Cari amici, compagni e colleghi, iniziamo oggi, tutti insieme, la nostra seconda settimana di quarantena.
Vi parlo sempre da casa mia in Piemonte, dove freddo, nebbia e virus non mancano all’appello da diversi giorni (ahimè).
Monday Abroad sostiene ogni giorno di più la campagna #iorestoacasa: è, difatti, molto importante che ognuno di noi dia il proprio contributo alla causa, come ho già riportato nello scorso articolo, anche se sono sempre più desiderosa di tornare a Roma per potervi rivedere di persona e non dietro a una webcam (che, comunque, menomale che esiste).
Proprio per questo, vi invito a vedere il video che noi studenti abbiamo creato (presente sui profili di Athena, UNINTBlog, UNINTSport e AperilinguaUNINT): oltre ad ammirare i nostri meravigliosi musetti, è veramente incredibile il sostegno e la partecipazione che tanti hanno manifestato nei confronti dell’iniziativa.
Per quanto mi piaccia parlare di tutto ciò che è internazionale (non avrebbe senso il nome della rubrica, altrimenti), in questi momenti di paura e noia, mi sento sempre più orgogliosa della mia Patria e del positivismo che tanti stanno dimostrando in questi giorni (vedi i meravigliosi appuntamenti musicali sui balconi, per esempio).
Dall’Inno di Mameli alle note di Celentano, noi italiani siamo il popolo più sorridente che ci sia e io ringrazio di far parte di tutto ciò.
La quarantena che stiamo affrontando, comunque, ci impone di impiegare le nostre testoline in nuovi modi: io, per esempio, non sapevo che casa mia avesse 103 scalini o che in una videochiamata su Facebook si potessero aggiungere gli effetti e si potesse giocare tutti insieme alle attività proposte dall’applicazione (io consiglio gli unicorni, fatemi sapere che ne pensate).
In più, ho scoperto di non avere grandi doti in cucina (per il momento, visto ciò che sembra attenderci, non escludo di migliorare anche in quest’aspetto), ma sì grandi capacità nel pulire vetri, tapparelle e parquet (quello che mi piace chiamare “effetto Cenerentola”, presto nelle migliori guide di dolce far nulla, topolini annessi).
Insomma, solo noi italiani riusciamo a vedere l’aspetto tragicomico di quest’incresciosa situazione.
Non voglio ripetere dati e informazioni che chiunque di voi può trovare su internet con una semplice ricerca, né tantomeno voglio rattristarvi con il numero di casi presenti nella nostra cara Italia e nel mondo: il mio obiettivo è quello di farvi sorridere e farvi capire che non tutti i mali vengono per nuocere. Siamo, difatti, più uniti, malinconici e potenti di prima (ci voleva il coronavirus per ricordarcelo).
Manteniamo la distanza di sicurezza, ma rimaniamo ognuno a un millimetro dal cuore (la quarantena sta suscitando anche il mio lato poetico, pazzesco).
Daje Italia e daje Mondo: insieme siamo una forza!
Ci vediamo (fisicamente) presto!
Un besito, amici (sempre a più di un metro di distanza)
Ilaria Violi