V per vendetta

Trama

Remember, remember, the 5th of November”… È questo il monito di apertura di V for vendetta, ispirato all’ omonimo fumetto di Alan Moore e David Lloyd.

Diretto da James McTeigue, assistente alla regia di Lucas e dei fratelli Wachowski, il film si svolge in un’immaginaria Gran Bretagna del futuro, governata da un regime totalitario, a cui un misterioso uomo mascherato, mister V, dichiara guerra. Un anarchico radicale, desideroso di riportare libertà e giustizia, in un paese in cui vigono ormai autoritarismo e intolleranza verso chiunque non aderisca al sistema. In nome della libertà, V riuscirà a convincere la giovane e bella Evey – cui salva la vita ad inizio del racconto – a combattere al suo fianco. Scritto e prodotto dai registi di Matrix, V for vendetta è un cocktail “esplosivo” che unisce effetti speciali ad un ritmo incalzante non privo di efficacia.

Come può accadere per i film tratti da opere letterarie, resta il dubbio che il testo di partenza sia stato interpretato più o meno correttamente. Lasciamo agli esperti di fumetto l’ardua sentenza.

Receustione

Nel film “V per Vendetta”, la trama si svolge in un futuro distopico dove un governo totalitario, Norsefire, domina la Gran Bretagna dopo una serie di eventi catastrofici. V, il protagonista, è un individuo mascherato che si ribella contro questo regime oppressivo. La sua maschera è un’interpretazione moderna di quella indossata da Guy Fawkes, un rivoluzionario inglese del XVII secolo.

Il personaggio di V è affascinante: è un misto di mistero e carisma. La sua missione è vendicativa, ma si evolve in un’aspirazione più ampia di liberare la società dalla tirannia. V incontra Evey Hammond, interpretata da Natalie Portman, una giovane donna coinvolta nelle sue azioni. La relazione tra V ed Evey è al centro della narrazione e si sviluppa in modo complesso, esplorando la trasformazione personale e le conseguenze della resistenza.

La regia di James McTeigue offre una presentazione visiva potente e memorabile. Le sequenze d’azione sono coreografate in modo magistrale, mentre la fotografia crea atmosfere suggestive. La colonna sonora, composta da Dario Marianelli, contribuisce a intensificare l’impatto emotivo del film.

I risvolti politici di “V per Vendetta” vanno oltre la semplice critica di un regime autoritario, toccando tematiche come la manipolazione della paura e la retorica populista. Norsefire, il governo totalitario nel film, sfrutta il timore e la paranoia per consolidare il proprio potere. Questo richiama paralleli con strategie politiche reali che si basano sulla creazione di nemici esterni o interni per giustificare misure estreme.

La figura di Adam Sutler, il leader di Norsefire, è un’incarnazione del potere autoritario. Le sue decisioni sono guidate da un desiderio di controllo totale e dalla volontà di eliminare qualsiasi opposizione. La storia suggerisce che la paura può essere uno strumento potente per manipolare le masse e giustificare azioni antidemocratiche.

Il concetto di verità distorta è evidenziato attraverso il personaggio di Mr. Creedy, braccio destro di Sutler, che dichiara: “Ideas are bulletproof” (Le idee sono indistruttibili). Questo sottolinea la resistenza delle idee anche quando il potere cerca di soffocarle. La narrazione riflette la necessità di una società informata e critica per resistere alla manipolazione.

Il simbolismo della maschera di Guy Fawkes aggiunge un livello di complessità politica, poiché Guy Fawkes è stato un ribelle inglese che ha cercato di far esplodere il Parlamento nel 1605. L’uso della maschera suggerisce una riscrittura della storia e la trasformazione di un simbolo di ribellione in una figura di resistenza contro l’oppressione.

Complessivamente, “V per Vendetta” è un film che combina elementi di azione, dramma e politica, fornendo una riflessione profonda sulla libertà, la giustizia e il potere.

Alla prossima receustione,

Marta Golotta