A breve distanza da Roma, più precisamente a Cisterna di Latina, si nasconde un giardino unico nel suo genere, il Giardino di Ninfa, dove, sugli antichi ruderi di una città perduta, la città di Ninfa, crescono piante rare e secolari. Il nome deriva da un tempietto di epoca romana dedicato alle Ninfe Naiadi, divinità delle acque sorgive, costruito nei pressi dell’attuale giardino.


Fiorente cittadina medievale, Ninfa sorgeva sull’unica via di comunicazione che da Roma portava al sud, al riparo da briganti e dalla palude insalubre. Grazie ai dazi versati dai passanti, la ricca cittadina prosperava nell’arte e nella cultura, all’ombra di un imponente castello: il Castello Caetani di Sermoneta. Ma la storia non fu clemente con Ninfa, che nel 1300 finì abbandonata e saccheggiata. Prima della rovina, i Caetani salvarono gli affreschi più importanti di Ninfa per esporli nella loro tenuta, in un’opera avanguardistica di salvaguardia dei beni culturali e restauro ante litteram. Secoli dopo, intorno ai ruderi della città, diedero inizio alla costruzione del Giardino all’inglese di Ninfa. Le rovine furono restaurate, la zona bonificata e le piante, per lo più esotiche e provenienti dai viaggi della famiglia all’estero, colorarono il parco. Lelia, l’ultima rappresentante della famiglia Caetani, non avendo eredi, lasciò il castello ed il giardino alla fondazione Caetani che tuttora si occupa del giardino di Ninfa.


Secondo il New York Times, si tratta del giardino più bello e romantico al mondo, visitato tutti gli anni da migliaia di turisti ed intorno al quale sorge un’oasi WWF per la salvaguardia della flora e della fauna del luogo. All’interno del giardino di otto ettari si possono ammirare ben 1300 specie di piante, tra cui 19 varietà di magnolia decidua, betulle, iris acquatici e aceri giapponesi. A primavera, i ciliegi ornamentali fioriscono creando un panorama da fiaba.

Nel 2020 il giardino di Ninfa ha preparato per il pubblico una serie di novità che permettono di visitarlo in tutte e 4 le stagioni con un unico biglietto e di partecipare a interessanti percorsi letterari.

La zona non è servita da mezzi pubblici ed è raggiungibile esclusivamente con mezzi propri, anche se è possibile arrivare nei dintorni con il treno e servirsi un servizio di taxi dalla stazione, molto vicina al giardino.