La rassegna stampa internazionale dell’UNINT.
In Germania, circa un giovane su quattro fino ai 17 anni ha ricevuto le due dosi di vaccino contro il Covid-19. In Galles il numero dei parlamentari potrebbe essere tagliato di 8 a fronte dei 40 secondo le nuove linee guida per cambiare i collegi elettorali di Westminster. In Spagna, Andrés Aguilera indaga le cause e le conseguenze dell’instabilità genomica. A Lussemburgo il Ministro dell’Istruzione nazionale, Claude Meisch, ha deciso che dal 15 settembre non sarà più obbligatorio indossare la mascherina in classe. In Messico la Corte Suprema annulla in alcuni Stati del Paese la pena contro l’aborto volontario. Rilevata la variante Mu del Covid-19 in un’isola dei Caraibi. A Capo Verde il Partito Africano dell’Indipendenza di Capo Verde (PAICV) ha chiesto, un immediato intervento del Governo volto ad impedire l’aumento del prezzo dell’elettricità. In Russia, gli studenti universitari potranno ottenere più specializzazioni contemporaneamente. In Cina si sottolinea la forte necessità di controllare le emissioni di carbonio nel corso del quattordicesimo piano quinquennale.
EUROPA
In Germania, circa un giovane su quattro fino ai 17 anni ha ricevuto le due dosi di vaccino contro il Covid-19, riporta il Tagesschau. Nonostante ciò, secondo l’istituto della salute pubblica tedesca, il Robert Koch Institute (RKI), sono troppo pochi i cittadini tra i 18 e i 59 anni ad essere stati vaccinati, da qui molti pazienti appartenenti a questa fascia d’età in terapia intensiva. Il Ministero Federale della Salute afferma che finora circa un quarto degli adolescenti tra i 12 e i 17 anni sono stati vaccinati completamente e che il 35,9% dei pazienti appartenenti a questa fascia d’età ha ricevuto almeno un vaccino. “La vaccinazione è raccomandata e protegge a qualsiasi età”, ha scritto il ministro della Salute Jens Spahn su Twitter. Per quanto concerne il vaccino per i bambini tra i quattro e gli undici anni di età, questo potrebbe essere disponibile nel prossimo futuro, afferma l’azienda farmaceutica BioNTech. L’azienda, infatti, presto chiederà l’approvazione del vaccino Pfizer anche per i più piccoli. I risultati dello studio condotto per tale fine saranno presentati alle autorità europee e non solo, ha dichiarato il direttore medico e co-fondatore Özlem Türeci a Der Spiegel. “Stiamo già preparando la produzione. Il vaccino è lo stesso, ma la quantità e il dosaggio sono più bassi”. Secondo l’azienda farmaceutica, i risultati dello studio sono già disponibili e hanno bisogno solo di essere preparati per le autorità di regolamentazione. “Sembra positivo, tutto sta andando secondo i piani”, ha affermato l’amministratore delegato Uğur Şahin. Inoltre, entro la fine dell’anno dovrebbero essere disponibili anche i dati dello studio sui bambini più piccoli a partire dai sei mesi di età. Allo stesso tempo, i due fondatori di BioNTech fanno appello ai non vaccinati, dato che, secondo l’RKI, i tassi di vaccinazione insufficienti tra gli adulti si riflettono nelle unità di terapia intensiva. Tra le persone ricoverate da metà agosto a inizio settembre, vi erano più persone tra i 18 e i 59 anni che gli over 60.
M.P.
Lussemburgo. Il ministro dell’istruzione nazionale, Claude Meisch, ha deciso che dal 15 settembre non sarà più obbligatorio indossare la mascherina in classe. Giovedì 9 settembre, Claude Meisch ha presentato le nuove misure sanitarie per l’inizio dell’anno scolastico 2021/2022. Secondo quanto riportato dal quotidiano lussemburghese Le Quotidien, l’obbiettivo sarebbe quello di assicurare la migliore protezione per la comunità scolastica e garantire le lezioni in presenza per l’intero anno scolastico, eliminando l’obbligo di indossare la mascherina all’interno dell’aula. La mascherina, però, non sarà comunque bandita dalle scuole perché la decisione di toglierle sarà una scelta individuale di ogni studente e insegnante. L’uso della stessa resterà obbligatorio quando ci si sposta all’interno dell’edificio o sui trasporti scolastici. “Le mascherine hanno esaurito il loro ruolo sanitario ma hanno ostacolato il lavoro pedagogico”, ha affermato il ministro dell’istruzione. Per evitare che gli alunni e gli insegnanti diventino responsabili della diffusione del virus, verranno adottate rigide regole in caso di contagi all’interno di una classe e saranno rafforzati i test. Questa procedura verrà applicata principalmente agli studenti di età inferiore a 12 anni che non hanno ancora la possibilità di essere vaccinati. Inoltre, si stima che entro il 15 settembre il 90% degli insegnanti e il 55% degli studenti avranno completato le due dosi di vaccino. Questo farà in modo di rallentare la diffusione del virus all’interno delle scuole. Se dovessero essere rilevati casi positivi all’interno di una classe, l’uso della mascherina diventerà di nuovo obbligatorio, perciò il ministro non può ancora escludere un ritorno a misure più restrittive, qualora fosse necessario.
S.F.
In Spagna, Andrés Aguilera, Premio Nazionale per la Genetica afferma: “Aumentiamo la longevità con lo stile di vita e la medicina, non si può fare altrimenti”. Lo scienziato indaga le cause e le conseguenze dell’instabilità genomica che è alla base della maggior parte delle malattie. Un genoma umano contiene 3.055 milioni di nucleotidi (elementi fondamentali delle molecole all’interno delle cellule che trasmettono informazioni genetiche), i pezzi di un puzzle biochimico che devono essere perfettamente completati affinché l’immagine sia corretta. Per tutta la vita, questi pezzi si replicano per riprodursi o ripararsi. Qualsiasi errore dà luogo a mutazioni che, nella maggior parte dei casi, sono alla base delle malattie. Andres Aguilera López , professore all’Università di Siviglia e direttore del Centro andaluso di biologia molecolare e medicina rigenerativa ( CABIMER ), si dedica alla caccia di queste mutazioni. Come si legge ne elpais.com, la Società Spagnola di Genetica (SEG) quest’anno è stata insignita del premio nazionale per essere un punto di riferimento internazionale nello studio delle cause e delle conseguenze dell’instabilità genomica, fondamentalmente mediata dalla ricombinazione del DNA, che destabilizza i processi biologici ed è associata alla trascrizione di queste istruzioni vitali e al metabolismo del RNA. Nato a Larache (Marocco) 63 anni fa e cresciuto a La Línea (Cadice), Andrés Aguilera López è un protagonista di una rivoluzione genetica che apre le porte a una nuova era segnata da nuove tecniche di editing ( CRISPR ) e dall’aiuto dell’intelligenza artificiale per decifrare i segreti degli elementi fondamentali della vita.
V.G.
Un articolo di Bbc News afferma che in Galles il numero dei parlamentari potrebbe essere tagliato di 8 a fronte dei 40 secondo le nuove linee guida per cambiare i collegi elettorali di Westminster. Ciascun collegio elettorale subirà modifiche in termini di numero e nome, alcuni verranno inclusi dai collegi vicini scomparendo completamente. Un esempio lampante riguarda Carmathen West e South Pembrokeshire, la sede del membro del gabinetto Hart. Questo collegio verrebbe unito a Pesli Pembrokeshire e rinominato Mid and South Pembrokeshire. Ancora il Clwd South verrebbe diviso tra Alyn e Deeside, Wrexham e Montgomeryshire e Glyndwr. Quello di Arfon potrebbe decadere del tutto mentre i rappresentanti del Galles nord-orientale potrebbero arrivare a 4 da 6. Lo stesso vale per molti altri collegi. Il piano della Boundary Commission for Wales ha designato 32 parlamentari in tutto. Questa proposta verrà resa di pubblica informazione e sottoposta alle consultazioni del popolo per otto settimane in modo che le persone possano dire la loro su quanto sta accadendo. Tuttavia la Boundary Commissione non può decidere il numero dei parlamentari. Stando alle nuove regole di Westminster, ogni collegio elettorale deve avere tra 69.724 e 77.062 elettori registrati. L’unica eccezione riguarda Ynys Mon la quale gode di uno stato di protezione e non riceve modifiche mantenendo i suoi 52.415 elettori. La Boundary Commission ha dichiarato di aver analizzato fattori importanti quali la geografia o i legali locali, prima di avanzare la proposta. Secondo le parole del segretario Shereen Williams, tutto questo è stata una sfida importante, tenendo conto sia delle nuove leggi che delle esigenze del popolo. Si è fiduciosi che possa funzionare. Ad intervenire è stata anche la deputata Liz Roberts che non sembra essere d’accordo sulle nuove proposte. Esistono aree molto vaste che rischiano di non essere coperte equamente. Altri deputati hanno voci e opinioni discordanti quindi per ora si è lontani dalla decisione definitiva.
A.D.S
AMERICA
Lo scienziato indaga le cause e le conseguenze dell’instabilità genomica tra il 19 luglio e il 9 agosto 2021, secondo quanto riferito dall’Organizzazione nazionale per la gestione delle emergenze (NEMO). La variante Mu – B.1.621 è stata nominata variante di interesse dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) il 30 agosto 2021. “Una variante di interesse (VOI) è quella che presenta differenze genetiche rispetto alle altre varianti note e sta causando infezioni in più paesi, e quindi potrebbe rappresentare una particolare minaccia per la salute pubblica. Una VOI non è una variante di preoccupazione (VOC), come la alfa, beta, gamma e delta, che sono varianti che hanno dimostrato di essere più trasmissibili, che possono causare infezione grave o che sono in grado di sfuggire alla risposta immunitaria, rendendo la variante più pericolosa e quindi di maggiore importanza”, riferisce il comunicato della NEMO. Come riportato da un articolo di Barbados Today, Mu è la quinta “variante di interesse” monitorata dall’OMS da marzo 2020. Il bollettino settimanale dell’OMS COVID-19 afferma che questa variante di interesse “ha una costellazione di mutazioni” che potrebbero renderla meno suscettibile ai vaccini e all’immunità da infezioni naturali. Saranno effettuate ricerche e ulteriori monitoraggi per comprendere meglio le caratteristiche di questa variante. “Durante la revisione dei risultati del sequenziamento per i campioni inviati da St Vincent e Grenadine al COVID-19 IMPACT Project Lab, sono stati rilevati 5 casi della variante Mu tra il 19 luglio e il 9 agosto 2021. Tutti i casi sono stati rilevati all’interno della comunità come contatti di altri casi positivi”, afferma il comunicato. Nel frattempo, sull’isola sono stati segnalati quattro nuovi casi di Covid-19 da 36 campioni elaborati lunedì 6 settembre 2021, con un tasso di positività dell’11,1%, afferma il rapporto di NEMO. Da marzo 2020 a Saint Vincent e Grenadine sono stati registrati 2389 casi di COVID-19 e 2312 guarigioni.
E.R.
AMERICA DEL SUD
Messico: la Corte Suprema annulla in alcuni Stati del Paese la pena contro l’aborto volontario. La depenalizzazione di quest’ultimo è arrivato a seguito di una decisione storica votata all’unanimità dai ministri in seduta plenaria. “D’ora in poi non si potrà più perseguire alcuna donna che abortisca nei casi considerati da questo tribunale”, ha detto il presidente della Corte, Arturo Zaldívar. Quest’ultimo ha poi aggiunto che si tratta di un “nuovo percorso di libertà, chiarezza, dignità e rispetto e un grande passo nella lotta storica per l’uguaglianza e l’esercizio dei loro diritti”. La pratica dell’interruzione volontaria non viene ancora contemplata da 32 Paesi i quali non ammettono come giuste cause per mettere fine ad una vita: l’eventuale malformazione del feto, i rischi della madre e i casi di stupro. Giorno di festa dunque per le attiviste per l’aborto che hanno celebrato la notizia scendendo per strada ondeggiando i loro fazzoletti verdi. Oggi, ancora una volta, la giustizia ha contribuito a progredire in una materia in cui il governo federale si rifiuta di legiferare per non aprire spazi di “scontro”, come ha detto una volta il presidente Andrés Manuel López Obrador. I ministri della Corte hanno cercato invano di opporsi anche all’incostituzionalità della pena inflitta contro l’aborto negli Stati messicani di Coahuila e Sinaloa, appellandosi all’autonomia della donna nel decidere sulla maternità. L’Aula ha inoltre dichiarato invalido un articolo del Codice Penale di Coahuila in cui lo stupro in seno al matrimonio o alla coppia è meno penalizzato che in tutti gli altri casi. Anche in questo caso è stata raggiunta l’unanimità. È stato apprezzato a livello mondiale il diritto all’ aborto legiferato in Argentina nel dicembre dello scorso anno, perciò il Messico non poteva restare indietro e ci si aspetta che questa decisione giudiziaria ponga le basi per future legislazioni negli Stati che ancora non ne hanno. Negli ultimi anni l’approccio della Corte è cambiato radicalmente, complice il movimento femminista sempre più forte nel paese. Si apre una tappa importante per la storia del Paese, unitamente all’ arrivo di Olga Sánchez Cordero alla presidenza del Senato. Ex magistrata della Corte Suprema e pro abortista convinta, potrebbe avere un ruolo importante nello sviluppo di una legislazione federale a favore dell’interruzione della gravidanza, in linea con le parole del massimo tribunale. Fonte ElPaís.
M.P.
AFRICA
Capo Verde. Il Partito Africano dell’Indipendenza di Capo Verde (PAICV) ha chiesto, in data 8 settembre, un immediato intervento del Governo volto ad impedire l’aumento del prezzo dell’elettricità. Lo si legge su expressodasilhas.cv. Secondo il membro della Commissione Politica Nazionale del PAICV, Carlos Tavares, l’aumento dell’elettricità fino al 37% costituisce una situazione di grande preoccupazione che avrà un forte impatto nella vita delle famiglie e delle imprese che registreranno significative perdite nel rendimento. Durante la conferenza, Tavares ha definito inaccettabile questo aumento spropositato nella situazione in cui verte il Paese a causa della pandemia legata al coronavirus. Un aumento rapido del prezzo significa il fallimento della politica energetica da parte del Governo in carica ed un completo abbandono dei compromessi elettorali. Tra questi c’era proprio la riduzione della fattura elettrica del 25% durante la legislatura appena terminata e la trasformazione di settori dei servizi legati alle energie rinnovabili. Inoltre l’aumento, che dovrebbe essere effettivo dal primo ottobre, porta con sé altri aumenti tra cui tasse ed imposte (che ricadranno sulle fatture dei consumatori) e riguarderà sia il consumo domestico che l’illuminazione pubblica (nonostante manchino investimenti per migliorare la qualità della luce e la sicurezza delle persone nelle strade). Il PAICV accusa il Governo di aver imposto ad Electra (la principale compagnia di distribuzione di acqua ed elettricità del Paese) dei costi elevati solo per vincere le elezioni. In questo modo le responsabilità del Governo passano nelle mani di consumatori, famiglie ed imprese. Secondo il PAICV se il Governo considera gli aumenti inevitabili deve anche trovare soluzioni affinché gli effetti di questo aumento non ricadano nella vita delle persone e delle famiglie.
Y.C.
RUSSIA
In Russia, gli studenti universitari potranno ottenere più specializzazioni contemporaneamente. Dal 1° settembre, è entrata in vigore una legge che dà agli universitari la possibilità di ottenere più di un titolo di studio, di cambiare il proprio percorso di studi dopo il secondo anno e di passare ad altre facoltà, si legge in un articolo pubblicato dalla Duma di Stato il 2 settembre. Gli emendamenti alla legge permetteranno di effettuare modifiche tempestive ai piani di studio, tenendo conto degli standard professionali imposti dalle dinamiche del mercato del lavoro. Ottenendo una maggiore autonomia nella definizione dei programmi didattici, gli istituti di istruzione superiore saranno in grado di formare specialisti in più discipline affini. In tal modo, gli studenti potranno ottenere più specializzazioni allo stesso tempo e muoversi più liberamente tra le facoltà. “Oggi, i cambiamenti nel mercato lavorativo avvengono così velocemente che uno studente non ha nemmeno il tempo di laurearsi. Perciò, è importante che le università e gli studenti abbiano la possibilità di adattarsi rapidamente alle nuove condizioni dettate dal mondo del lavoro”, così ritiene Vjačeslav Volodin, presidente della Duma di Stato. Molte università accolgono l’iniziativa, ma sottolineano che richiederà probabilmente ulteriori finanziamenti, scrive Kommersant. Gli esperti non escludono che tale novità potrebbe portare a una certa confusione sui programmi didattici e sul monte ore, con un possibile sovraccarico per gli studenti. Il pacchetto di emendamenti proposti alla fine del 2020 aggiunge, però, flessibilità allo sviluppo degli standard federali in materia di istruzione (FSES). L’ottenimento di diversi titoli professionali contemporaneamente è commisurato all’affinità delle discipline studiate, il che “non significa che un medico diventerà allo stesso tempo anche insegnante o che un ingegnere farà anche il pasticcere. Nel ramo ingegneristico, chiaramente, ci sono vari indirizzi; quindi, si potrà ottenere la laurea in più indirizzi”, ha detto Oleg Smolin, vicepresidente alla Commissione della Duma di Stato per l’Istruzione e la Scienza. Secondo Olga Pilipenko, membro della Commissione, “al primo anno di università molti studenti apprendono discipline generali che accomunano diversi settori allo stesso tempo, poi inizia la formazione professionale vera e propria”, con un punto a favore dell’interdisciplinarietà tra le varie specializzazioni. Tuttavia, secondo Pavel Kudjukin, co-presidente di “University Solidarity Russia”, vi sono discipline che accomunano diversi indirizzi all’inizio, ma i due anni di specializzazione, poi, non sarebbero sufficienti per una formazione approfondita in ogni campo. Nonostante ciò, molti studenti inizialmente indecisi sulla scelta della professione futura potrebbero trarre vantaggio dalla possibilità di cambiare indirizzo nel corso dei propri studi.
O.P.
CINA
Nella giornata di mercoledì 8 settembre, è stato pubblicato un rapporto dei principali consulenti ambientali cinesi nel quale si sottolinea la forte necessità per la Cina di controllare le emissioni di carbonio nel corso del quattordicesimo piano quinquennale. Si tratta di un piano che avrà inizio nel 2021 e si concluderà nel 2025 e che adotterà, come strategia chiave per costruire una Cina ecologica, una riduzione delle emissioni di CO2. Lo ha affermato il ministro cinese dell’ecologia e dell’ambiente, Huang Runqiu il quale ha anche evidenziato come le principali cause dei problemi ecologici e ambientali della Cina siano proprio la sua industria ad alto contenuto di carbonio e le infrastrutture che producono energia ad alto contenuto di carbonio. L’impegno di Pechino nell’abbattere le emissioni di carbonio è dunque di vitale importanza in quanto dovrebbe favorire l’istituzione e la promozione di un completo sistema di controllo delle emissioni di CO2 durante il piano quinquennale. Questa tesi viene sostenuta e supportata sia dal Rapporto sulla gestione globale del clima e sia dai contributi cinesi che sono stati pubblicati nel Consiglio Cinese per la Cooperazione Internazionale sull’Ambiente e lo Sviluppo. Pechino non dovrà limitarsi a adottare misure di decarbonizzazione ma dovrà anche impegnarsi a promuovere uno sviluppo verde con basse emissioni di carbonio. Il rapporto sollecita inoltre il governo cinese a rafforzare la comunicazione internazionale al fine di prendere parte alla governance globale sul clima ed attuare l’accordo di Parigi del 2015. Secondo le stime rivelate durante il China International Fair for Trade in Services (CIFTIS), la transizione della Cina verso l’obiettivo di divenire carbon neutral entro il 2060 comporterebbe investimenti pari a 136 trilioni di yuan (21 trilioni di dollari). Si tratta di una cifra enorme che non potrà essere raccolta solo facendo leva sulla spesa pubblica, ma avrà bisogno di altre fonti di finanziamento quali il capitale sociale. Come ha riportato Zhang Shaogang, vicepresidente del Consiglio cinese per la promozione del commercio internazionale al Global Times, sarà necessaria una cospicua iniezione di capitale al fine di sostenere la ricerca di base. Aggiunge poi che bisognerà definire un percorso low carbon che si adatti a Pechino e che permetta al dragone cinese di mantenere i propri vantaggi competitivi. Uno dei punti salienti del CIFTIS ha riguardato il settore dei servizi di tecnologia verde a emissioni zero. Sono state mostrate tecnologie a basse emissioni di carbonio, modalità di utilizzo di energia pulita e tecnologie di stoccaggio dell’energia che risultano fondamentali per il raggiungimento dell’obiettivo che la Cina si è prefissata entro il 2060.
L.L.
Rassegna stampa a cura di:
Valentina Guerra (lingua spagnola)
Ylenia Cossu (lingua portoghese)
Mariella Perrone (lingua spagnola)
Antonella De Stasio (lingua inglese)
Marika Provenzano (lingua tedesca)
Elena Romani (lingua inglese)
Oxana Parshina (lingua russa)
Simona Ferri (lingua francese)
Ludovica Lara (lingua cinese)
Chiara Cavallini (coordinatrice del progetto)