Non potevamo non lasciare spazio a questa notte così importante, la notte degli Oscar.
Un piccolo indizio..”run to the rescue with love and peace will follow”. Di chi stiamo parlando?
Di Joaquin Phoenix , attore vincitore dell’oscar come miglior attore protagonista con il film Jocker, il cui nome vero è Joaquin Rafael Bottom, ma per tutta la sua vita l’attore è sempre stato chiamato con alcuni soprannomi interessanti che includono Kitten, Joaq e Leaf, quest’ultimo perché nessuno sapeva pronunciare il suo nome e mentre rastrellava gli venne in mente questa idea, anche perché voleva un nome legato alla natura come i suoi fratelli più grandi..
Joaquin Phoenix ha trascorso l’infanzia insieme ai genitori e ai suoi a fratelli River, Rain, Liberty, and Summer nella setta cristiana dei Children of God. Hanno vissuto per anni tra il Centro e il Sud America. Quando si sono accorti però di essere entrati in una setta, hanno deciso di andarsene. Per simboleggiare un nuovo inizio dopo la setta, i genitori di Joaquin Phoenix hanno scelto di cambiare il cognome. Dall’originale Bottom, sono passati a Phoenix, ovvero fenice, simbolo leggendario della rinascita.
Joaquin è tutt’ora un vegano convinto. Talmente convinto e in un certo senso estremista che si rifiuta di indossare dei costumi fatti di pelle animale nei suoi film. È da quando ha 3 anni che si rifiuta di mangiare carne e pesce e non vuole indossare capi in pelle.
Recitando dall’età di 6 anni, non è mai andato a scuola. Ma ha sempre avuto dei tutori esperti. Peccato che non si impegnasse molto, ma di questo si dice profondamente pentito.
È nato con una cicatrice sulle labbra. Molte persone hanno ipotizzato che fosse parte di un intervento chirurgico o di un incidente in gioventù. Tuttavia egli ha affermato che è semplicemente un segno che si porta dietro dalla nascita.
Ha conquistato inoltre tre nomination all’Oscar per i suoi ruoli in “The Master”, “Gladiator” e “Walk the Line”.
Non chiedete una foto a Joaquin Phoenix. Non poserà mai con voi. Ma se invece volete chiacchierare è più che disponibile.