Cuore dell’Agro Falisco, lo scenario offerto dalla Valle del Treja è considerato uno dei più incantevoli paesaggi laziali. A soli 40 chilometri da Roma, tra la folta e impenetrabile vegetazione e le rocce tufacee, sorge, arroccato su una montagna di tufo, il centro storico di Calcata. Al borgo si accede dall’unica porta che si apre sulle mura. Non appena oltrepassatala, lo spettatore è portato indietro nel tempo, in un medioevo magico e arcano.
Tra i tanti motivi per cui Calcata attrae visitatori c’è la grande varietà delle realtà artistiche. Non a caso è stata rinominata anche come il ‘borgo degli artisti‘, per l’alto numero di creativi provenienti da tutto il mondo che vivono e lavorano nel villaggio. Non solo pittori e scultori, ma anche musicisti e attori, con cui è possibile entrare a contatto visitando i loro studi d’arte o ammirandone le opere esposte nelle gallerie e negli spazi espositivi. Merita una menzione speciale il Museo Opera Bosco, situato in località Colle, nei pressi di Calcata. Nato da un’idea degli artisti Anne Demijttenaere e Costantino Morosin e aperto al pubblico dal 1996, si tratta di un itinerario che percorre quasi due ettari di bosco, ove tra la vegetazione sorgono circa quaranta opere, eseguite interamente con materiali naturali, che riproducono i più svariati soggetti: un perfetto connubio tra arte e natura, realizzato per comunicare l’importanza della tutela e della valorizzazione del territorio, che gli ideatori del museo infondono anche attraverso seminari educativi e varie attività multidisciplinari.
Il borgo, ha ottenuto la Bandiera Arancione, marchio di qualità turistico ambientale per l’entroterra.
Le vie che si irradiano dalla lunga piazza, centro del vissuto collettivo e punto di ritrovo nel quale si è allo stesso tempo spettatori e attori, portano tutte verso gli strapiombi della rupe e spesso nascondo, nei sotterranei, umide grotte tufacee. Ai piedi dello sperone opposto a Calcata sorge tempio falisco, e la Necropoli di Pizzo Piede, situata su un vasto altopiano da cui si aprono splendidi panorami verso il Monte Soratte e la Valle del Tevere. Proprio lungo il sentiero per Pizzo Piede è inoltre visibile un enorme monolite, simile ad un “menhir”, che si pensa venisse utilizzato a mo’ di torre di vedetta.
Per raggiungere il borgo è possibile usufruire degli autobus COTRALSPA.