Buon venerdì, lettrici e lettori di UNINTBlog!

Io sono Giulia. Ho 26 anni, una laurea magistrale in Traduzione all’UNINT, esperienze di volontariato, stage e lavoro in ambito linguistico e un interesse intenso e irrimediabile per le lingue straniere che oggi mi porta a presentarvi una nuova rubrica: “The idiom salad”.

Una raccolta di espressioni idiomatiche che nasce dal desiderio di scoprire, indagare e meravigliarci insieme davanti alla bellezza e al mistero di quelle espressioni bizzarre e apparentemente illogiche che le lingue del mondo hanno prodotto per esprimere concetti comuni attraverso locuzioni che non trovano il loro significato nella semplice combinazione dei significati dei loro componenti e che richiedono lunghe perifrasi o idiomatismi equivalenti per acquistare senso in altre lingue.

Insieme scopriremo che talvolta il significato letterale dei modi di dire è meno illogico di quanto in apparenza possa sembrare, perché legato a pratiche e contesti ormai tramontati. Altre volte, invece, dovremo arrenderci di fronte a idiomatismi che sembrano privi di un’origine logica.

Conosceremo espressioni stravaganti che i parlanti di lingue note o meno conosciute adottano per esprimere emozioni, sentimenti e pensieri condivisi a cui hanno sentito il bisogno di attribuire una forma linguistica peculiare, diventata parte della loro cultura nazionale.

Ci renderemo conto che talvolta, senza saperlo, ci siamo sentiti proprio come un polpo in un garage, che è insensato sfamare un mulo a pan di Spagna e che spesso vorremmo soltanto squagliarcela come un secchiello di gamberi sotto il sole di mezzogiorno

Faremo un viaggio tra lingue, immagini e culture in cui, nella diversità, ci scopriremo in realtà molto simili.

Giulia Coladangelo