto esenta le importazioni essenziali e l’ingresso di aiuti umanitari in Siria, ma introduce rigidi controlli per garantire che questi ultimi non siano a vantaggio del governo siriano.  Come riportato da Sky News Arabia, il “Caesar Act” ha suscitato preoccupazione a Damasco per il  grave impatto che potrebbe avere sull’economia del Paese.

Come affermato dalla CNN Arabic, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha dichiarato che gli Emirati Arabi Uniti condannano l’intervento militare della Turchia e dell’Iran in Iraq come un atto di violazione della sovranità di questo Paese. Gli interventi militari di bombardamento dei due Paesi nell’Iraq settentrionale, secondo la dichiarazione degli Emirati Arabi Uniti, violano i principi del diritto internazionale.

Il Ministero degli Esteri degli Emirati ha poi ribadito nella sua dichiarazione la sua ferma posizione in merito alla questione, “respingendo ogni interferenza negli affari dei Paesi arabi e la sua dedizione per il rispetto della sovranità dell’Iraq fraterno, il rispetto dei principi di buon vicinato e la cessazione di tutto ciò che minaccia la stabilità, la sicurezza e la pace nella regione”.

S.H

In Tunisia, secondo il Dottore Maher Haffani, la paura del Coronavirus ha superato la ragione. Il dottore ritiene, come riporta il settimanale Jeune Afrique, che la politica sanitaria abbia creato una psicosi a scapito della realtà scientifica: sebbene i casi positivi di età inferiore ai 55 anni siano rari e nonostante la maggioranza degli individui giovani e sani abbiano un sistema immunitario in grado di combattere il virus, i medici devono gestire quotidianamente l’irrazionalità dei pazienti, alcuni dei quali credono addirittura di essere affetti da un virus radioattivo che potrebbe persino esplodere.

S.C., E.V.

In Mozambico, nonostante le difficoltà economiche e sanitarie, ricorre un mese importante per la nazione, come ricorda il partito Frelimo ai cittadini tramite un comunicato stampa mandato alla redazione del giornale Notícias: il 16 giugno 1960 ci fu il “Massacro di Mueda”, ultimo episodio della resistenza alla dominazione portoghese, la fine del regime coloniale e la successiva guerra d’indipendenza terminata con la dichiarazione formale il 25 giugno 1975.  Inoltre, viene ricordato sia il 20 giugno 1920, centenario della nascita del politico e rivoluzionario Eduardo Mondlane che iniziò il movimento di guerriglia per l’indipendenza, sia la Giornata del Bambino Africano (16 giugno) istituita nel 1976 a seguito degli scontri tra polizia e studenti in Sudafrica durante il regime dell’apartheid, che portò alla morte di quattro bambini.

D.F.

In Angola è stata attivata, come scrive Jornal de Angola,la linea “SOS-Criança” (SOS-bambino) per denunciare gli episodi di violenza sui minori. Il numero da digitare è gratuito, anonimo e sempre operativo. L’inaugurazione, avvenuta il 16 giugno, è stata un’occasione per riflettere sull’importanza di proteggere i diritti dei bambini africani. Infatti, da gennaio a maggio sono stati registrati 1613 casi di violenza su minori nel Paese. Il rappresentante dell’UNICEF angolano Jean François Basse ha sottolineato l’importanza di questo progetto, con il quale il governo promuove l’idea che qualsiasi forma di violenza sui bambini è inaccettabile e va denunciata.

M.P.

AMERICA

Negli Stati Uniti proseguono i movimenti di protesta cominciati dopo l’uccisione di George Floyd.

Secondo quanto riportato dalla CBS New York, sono oramai più di venti giorni che centinaia di persone continuano a scendere per le strade di Manhattanmarciandocontro la brutalità della polizia e l’ingiustizia razziale. Uno dei manifestanti, Luis Galilei, ha detto: “Non vogliamo che i nostri fratelli di colore entrino in una gastronomia e, vedendo un poliziotto, si spaventino automaticamente. Questi dovrebbero proteggerci, non spaventarci”.

Il sindaco sta mettendo in atto delle misure per ricostruire la fiducia tra la polizia e le comunità, ma i manifestanti parlano di defunding, ovvero la riduzione di finanziamenti al budget della polizia e l’investimento di una parte di essi in servizi per la comunità e per i giovani. In un’intervista a The Associated Press, riportata da NBC New York, il commissario di polizia Dermot Shea ha riconosciuto la necessità di “stringere la cinghia”, ma allo stesso tempo ha sottolineato che troppi tagli potrebbero compromettere la sicurezza pubblica.

S.C, S.P

L’America Latina continua a essere l’epicentro di questa tortuosa e duratura pandemia che ha monopolizzato le notizie degli ultimi mesi. Secondo laBBC sono cinque i principali fattori che hanno fatto sì che questa vasta area geografica riportasse i casi odierni: primo fra tutti, i governi dei vari paesi hanno adottato misure non troppo restrittive o semplicemente tardive, quando il virus era già in circolazione da tempo; molti contagi sono stati “importati” dall’Europa a causa dei cittadini latinoamericani che hanno deciso di fare ritorno a casa a inizio pandemia, aiutando il virus a spargersi anche nel nuovo continente; nella maggior parte dei casi i paesi latinoamericani hanno dovuto importare i ventilatori e tutti i dispositivi necessari per la lotta al virus, affrontando una sfida contro Stati molto più avvantaggiati a livello economico; il messaggio riportato inerente alla gravità del virus è stato poco chiaro e di difficile diffusione, difatti in molti hanno continuato a non rispettare le norme di distanziamento sociale anche a pandemia iniziata; infine, in paesi in cui l’economia è così precaria, la gente non può permettersi di rimanere a casa e attendere l’arrivo della busta paga, dunque la circolazione non si è mai effettivamente fermata.

Focalizzandoci su questo ultimo punto, El País ci propone un articolo sconvolgente che spiega l’andatura della crisi economica, svelando che il PIL dell’America Latina – Caraibi compresi – è sceso del 5,3%, ossia l’indice più basso del secolo. Proprio per evitare che la crisi economica e sanitaria diventi una crisi alimentare, la FAO e la Cepal hanno proposto un rinforzo delle entrate con dei buoni pasto per i prossimi sei mesi.

L.C, M.D.F. e I.V

Per quanto riguarda il Brasile, recentemente è stata fatta richiesta al Tribunale Supremo Federale di un’inchiesta sulla recente crescita di fake news riguardanti i ministri del proprio tribunale, come riporta Globo. Si pensa che ci possa essere un’associazione criminale creata appositamente per diffondere notizie false, minacce e incitare alla violenza.  Il processo ha acquisito forza dopo che la Polizia Federale ha condotto un’indagine a maggio sui sostenitori di Bolsonaro, accusati di promuovere notizie false e offese ai ministri. Questa settimana, infatti, è stata arrestata l’estremista Sara Giromini, a capo del gruppo sostenitore del presidente per minacce e diffamazione contro il ministro Alexandre de Moraes. C’è anche chi pensa che questa sia un’operazione macchinata da alcuni degli stessi ministri interni.

M.P

Secondo quanto riportato dal Journal de Québec, in Canada, durante la crisi finanziaria dovuta al Covid-19, la rete di trasporti pubblici riceve un finanziamento di emergenza di 400 milioni di dollari da parte del governo del Québec. François Bonnardel, il ministro dei trasporti del Québec, ha affermato che questo aiuto permetterà di tornare ad una condizione di normalità per quanto riguarda i trasporti pubblici, sempre nel rispetto delle regole sanitarie in vigore.

S.C, S.P

ASIA

Come riportato dal quotidiano Global Times (环球时报 pinyin: Huánqiú Shíbào), il governo cinese ha deciso di concedere agli artisti di strada di tornare ad esibirsi dopo il Covid-19, riportando così un po’ di vitalità nelle città.

Secondo Zhao Liangliang, funzionario del centro culturale di Chengdu, sostenere gli artisti di strada potrebbe   rappresentare un vantaggio per l’economia locale, duramente colpita dall’epidemia.

Un progetto dal titolo “a city with music”, volto alla promozione della così detta street art, era stato lanciato nel 2018 a Chengdu, nella provincia del Sichuan nel sud-ovest della Cina.

Il Sichuan è famoso per la sua lunga tradizione musicale e il Conservatorio di musica del Sichuan (四川音乐学院 pinyin: Sìchuān yīnyuè xuéyuàn) istituito proprio a Chengdu nel 1939 è uno dei più antichi istituti di educazione musicale in Cina.

Adesso, altre 27 città cinesi, tra cui Zhuhan nella provincia del Guangdong e la città di Jinan nella provincia dello Shandong, vorrebbero attuare il programma nelle loro città, promuovendo così la cultura di strada, in modo tale che la street art sia vista come un mezzo attraverso cui l’artista comunica con il suo pubblico e non come qualcosa legato ad atti vandalici.

A Chengdu, non è così semplice diventare un’artista di strada, infatti solo gli artisti che possiedono una licenza possono esibirsi nei 60 luoghi designati in giro per la città, molti dei quali sono punti panoramici o centri commerciali.

Per ottenere questa licenza i candidati devono prima presentare il proprio CV e poi sottoporsi a un provino in cui devono esibirsi di fronte ad artisti professionisti.

Chen Huan, artista di strada meglio conosciuto come Hot Pot Brother, ha raccontato al giornale che di solito gli artisti si esibiscono il venerdì e il fine settimana dalle 17:00 alle 21:00 e che cantare per strada lo rende molto felice e gli fa perdere la cognizione del tempo. Uno dei giorni più memorabili che ha vissuto è quando si stava esibendo e la gente gli ha regalato otto bottiglie d’acqua durante tutto lo spettacolo. 

L’artista Du Jingping, o Du Yuanqi, è stato uno dei primi artisti ad esibirsi per le strade di Chengdu. Al Global Times ha raccontato che spesso cambia le sue canzoni a seconda dei giorni in cui si esibisce facendo canzoni a tema nei giorni festivi. Ad esempio, durante il “Children’s day (兒童節 pinyin értóng jié), ha scritto delle canzoncine che piacciono ai bambini. Ha inoltre che esiste un’applicazione che permette ai cittadini di vedere in quale luogo e quando gli artisti si esibiranno, promossa dal Centro Culturale di Chengdu.

Ad oggi, gli artisti di strada a Chengdu sono circa 200 ed alcuni hanno anche partecipato ad alcuni programmi Tv musicali popolari. artisti di strada a Chengdu e alcuni di loro hanno persino partecipato ad alcuni programmi TV musicali popolari. Sia ChenHuan che Du Yuanqi hanno affermato che il numero di spettatori, a causa del momento particolare, è molto diminuito ma che sono pronti a tornare ad esibirsi e a portare un po’ di allegria e divertimento nel paese. 

G. R

OCEANIA

In Australia, come riportato da The Guardian,continuano le proteste didecine di migliaia di persone a sostegno del movimento “Black Lives Matter”. I manifestanti stanno anche evidenziando le morti, i maltrattamenti e l’emarginazione del popolo aborigeno australiano. Tra queste ce n’è una che ha colpito per via della forte similarità con la vicenda di Floyd, quella di David Dungay, avvenuta nel 2015 in una prigione di Sydney, dopo che le guardie si sono precipitate nella sua cella per impedirgli di mangiare dei biscotti, lo hanno trascinato in un’altra cella, poi lo hanno tenuto a faccia in giù e gli hanno iniettato un sedativo. Prima di morire, l’uomo ha detto ben dodici volte che non riusciva a respirare.

S.C, S.P

Rassegna stampa a cura di:

Ariela Capuano (responsabile lingua inglese)
Salvina Calanducci e Simona Picci (lingua inglese)
Giulia Deiana (responsabile lingua francese)
Silvia Calbi e Elen’Alba Vitiello (lingua francese)
Alessandra Semeraro (responsabile lingua spagnola)
Lavinia Cataldi, Michela Di Franco e Ilaria Violi (lingua spagnola)
Veronica Battista (responsabile lingua portoghese)
Martina Pavone e Diana Fagiolo (lingua portoghese)
Silvia Santini (responsabile lingua tedesca)
Michela Sartarelli e Laura Razzini (lingua tedesca)
Clarissa Giacomini (responsabile lingua russa)
Silvia Noli, Diana Sandulli (lingua russa)
Sara Zuccante (responsabile lingua araba)
Samar Hassan (lingua araba)
Claudia Lorenti (responsabile lingua cinese & coordinatrice del progetto)
Gioia Ribeca (lingua cinese)