Città del Capo
Cari amici, la destinazione di oggi è Città del Capo, città che offre paesaggi mozzafiato, come del resto l’intero Paese.
Una delle bellezze di questo luogo è il contrasto tra oceano e montagna: rilassatevi sulla spiaggia e guardate l’immenso blu di fronte a voi, poi voltatevi e ammirate le alte montagne alle vostre spalle. Famose sono la Lion’s Head, così chiamata per la cima somigliante alla figura di un leone, e la Table Mountain, dove è presente anche un servizio di funivia. Il panorama che si può ammirare dall’alto di questa montagna è immenso. Ovviamente, è necessario scegliere il momento adatto, evitando giornate con particolare foschia.
Altra bellezza imperdibile è il famoso quartiere Bo-kaap. Tradizionalmente una zona multiculturale. Verso la metà del XVIII secolo il quartiere fungeva da presidio militare, mentre negli anni ’30 del XIX secolo fu teatro delle prime rivendicazioni da parte degli schiavi liberati. È un luogo particolarmente colorato, caratteristica delle case che ne fanno parte. Va senza dubbio visitato.
Ma veniamo ora ad un altro aspetto simpatico del Paese: il vento. Osservando la foto di questo articolo avrete sicuramente notato il particolare albero piegato, caratteristica dovuta ai forti venti che possono presentarsi. In Sudafrica molti alberi che si trovano sulla costa hanno subito questa modifica, e nel mio caso è proprio a Città del Capo che ne ho incontrati svariati. Inoltre, avendo sfiorato il tema “meteo”, aggiungo anche che in Sudafrica vedere un temporale può essere bellissimo. I fulmini scatenati sono enormi e impressionanti. Un fotografo ne rimarrebbe affascinato.
Un’altra tappa molto carina la si può fare al giardino botanico. Sebbene non rientri di certo nelle attrazioni più affascinanti del Paese, se si ha del tempo extra consiglio la visita. È ricco di piante meravigliose.
Infine, come ben sapete, le stagioni in Sudafrica sono invertite rispetto al nostro Paese. Trovarmi sulla spiaggia di Città del Capo, a novembre, in costume, e comprare decorazioni natalizie è stato davvero curioso!
Questa, cari amici, era l’ultima tappa che mi era cara raccontare. L’articolo del prossimo mese, nonché l’ultimo di questa rubrica, sarà un po’ diverso…
Eleonora Ferrini