Considerato il più grande scienziato del XX secolo, Albert Einstein è universalmente conosciuto per aver sviluppato la teoria della relatività, oggi alla base della fisica moderna, e per aver teorizzato l’equivalenza concettuale tra massa ed energia, espressa dalla famosa equazione E = mc².
Sapevate che…?
Nacque nel 1879 a Ulm, in Germania, da una benestante famiglia ebraica. Da giovane mal tollerava il sistema scolastico, da lui considerato eccessivamente rigido, ma sembrano essere infondate le voci che lo ritraggono come un cattivo studente – al contrario, ottenne buoni voti soprattutto in matematica e latino. Nel 1985, invece, tentò il test di ammissione al Politecnico di Zurigo, senza superarlo per insufficienza nelle materie letterarie: dovette ripeterlo una seconda volta.
Nel 1921 vinse il Premio Nobel per la Fisica, ma non per la teoria della relatività che lo ha reso noto, bensì per la sua scoperta della legge dell’effetto fotoelettrico.
Nel corso della sua vita ebbe tre cittadinanze diverse. Nato tedesco, nel 1901, dopo aver soggiornato a lungo per motivi di studio e lavoro in Svizzera, fu naturalizzato svizzero. Nel 1940 acquisì invece la cittadinanza statunitense e non fece più ritorno in Europa, rimanendo negli USA fino alla sua morte.
Nel 1952, alla morte del Presidente d’Israele Chaim Weizmann, il Primo Ministro di allora gli offrì l’incarico come successore, ma egli declinò l’offerta motivando la sua scelta con la mancanza di esperienza e inclinazione, due caratteristiche ritenute da lui fondamentali per diventare presidente.
Alla sua morte, Thomas Stoltz Harvey, il patologo che effettuò l’autopsia sul suo corpo, asportò il cervello di propria iniziativa e lo immerse nella formalina all’interno di un barattolo sottovuoto che custodì a casa propria per oltre trent’anni.